Risposta concreta alle aspettative delle famiglie, rilancio dell’edilizia, riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, semplificazione delle procedure amministrative, attenzione alla salvaguardia ambientale. Sono queste le parole chiave del Piano Casa della Giunta Polverini, approvato dal Consiglio regionale, illustrato dalla presidente Renata Polverini, insieme al vicepresidente della Giunta e assessore all’Urbanistica, Luciano Ciocchetti, e all’assessore alle Politiche per la Casa, Teodoro Buontempo. “Oggi è una giornata importante – ha detto Polverini – la Regione mette a disposizione di famiglie e imprese uno strumento legislativo atteso, modificando la vecchia legge che si è rivelata limitativa e di scarsa efficacia rispetto all’impianto normativo nazionale per l’attuazione del Piano Casa”. La presidente ha ricordato come il nuovo Piano Casa “risponde ad alcune specifiche emergenze: occupazionale, economica ed abitativa”, promuovendo la realizzazione di alloggi a canone calmierato a beneficio delle fasce sociali svantaggiate. Dopo aver ringraziato la Giunta, il Consiglio e gli uffici tecnici per il lavoro svolto, la presidente Polverini ha spiegato come questa Legge “vuole rappresentare, in modo concreto, un volano di rilancio e di sviluppo per la regione. Il Piano Casa della precedente amministrazione di centrosinistra – ha aggiunto – non aveva raggiunto alcuno di questi obiettivi, dalla sua approvazione sono pervenute solo pochissime domande”. Il nuovo Piano Casa consente a tutte le famiglie proprietarie di una casa di ampliare fino a 70 metri quadrati il proprio fabbricato, esclusi i centri storici e le aree tutelate; rilancia il settore edile, fortemente colpito dalla crisi, creando occupazione e sviluppo economico, con particolare riguardo alle piccole e medie imprese del Lazio. Inoltre, ha proseguito la presidente della Regione, “promuove il recupero ed il riuso del patrimonio edilizio esistente, in particolare di quello dismesso o non utilizzato, con il reinserimento nel circuito economico e con l’offerta di nuovi alloggi di edilizia sociale a canone calmierato per categorie disagiate”. Viene favorita la sostituzione edilizia, consentendo il mantenimento dei livelli occupazionali del settore edile con la concentrazione degli interventi costruttivi nelle zone già compromesse e urbanizzate senza ricorrere a nuovi consumi di suolo agricolo. Polverini ha anche precisato che verrà rispettato l’ambiente, il Piano casa non deroga ai vincoli operanti sul territorio, con particolare attenzione alla tutela delle coste laziali. L’assessore Ciocchetti ha ricordato come il Piano casa “sia stato frutto di un lungo confronto e ha spiegato come la legge dia risposte anche alle attese del comparto edilizia, fortemente in crisi”. Ciocchetti ha quindi ha annunciato che porterà all’esame della Giunta un provvedimento per l’istituzione di un Osservatorio contro l’abusivismo. L’assessore Buontempo ha sottolineato l’importanza del mutuo sociale, altro punto qualificante del Piano Casa, che consentirà “per la prima volta anche ai giovani con lavoro precario di diventare proprietari della propria abitazione”. Molto critico il commento del capogruppo dei Verdi, Angelo Bonelli, preoccupato soprattutto per le deroghe a tutti i vincoli paesaggistici. Secondo Bonelli inoltre “il Piano è un favore a costruttori e immobiliaristi, non alle singole famiglie. La norma, infatti, è applicabile non solo alle opere già realizzate, ma anche a quelle in fase di realizzazione. E così i costruttori di ville a schiera potranno modificare il progetto in corso d’opera e aumentare ogni unità abitativa di 70 mq”. La norma riguarda anche i quartieri più centrali della città. “In aree di grande pregio storico-architettonico si potranno ampliare e modificare edifici alterando e snaturando il progetto originale architettonico” accusa Bonelli. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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