Sicurezza nei cantieri, la ricetta della FILCA

Il problema della sicurezza nei cantieri torna d’attualità a causa dell’ultima tragedia avvenuta a Genova.
A tale proposito gli edili Cisl hanno presentato delle proposte operative di intervento:
1) Una diffusione capillare in tutte le province dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale (RLST), indicando un rapporto fra numero di cantieri aperti sul territorio, lavoratori impiegati e RLST , in maniera che vi sia un’effettiva presenza di quest’ultimi in tutti i luoghi di lavoro.
2) Una “patente” per le imprese operanti in edilizia. Attraverso questa proposta, la FILCA CISL chiede che sia finalmente indicata una soglia minima di criteri , in particolare di quelli riguardanti la sicurezza sul lavoro, che l’impresa edile deve garantire per poter avviare la propria attività.
3) Libretto formativo della sicurezza. La proposta mira a prevedere una certificazione per i lavoratori che hanno frequentato momenti di formazione sulla sicurezza, già indicati dal contratto. Questa formazione e/o informazione va ripetuta periodicamente (ad esempio, ogni due anni) e deve diventare un requisito indispensabile per poter accedere al lavoro in cantiere. L’impresa edile, che ha in deposito il libretto di lavoro, deve anche munirsi del “libretto formativo della Sicurezza”, di cui è titolare il lavoratore.
4) Predisposizione di forme premiali a carattere contrattuale o normativo per le imprese che applicano la normativa sulla sicurezza e partecipano alle attività degli Enti Paritetici sul versante della regolarità contributiva e della sicurezza (informazione e formazione dei lavoratori , dei RLS, dei RLST).

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