Ospedale Mire, il progetto è di Binini Partners

Approvato e finanziato il terzo lotto dei lavori di ampliamento del nosocomio Maternità e Infanzia di Reggio Emilia. Si tratta dei piani seminterrato e terzo di un edificio che si sviluppa su quattro livelli e interrato. Costo dell’ultima tranche: 12 milioni di euro

a cura di Pietro Mezzi

Render del complesso ospedaliero Mire (credits, Binini Partners)
Render del complesso ospedaliero Mire

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Ultimato il progetto del terzo lotto dell’ospedale Mire di Reggio Emilia. Si tratta della parte conclusiva dei lavori di completamento seminterrato e terzo piano – del nosocomio Maternità e Infanzia del capoluogo reggiano: 6.700 metri quadrati su un totale dei tre lotti di 17.400 metri quadrati. Il progetto è di Binini Partners.

Le finalità del Mire

Il Mire, che troverà posto nell’area dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, nasce dall’esigenza di mettere a disposizione del territorio reggiano una struttura ospedaliera dedicata alla cura della donna e dell’infanzia, con l’obiettivo di migliorarne i servizi e l’accoglienza, proporre un’assistenza il più possibile individualizzata.

Render del complesso ospedaliero Mire
Render con vista dall’alto dell’Arcispedale Santa Maria Nuova

Il nuovo edificio, di quattro piani fuori terra e uno interrato, ospiterà strutture e servizi oggi presenti in sedi distanti tra loro, realizzando l’integrazione tra specialità e professioni.

Il Mire, che entra nella rete dei servizi sanitari territoriali e diviene riferimento per l’intera provincia, servirà a dare risposta ai bisogni assistenziali di maggiore complessità; al suo interno verranno svolte attività di formazione, ricerca e insegnamento.

La storia e i finanziamenti

Nato nel 2014, il progetto ha previsto finanziamenti per 42,4 milioni di euro, 38,5 dei quali dalla Regione, 3,6 dal piano di investimenti aziendale e 300mila dalla donazione di un privato.

Complessivamente, l’investimento supera i 42 milioni di euro: 14 milioni dei quali per il primo lotto, 16 per il secondo e 12 per il terzo.

Render del complesso ospedaliero Mire

Si aggiungono, poi, gli oneri delle progettazioni preliminare, definitiva ed esecutiva, curate da Binini Partners, che ammontano a 800mila euro interamente assorbiti da Curare Onlus, l’associazione nata nel 2011 su impulso di diversi professionisti della sanità locale e presieduta da Deanna Ferretti.

I primi due lotti hanno interessato la progettazione dell’intera struttura e dell’involucro esterno dell’edificio, il completamento dei piani terra, primo e secondo per complessivi 10.703 metri quadrati. In questi spazi troveranno posto il pronto soccorso ostetrico-ginecologico la neonatologia, il blocco operatorio, il punto nascita, le degenze pediatrico-ostetriche e gli ambulatori specialistici. Sono previste, inoltre, le centrali tecnologiche e le aree di parcheggio, queste ultime in sostituzione di quelle interessate dal cantiere. Il terzo lotto riguarda, appunto, il completamento del seminterrato e del terzo piano.

I reparti del futuro ospedale

Il nuovo fabbricato avrà un ingresso indipendente e sarà collegato al resto delle strutture del Santa Maria Nuova da passerelle ai piani interrato, terra e primo. Il collegamento agevolerà l’immediata accessibilità ai settori diagnostici e specialistici.

Render del terzo lotto del Mire
Render del terzo lotto del Mire

Nei cinque piani dell’edificio saranno ospitate l’area ostetrico-ginecologica (punto nascita con l’area di degenza, il centro nascita fisiologica, la struttura operativa di ginecologia con l’area di degenza, il blocco travaglio-parto, il blocco operatorio ginecologica-ostetricia), l’area pediatrica (neonatologia con terapia intensiva e semintensiva neonatale, l’area ambulatoriale e l’area degenza, la neuropsichiatria infantile, la genetica clinica, la reumatologia pediatrica e dell’adolescenza), la funzione di psicologia clinica dedicata, quella di anestesia e terapia del dolore dedicata e infine di didattica e ricerca.

Le finalità

La realizzazione del nuovo ospedale è complementare alla riorganizzazione del settore materno-infantile della provincia di Reggio Emilia che viene sviluppata per ottenere economie di scala, dotare il territorio di un polo di offerta ostetrico-ginecologica-infantile per attività assistenziali complesse, fornire comfort, privacy, sicurezza, assenza di barriere, umanizzazione dell’assistenza, un centro per la nascita fisiologica, supportare un percorso nascita ad ampia offerta, differenziare gli spazi dedicati alla gravidanza e, infine, offrire a neonati, bambini e adolescenti spazi, accoglienti, famigliari e funzionali.

Render del terzo lotto del Mire

 



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