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A cura di: Raffaella Capritti Si è svolto con grande successo il 21 e 22 novembre a Ospedaletto di Pescantina (VR) il 6° Congresso Nazionale ANIT, occasione per celebrare i 40 anni dell’Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e Acustico. Un evento ricco di spunti e partecipazione, che ha coinvolto oltre 300 professionisti del settore e 33 aziende sponsor, dimostrando ancora una volta il ruolo centrale dell’associazione nel promuovere la formazione, l’innovazione e la sostenibilità nel settore edilizio. Durante le due giornate i partecipanti hanno potuto approfondire i temi al centro della transizione energetica e digitale, come l’efficienza energetica, la sostenibilità ambientale, la normativa EPBD, l’isolamento termico e acustico, la sicurezza sismica, la protezione al fuoco e il PNRR, confrontandosi su sfide e opportunità che plasmeranno il futuro delle costruzioni in Italia. Efficienza energetica e sostenibilità: i temi al centro del congresso La sostenibilità ambientale, elemento cardine del 6° Congresso ANIT, è stata presentata non solo come una necessità per il futuro del pianeta, ma anche come una concreta opportunità di crescita per l’Italia. Gli interventi dei relatori hanno sottolineato l’importanza dell’efficientamento energetico degli edifici, tema centrale della normativa EPBD, illustrando le soluzioni offerte dai materiali isolanti e dal PNRR (pensiamo che quasi il 7% delle risorse del PNRR è dedicato all’efficientamento energetico) per ridurre consumi e dipendenza energetica dall’estero. Nel pomeriggio del 21 novembre i lavori sono stati organizzati in tre sale che hanno ospitato sessioni tecniche dedicate a temi particolarmente attuali: Efficienza energetica ed evoluzione normativa: la Direttiva Case Green, entrata in vigore nell’aprile 2024, introduce nuove norme per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, prevedendo requisiti minimi per gli edifici non-residenziali, obiettivi di risparmio energetico per il settore residenziale e misure specifiche per gli edifici più energivori e la povertà energetica. Si è parlato delle conseguente evoluzione dell’assetto normativo italiano che deve traghettarci verso edifici NZEB dal 2030 e delle opportunità per le aziende della filiera edile, capace di generare benefici economici, ambientali e sociali. Si è parlato di riqualificazione energetica degli edifici che in Italia richiede un quadro normativo aggiornato e incentivi adeguati, ponendo attenzione su PNIEC, recepimento della Direttiva EPBD 4 e aggiornamento della normativa sui requisiti minimi di efficienza energetica. Acustica in edilizia: la normativa in acustica edilizia è in continua evoluzione a livello nazionale e internazionale. Durante la sessione sono stati analizzati gli aggiornamenti dei lavori ISO, CEN e UNI, con focus sulle recenti norme UNI, come la UNI 11296, dedicata all’isolamento acustico dei serramenti, e la revisione della UNI 11175, suddivisa in due parti per adattarsi alle costruzioni italiane. Sono stati poi approfonditi alcuni aspetti delle norme utili per il lavoro dei professionisti. La sostenibilità in edilizia: l’evoluzione dei CAM. “L’efficienza energetica rappresenta una leva strategica per il nostro Paese,” ha dichiarato la Presidente ANIT, Ing. Valeria Erba, “e il 6° Congresso è stato un’occasione fondamentale per confrontarci su come affrontare insieme le sfide che ci attendono.” Un focus speciale è stato dedicato alla povertà energetica, una problematica sempre più urgente, che richiede un approccio integrato per garantire accesso equo alle risorse e contribuire al miglioramento della qualità della vita delle fasce più vulnerabili della popolazione. La mattinata del 22 ha unito tutti i professionisti in una sessione plenaria dedicata al futuro dell’edilizia tra bonus, obiettivi da raggiungere e i futuri delle nostre abitazioni, come ha detto nel suo intervento Fabio Millevoi Direttore ANCE FVG e futurista, che ha invitato la platea a immaginare i tanti possibili scenari che ci riserva il futuro. Rispetto ai bonus tutti d’accordo nel chiedere una stabilità nel lungo periodo che permetta di pianificare interventi su larga scala. Il Superbonus ha aumentato la consapevolezza dell’importanza di vivere in ambienti salubri ed efficienti, ma non possiamo sottovalutare per esempio il tema della povertà energetica e di quanto abbiano funzionato i meccanismi della cessione del credito e dello sconto in fattura. Senza incentivi forti che stimolino interventi di riqualificazione profonda si rischia di tornare indietro a piccoli lavori di manutenzione ordinaria che non creano valore aggiunto. Un concetto ripreso nel documento presentato nei giorni scorsi “Un patrimonio da salvare” firmato da 25 associazioni tra cui Anit. Un bilancio positivo e prospettive per il settore edilizio Il Congresso ANIT non è stato solo un momento di formazione e aggiornamento, ma anche un’occasione unica per rafforzare il networking tra professionisti e aziende. Tra gli sponsor dell’evento, ben 24 aziende espositrici hanno presentato soluzioni tecnologiche innovative, dimostrando come la collaborazione tra il mondo industriale e quello professionale sia essenziale per guidare il cambiamento. Lo staff Anit Gli eventi conviviali, come la cena organizzata nella splendida cornice di Villa Quaranta Tommasi, hanno favorito un clima di collaborazione e scambio, rendendo il Congresso un punto di riferimento per tutti i partecipanti. La Presidente Erba ha concluso : “Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti e grati a tutti coloro che hanno contribuito al successo del Congresso. Ora ci prepariamo alla prossima edizione, ma nel frattempo ci vedremo a Bolzano, alla Fiera Klimahouse, con un ANIT sempre più forte e coeso.” Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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