Design nordico nelle colline d’Abruzzo

Un vecchio rudere si trasforma in un’architettura dalle linee pulite e dalle forme geometriche equilibrate. Un progetto minimale dalla forte impronta ecosostenibile. Una residenza realizzata con una struttura portante di legno XLam e un rivestimento esterno in composito naturale Wpc montato come parete ventilata. Il progetto è di Valeria Aretusi

a cura di Pietro Mezzi

Residenza Q, Design nordico nelle colline d’Abruzzo
La residenza Q a Roseto degli Abruzzi (courtesy, Valeria Aretusi)

Indice degli argomenti:

Design nordico, linee pulite, forme equilibrate, colori di altre latitudini. In realtà siamo a Roseto degli Abruzzi, in località Piana Grande, tra il mare e gli ulivi.

È Residenza Q, una realizzazione progettata dall’architetto Valeria Aretusi, che richiama il disegno geometrico delle abitazioni del Nord Europa, ma allo stesso tempo le atmosfere dei villaggi marocchini.

Architettura minimale ecosostenibile

La villa, sulle colline abruzzesi, è circondata da ulivi e nasce da una demolizione e dall’ampliamento di un rudere posizionato sulla cima di una collina, alle pendici del borgo di Montepagano.

È un progetto dall’architettura minimale, con una forte impronta ecosostenibile, che si sviluppa su una superficie di 250 metri quadrati distribuiti su due moduli abitativi: il piano terra di quello a sud è composto da salone con camino, cucina, camera studio, ripostiglio e bagno, mentre il sottotetto ospita due camere da letto con bagni privati e un solarium.

I materiali degli interni della Residenza Q conferiscono calore all'ambiente
L’interno della residenza (courtesy, Valeria Aretusi)

Quello a nord, al piano terra si compone di un’ampia zona living open space, mentre al primo piano è collocata la camera da letto, il bagno e la terrazza solarium.

Design nordico, interni caldi

Il design è pulito, modulare, geometrico, e richiama le abitazioni scandinave, ma sorprendentemente caldo all’interno, grazie al legno, alle travi a vista nella zona notte e allo studio delle superfici aeroilluminanti.

Il portone d’ingresso incornicia il mare, che è il primo elemento in prospettiva che si percepisce appena entrati. Le finestre sono studiate per avere specifici punti di vista verso l’esterno e la natura circostante, senza interferire visivamente con persone o cose.

Per favorire la privacy e donare colore alla luce dell’interior, è stato creato un giardino d’inverno con intonaco a grana grossa blu, ispirato al giardino Majorelle di Marrakech.

Il piccolo giardino d’inverno della residenza Q a Roseto degli Abruzzi
Il piccolo giardino d’inverno di colore blu (courtesy, Valeria Aretusi)

La corte del giardino, ricca di piante grasse, è sovrastata da grandi travi in legno a taglio grezzo, che niente altro sono che delle estensioni del solaio interno, pensate come frangisole per filtrare la luce diurna senza offuscarla.

Qui l’ispirazione proviene dalle opere dell’architetto messicano Luis Barragàn: dalla corte di colore blu, la luce filtra e attraversa gli interni acquisendo una nuova dimensione.

Il ritmo dei prospetti è scandito dalla verticalità delle doghe di rivestimento e intervallato dal posizionamento libero di finestre e portefinestre. Sulla facciata a est, invece, si ritorna alla geometria, grazie a due vetrate scorrevoli speculari di circa otto metri l’una che affacciano sulla vista del mare.

Tetto a due falde di lamiera

Residenza Q ha un tetto a due spioventi, che permette alle due unità un’ubicazione sfalsata.

Questa scelta regala privacy a ciascuno dei moduli, che mantengono così l’identità di una abitazione singola nel verde.

La struttura è di forma lineare a due falde, le quali sono precise e convergenti con i muri perimetrali, senza aggetti, rispettando così l’impronta minimale del progetto.

Il tetto è rivestito di lamiera di colore grigio opaco, con il raccoglitore delle acque piovane a scomparsa. Lo stesso impianto invisibile è stato utilizzato anche per i terrazzi.

L’approccio ecosostenibile della costruzione è evidenziato dall’utilizzo del sistema biologico a percolazione aerata: un impianto di depurazione che permette di trasformare e recuperare l’acqua per l’irrigazione del giardino e dell’orto.

Struttura in legno e rivestimento in composito naturale

La residenza è realizzata anche con materiali e tecnologie ecologiche, in struttura di legno XLam, rivestita in Déco, e mantiene internamente ed esternamente tonalità legate alle palette del grigio.

Se il rivestimento esterno è montato verticalmente per accompagnare la linearità del progetto, le tonalità grigie sulle venature del legno servono a rendere la costruzione materica. Il variare dei raggi solari incide sulla percezione del colore delle superfici, secondo un ventaglio cromatico che passa dai toni scuri fino al tortora e al grigio chiaro.

Il rivestimento della residenza Q a Roseto degli Abruzzi è in legno composito naturale Wpc
Il rivestimento della casa è in legno composito naturale Wpc montato come parete ventilata (courtesy, Valeria Aretusi)

Il materiale usato per l’esterno è un legno composito naturale, il Wpc (Wood polymer composite), montato come parete ventilata: un rivestimento efficace per risolvere le problematiche relative alla protezione degli edifici dall’umidità e dagli agenti atmosferici, migliorandone allo stesso tempo l’isolamento termico e acustico.

Il calore degli interni

Se l’esterno sfoggia un’apparenza compatta e monolitica, i materiali scelti per gli interni conferiscono invece calore all’ambiente: legno di larice naturale e legno rovere terra d’ombra, dettagli in ottone satinato, falegnamerie laccato opaco Flat Mat Fango, piani in quarzo effetto terrazzo e parquet in rovere a spina di pesce.

I materiali degli interni della Residenza Q conferiscono calore all'ambiente
I materiali degli interni conferiscono calore all’ambiente (courtesy, Valeria Aretusi)

La cucina, che si declina naturalmente nel salotto, è l’ambiente che maggiormente sottolinea la sintonia tra la casa e la natura dell’ambiente circostante: il giardino d’inverno è infatti integrato strutturalmente e visivamente in questa stanza.

Per la parete di fondo della cucina, inoltre, è stata scelta una schiena riflettente fumé di tono bronzeo, per evocare il riflesso del sole sul mare, mentre il blu Majorelle del giardino d’inverno, in stile marocchino, crea un dialogo con la vista sul mare Adriatico.

Una scala è realizzata in lastre di ferro piegato color antracite, leggera e velata dalla parete in lamiera forata a croci.


Valeria Aretusi, architetto, vive tra Livorno e l’Abruzzo. Si è formata a Roma e Parigi. Ha collaborato per diversi anni con lo studio Claudio Nardi Architects di Firenze, occupandosi di retail e residenze. Attualmente lavora per privati progettando abitazioni ecosostenibili in legno e ristrutturazioni di appartamenti e abitazioni in stile nordico, con una particolare attenzione al passato e alla memoria anche grazie al recupero di spazi urbani e architettonici abbandonati. Nel 2017 fonda la galleria di street art Uovo alla Pop di Livorno, spazio espositivo e sede del suo studio. È curatrice delle scenografie e delle installazioni della galleria, mentre con il resto del team realizza progetti formativi e iniziative di arte pubblica che puntano alla rigenerazione urbana, fondendo arte e architettura.



Consiglia questo progetto ai tuoi amici

Commenta questo progetto