Tecnologia e innovazione in edilizia: occorre aprirsi alla digitalizzazione e all’inclusione 21/07/2025
A cura di: Adele di Carlo Indice degli argomenti Toggle Bonus mobili 2025: come funziona e requisitiQuando si perde il bonus mobiliTempistiche da rispettare per non perdere la detrazioneFAQ: Quando si perde il bonus mobiliQuando decade il bonus mobili?Qual è l’importo massimo del bonus ristrutturazione mobili per il 2025?Bonus mobili, quando si detrae in 5 anni? Confermato nella Legge di Bilancio per tutto il 2025, il bonus mobili ed elettrodomestici è la detrazione fiscale pensata per chi acquista arredi e grandi elettrodomestici destinati a immobili oggetto di ristrutturazione. Aver eseguito lavori di manutenzione straordinaria, infatti, è un requisito imprescindibile per ottenere il bonus mobili. Tuttavia non tutti sanno che ci sono specifici requisiti da rispettare e, in caso contrario, si rischia di perdere il beneficio. Bonus mobili 2025: come funziona e requisiti Nel corso degli anni il bonus mobili ed elettrodomestici ha subito diverse modifiche. Dal 1° gennaio 2025 il tetto massimo su cui calcolare la detrazione è sceso a 5.000 euro , importo comprensivo dei costi di trasporto e montaggio. Come negli anni passati, il bonus viene ripartito in 10 quote annuali di pari valore all’interno della Dichiarazione dei redditi . Per ottenere la detrazione il richiedente deve aver avviato una ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente. In altre parole, per gli acquisti effettuati nel 2025, i lavori di ristrutturazione devono essere iniziati non prima del 1° gennaio 2024. Oltre ai requisiti temporali ve ne sono altri di carattere pratico. Il pagamento dei mobili e degli arredi, ad esempio, deve avvenire esclusivamente tramite mezzi tracciabili , come bonifico bancario parlante o carta di debito e credito. Vietato, invece l’utilizzo di contanti o assegni che comportano automaticamente la perdita del bonus. Quando si perde il bonus mobili Quelli sopra elencati sono i requisiti imprescindibili che ogni richiedente deve soddisfare per poter avere la detrazione Irpef bonus mobili. Quando si perde e, soprattutto, perché? Il bonus mobili si perde in diverse circostanze, la più frequente delle quali è la mancanza di un intervento di ristrutturazione edilizia regolarmente avviato nei tempi previsti. Molte persone, erroneamente, credono che il solo acquisto di complementi d’arredo a seguito di opere di manutenzione ordinaria possa dare diritto alla detrazione, ma non è così. Se i lavori di ristrutturazione, manutenzione straordinaria e restauro conservativo non sono iniziati almeno dal 1° gennaio dell’anno precedente all’acquisto dei mobili, la detrazione non può essere riconosciuta. Un’altra causa comune di perdita del bonus è il pagamento effettuato con metodi non tracciabili, come il contante o l’assegno. Anche l’acquisto di elettrodomestici che non rispettano le classi minime di efficienza energetica può far decadere il diritto alla detrazione. È fondamentale, quindi, che i prodotti acquistati rispettino i requisiti tecnici stabiliti dalla normativa vigente ed elencati nella guida dell’Agenzia delle Entrate. Tempistiche da rispettare per non perdere la detrazione Per non perdere la detrazione Irpef si consiglia di prestare la massima attenzione alle tempistiche, facendo attenzione alla relazione temporale tra l’inizio dei lavori e l’acquisto dei mobili/elettrodomestici. La normativa non impone un termine entro cui concludere la ristrutturazione, tuttavia l’intervento deve risultare avviato prima dell’acquisto. Se, per esempio, si decide di comprare i mobili nel 2025, i lavori devono essere già iniziati almeno dal 1° gennaio 2024, anche se non ancora terminati. Inoltre, il bonus è legato a ogni singola unità immobiliare: ciò significa che, in caso di ristrutturazioni su più immobili, è possibile accedere al beneficio più volte, a patto di rispettare le condizioni sopra elencate. FAQ: Quando si perde il bonus mobili Quando decade il bonus mobili? Stando a quanto stabilito dall’ultima Legge di Bilancio, il bonus mobili decade a partire dal 1° gennaio 2026, salvo diversa disposizione nella prossima Manovra finanziaria. Il 2025, dunque, è l’ultimo anno per usufruire della detrazione Irpef del 50% sulle spese sostenute per arredare un immobile oggetto di ristrutturazione o interventi di manutenzione straordinaria. Qual è l’importo massimo del bonus ristrutturazione mobili per il 2025? Il tetto massimo di spesa ammesso per beneficiare del bonus mobili è fissato a 5.000 euro. Su questa cifra si applica una detrazione Irpef pari al 50%, dunque ogni contribuente può recuperare al massimo a 2.500 euro. Bonus mobili, quando si detrae in 5 anni? La detrazione fiscale per il bonus mobili è suddivisa in 10 quote annuali di pari importo. Questo significa che, oltre all’anno in cui si sostiene la spesa, l’importo della detrazione verrà ripartito anche nei 9 anni successivi, con lo stesso ammontare ogni anno. In altre parole, se ad esempio si detrae un importo di 2.500 euro, ogni anno, per dieci anni, si potrà beneficiare di una detrazione di 250 euro, fino a esaurire l’intero importo. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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