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“Tutta la filiera delle Costruzioni è da tempo impegnata sulla strada dell’innovazione investendo in ricerca su prodotti e soluzioni, nella consapevolezza che senza sviluppo e senza la massima attenzione ad un percorso che ponga al centro la sostenibilità non può esserci un futuro”. Così il presidente di Federcostruzioni Paolo Buzzetti ha commentato la presentazione del primo “Rapporto sullo stato dell’innovazione nel settore delle costruzioni” nel corso di MADE expo di Milano. “Con questa pubblicazione – ha dichiarato il vicepresidente di Federcostruzioni Paolo Perino – mettiamo a disposizione del settore così come dell’opinione pubblica un catalogo ragionato della ricchezza delle principali opportunità oggi offerte dalla filiera per costruzioni più rispondenti ad una domanda sempre più attenta a qualità e sostenibilità. Il sistema delle nostre imprese accetta la sfida di un futuro sempre più orientato verso efficienza energeticae prestazioni più elevate a costi più contenuti. Siamo convinti che per uscire dalla crisi è necessario percorrere la strada della ricerca e della sostenibilità”. A fronte di una varietà di incidenza dell’investimento in ricerca tra i diversi segmenti produttivi il Rapporto stima che mediamente nell’ultimo triennio la spesa per l’innovazione delle costruzioni possa aggirarsi intorno a 10 miliardi di euro. Il settore – si legge nel Rapporto – ha sviluppato, proprio in occasione della recente redazione del Programma Nazionale della Ricerca 2011 – 2013, una propria visione futura che si basa su quattro parole chiave: sicurezza, sostenibilità, accessibilità e fruibilità. Nonostante siano stati compiuti notevoli passi avanti negli ultimi anni, il sistema delle imprese di Federcostruzioni ritiene fondamentale attuare alcune priorità: avere un quadro legislativo in materia certo ed uniforme; attivare procedure semplificate, per favorire gli investimenti e le azioni di efficienza energetica; introdurre meccanismi di premialità sull’adozione di soluzioni e prodotti innovativi e sostenibili; avviare rigorosi e trasparenti controlli sul mercato; favorire gli incentivi per il ricorso a scelte costruttive e progettuali innovative. Per affermare, inoltre, un vero e proprio mercato dell’efficienza energetica nelle costruzioni, bisogna continuare la positiva iniziativa degli incentivi fiscali del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica in edilizia; ridurre l’IVA per tutti gli interventi di efficienza energetica; riconoscere agli acquirenti una detrazione fiscale degli extra costi di costruzione nel caso di acquisto di immobili con prestazioni energetiche migliori rispetto ai valori limite di legge. Obiettivo di Federcostruzioni è anche quello di promuovere un dibattito politico – culturale per mettere in discussione la mentalità ancora diffusa di far prevalere forme di “tradizionalismo costruttivo”; e di dialogare con le istituzioni politiche troppo spesso distanti dal mondo della produzione intellettuale ed industriale. D’altro canto anche l’Unione Europea con la Strategia “Europa 2020” intende sostenere una crescita intelligente, volta a sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione. Un’economia sostenibile, più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde, più competitiva e inclusiva da un punto di vista sociale. Sebbene siano stati realizzati progressi notevoli per il conseguimento di questi risultati, stime recenti della Commissione indicano che l’UE potrà raggiungere soltanto la metà dell’obiettivo del piano “20-20-20”, se non saranno intraprese nuove azioni. La Commissione ha pertanto elaborato il piano di efficienza energetica 2011 individuando negli edifici il maggiore potenziale di risparmio energetico. Una sollecitazione che Federcostruzioni intende raccogliere sia in un’ottica di superamento della crisi economica attraverso la sfida dell’innovazione, sia per avviare una strategia di sviluppo orientata al futuro. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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