Le proposte di Cortexa per rilanciare l’edilizia

Le proposte di Cortexa per rilanciare l'edilizia

Far ripartire il settore edilizio si può, a partire da interventi di riqualificazione energetica e salubrità degli edifici con criteri di qualità verificabili. Ecco il piano Cortexa per affrontare l’emergenza Coronavirus

Le 4 proposte di Cortexa per rilanciare l'edilizia e superare l'emergenza coronavirus

Consorzio Cortexa, associazione fondata nel 2007 che riunisce le più importanti aziende specializzate nel settore dell’Isolamento Termico a Cappotto in Italia, propone un piano in 4 punti per far ripartire il settore dell’edilizia, a partire da riqualificazione efficiente e salubrità degli edifici, legando però gli aiuti a precisi criteri verificabili di qualità.

Una novità importante quella introdotta da Cortexa che secondo il consorzio permetterebbe al comparto di ripartire superando l’emergenza Coronavirus, creando lavoro e garantendo interventi di qualità.

A conferma dell’importanza che gli interventi di efficientamento degli edifici siano fatti a regola d’arte, basti pensare che anche in questo periodo di chiusura totale delle attività a causa del COVID-19, è calato l’inquinamento legato al traffico, ma la concentrazione di polveri sottili, legata principalmente al riscaldamento degli edifici, non è diminuita nelle principali città italiane e in molte parti del mondo.

Per limitare le emissioni di PM10  è dunque indispensabile intervenire in maniera capillare con interventi di riqualificazione degli edifici esistenti, a partire dall’isolamento dell’involucro, in cui la qualità possa essere certa e verificabile.

Garantire un miglior clima e salubrità dell’aria in tutte le stagioni negli edifici assicurerebbe molti vantaggi oltre alla diminuzione dell’inquinamento, tra cui per esempio la riduzione delle emissioni, dei consumi e delle bollette, e la diminuzione delle malattie legate alla cattiva qualità dell’aria indoor.

Le 4 proposte del consorzio Cortexa

  • Condizionare il riconoscimento degli incentivi fiscali per i lavori di riqualificazione energetica alla dimostrazione della qualità dell’intervento di riqualificazione energetica tramite Sistema a Cappotto. In particolare i sistemi applicati dovranno essere certificati ETA (secondo ETAG004) e dotati di marcatura CE; progettati da progettisti esperti che preparino una relazione tecnica dettagliata attuando quanto previsto dalla norma UNI/TR 11715; la posa deve essere realizzata da tecnici specializzati che abbiano seguito un corso di formazione Cortexa o abbiano certificato le proprie competenze secondo la norma UNI 11716, attuando quanto previsto dalla norma UNI/TR 11715; le aziende dimostrino la regolare aasunzione dei lavoratori
  • Stabilizzare almeno fino al 2030 le detrazioni fiscali Ecobonus e siamabonus per aiutare il raggiungimento degli obiettivi europei di miglioramento dell’efficienza energetica del 32,5%, prevedendo un obiettivo minimo di riduzione del fabbisogno energetico di almeno il 50% e incentivi maggiori per chi superi questa soglia.
  • Aiutare l’accesso al credito tramite percorsi di finanziamento a tassi agevolati per gli interventi di riqualificazione energetica e sismica, attraverso anche la partecipazione della Cassa Depositi e Prestiti.
  • Permettere la cessione del credito di imposta con scadenza su base trimestrale per tutti gli interventi di riqualificazione energetica realizzati a partire dal 2020

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