Dal televisore all’aspirapolvere, quali elettrodomestici sono esclusi dal Bonus Mobili

La detrazione Irpef del 50% non si applica ad una lista di mobili e piccoli elettrodomestici, senza possibilità di detrarre la spesa. Ecco quali sono.

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Dal televisore all'aspirapolvere, quali elettrodomestici sono esclusi dal Bonus Mobili

Il bonus Mobili ed elettrodomestici è un’importante agevolazione fiscale che il governo ha prorogato fino al 31 dicembre 2024. Consente di recuperare il 50% di quanto speso per arredare la casa contestualmente all’esecuzione di lavori di ristrutturazione.

Il bonus comprende frigoriferi, forni, fornelli, condizionatori, divani, letti e molto altro. In questa guida vogliamo soffermarci sui mobili e gli elettrodomestici esclusi, quelli che non si possono portare in detrazione in nessun caso.

Vediamo quali sono e come funziona la detrazione bonus Mobili nella dichiarazione dei redditi (e i relativi tetti di spesa per il prossimo biennio).

Televisione, aspirapolvere, asciugacapelli: cosa non rientra nel bonus Mobili?

Non tutti i mobili ed elettrodomestici si possono detrarre nella dichiarazione dei redditi. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito più volte quali sono i mobili detraibili e quali, invece, non rientrano nel bonus. Vuol dire che esiste un gruppo di complementi d’arredo e piccoli elettrodomestici ai quali non si applica la maxi agevolazione del 50%.
Ad esempio televisore, asciugacapelli e aspirapolvere non rientrano nel bonus Mobili ed elettrodomestici e, quindi, si devono pagare a prezzo pieno senza possibilità di “scaricare” parte della spesa nel 730.

Il televisore non rientra nel bonus mobili

Non tutti conoscono quali sono mobili ed elettrodomestici esclusi dal bonus, ecco un elenco che racchiude le indicazioni dell’Agenzie delle Entrate:

  • pavimenti
  • porte, sia interne che esterne
  • tende, tendaggi e tappezzeria
  • piccoli elettrodomestici come asciugacapelli, aspirapolvere, frullatore, estrattore, piastre per capelli, planetaria

Un capitolo a parte va dedicato al televisore. Come anticipato, la tv non rientra nel bonus Mobili e la sua spesa non si può detrarre dal 730.
Tuttavia per acquistare il televisore sono in vigore altre agevolazioni fiscali. Chi consegna o rottama un vecchio apparecchio tv non compatibile con il DVB-T2 può ottenere uno sconto fino a 100 euro sull’acquisto di un nuovo apparecchio compatibile con il codec HEVC Main-10.

Dai mobili ai grandi elettrodomestici, quando si applica la detrazione Irpef 50%

Visti i casi di esclusione del bonus Mobili ed elettrodomestici, vediamo invece in quali casi di applica la vantaggiosa detrazione del 50%. L’agevolazione vale nei casi in cui il richiedente abbia eseguito interventi di ristrutturazione (manutenzione straordinaria e restauro conservativo) e, contestualmente, acquisti grandi elettrodomestici e complementi d’arredo.

L’elenco completo di mobili ed elettrodomestici agevolati si trovano nella Guida completa del bonus Mobili, ecco quali sono:

  • letti e materassi
  • armadi
  • librerie
  • cassettiere
  • tavoli e scrivanie
  • sedie
  • divani e poltrone
  • lampadari

Per quanto riguarda gli elettrodomestici, rientrano nel bonus quelli “grandi”, cioè quelli più usati e diffusi in casa:

  • forni
  • lavasciuga
  • lavatrice
  • stufe elettriche
  • condizionatori
  • frigoriferi
  • congelatori
  • lavastoviglie
  • piastre elettriche

Attenzione alla classe energetica, rientrano nel bonus solo quelli con classe energetica alta (non inferiore alla A) ad eccezione di quelli privi di etichetta (la cui assenza sia prevista dalla legge).

Come portare in detrazione gli elettrodomestici

Requisito imprescindibile per poter accedere al bonus Mobili ed elettrodomestici e recuperare parte della spesa nella dichiarazione dei redditi è che siano stati eseguiti lavori di ristrutturazione nell’immobile.

Bonus mobili: Come portare in detrazione gli elettrodomestici

Ciò vuol dire che, in nessun caso, si può ottenere il bonus Mobili senza aver prima richiesto il bonus Ristrutturazioni 50%.

Le due maxi agevolazioni sono legate tra loro e assicurano un risparmio considerevole ai contribuenti che se ne avvalgono.

Per portare in detrazione le spese sostenute per i mobili o per i grandi elettrodomestici si devono seguire queste regole:

  • i pagamenti devono essere tracciabili, tramite bonifico, carta di credito o debito (non sono ammessi pagamenti in contanti)
  • mobili ed elettrodomestici devono essere nuovi, non sono ammessi quelli usati
  • relativamente agli elettrodomestici si devono rispettare le indicazioni circa la classe energetica

Gli importi sui quali calcolare la detrazione sono stati modificati nell’ultima legge di bilancio. La detrazione è pari al 50% dell’Irpef da calcolare su un tetto massimo di spesa di 8.000 euro per il 2023, limite che si abbassa a 5.000 euro nel 2024.

Il tetto di spesa non comprende soltanto le spese di acquisto ma anche il costo del trasporto e del montaggio.

Per poter indicare la detrazione nel 730 è necessario conservare i documenti che attestino la spesa: ricevute dei bonifici, ricevuta di avvenuta transazione, documentazione di addebito sul conto corrente e fatture. La spesa si recupera in 10 anni in 10 rate di uguale importo all’interno della Dichiarazione dei redditi.

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