Edifici nZEB e rispetto dei requisiti con il software Namirial Termo

EDILIZIA NAMIRIAL – Software per l’edilizia

L’Unione Europea ha stabilito che a partire dal 2027 gli edifici pubblici dovranno annullare le loro emissioni e la stessa sorte toccherà a tutti gli altri edifici a partire dal 2030. Tutto ciò è richiesto in quanto, come sappiamo, è necessario ridurre l’impatto ambientale in ambito edilizio e rispettare gli obiettivi del Green Deal Europeo. Per poter raggiungere questi obiettivi è necessario, però, che tali edifici rispettino una serie di requisiti che possono essere verificati con il software Namirial Termo.

nZEB

Per poter raggiungere questo obiettivo è stato introdotto il concetto di edifico nZEB (Nearly Energy Zero Building).

Di cosa si tratta? Sono edifici ad altissima prestazione energetica, il cui fabbisogno energetico, quasi nullo o molto basso, dovrebbe essere coperto in misura molto significativa da energia pulita.

L’ENEA aveva rilevato, già nel 2019, la presenza di circa 1.500 edifici nZEB in Italia, la maggior parte dei quali in classe energetica A4 e ubicati in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

Tutti questi edifici sono caratterizzati generalmente dall’impiego delle stesse tecnologie, utilizzano impianti a bassa temperatura e sono provvisti di fotovoltaico per la produzione di energia green e solare termico.

A livello di struttura sono dotati di isolamento ottimale, in genere di cappotto termico, e sono caratterizzati da bassi consumi, prevalentemente coperti dai sistemi di autoproduzione dell’energia da fonti rinnovabili. Inoltre, presentano pareti, solai e serramenti che evitano le dispersioni di calore e il surriscaldamento.

Normativa e parametri degli edifici nZEB

La normativa di riferimento sugli edifici di questo tipo è la direttiva europea 2010/31/UE, anche conosciuta come direttiva EPBD (Energy Performance of Building Directive), che contiene i requisiti minimi sia per quanto riguarda gli edifici di nuova costruzione che gli interventi di ristrutturazione.

Le caratteristiche degli nZEB sono, invece, stabilite dal DM Requisiti Minimi del 26 giugno 2015 del Ministero dello Sviluppo Economico e dal D.Lgs. n.28 del 3 marzo 2011.

I parametri principali sono:

  • consumo energetico estremamente basso;
  • fabbisogno energetico coperto in larga parte da energia prodotta da fonti rinnovabili;
  • involucro ottimizzato per una massimizzazione dell’isolamento termico;
  • basso consumo di risorse da parte dell’edificio (progettazione sostenibile e bioedilizia;
  • presenza di impianti tecnologicamente avanzati;
  • alto livello di ventilazione naturale.

La legge italiana prevede anche una serie di parametri specifici per gli edifici nZEB che fanno riferimento a:

  • indice di prestazione per il riscaldamento e per il raffrescamento (EPH,nd e EPC,nd) e indice di prestazione energetica globale dell’edificio (EPgl,tot);
  • soglie limite sulle trasmittanze degli elementi disperdenti;
  • coefficiente medio globale di scambio termico per trasmissione;
  • area solare equivalente estiva per unità di superficie utile;
  • rendimento degli impianti di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria;
  • copertura del 60% da fonti energetiche rinnovabili dei consumi previsti per il riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria.

L’obbligo di realizzazione di edifici nZEB è in vigore dal 31 dicembre 2018 per gli edifici pubblici e dal 1° gennaio 2021 per tutti gli altri edifici e riguarda le nuove costruzioni.

Edificio nZEB e casa passiva sono la stessa cosa?

Gli edifici nZEB non devono essere confusi con le case passive, realizzate pensando soprattutto al comfort ambientale degli inquilini.

A differenza delle case passive, che si focalizzano sull’involucro edilizio e sui principi della bioedilizia, gli nZEB si concentrano sull’apporto energetico, cercando di ottenere un bilancio finale basso o prossimo allo zero. Tuttavia, con alcuni accorgimenti una casa passiva può diventare un edificio nZEB.

Il caso del condominio La Fiorita di Cesena

Case passive ed edifici nZEB possono coesistere nello stesso progetto edilizio, come avvenuto per il condominio La Fiorita di Cesena, primo edificio in Italia ad essere certificato Passivhaus nel 2015.

Il condominio è stato realizzato dopo la demolizione dell’esistente e presenta un involucro ottenuto mediante sistema a secco in tavole di legno incollate XLAM. Riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria sono ottenuti con pompe di calore abbinate a un impianto fotovoltaico. Sono stati installati, infine, sistemi di ventilazione meccanica controllata per ogni unità abitativa. 

L’edificio è in classe energetica A4, la migliore in assoluto in termini di efficienza energetica e consumo di energia, e il 92% del suo fabbisogno energetico è coperto da fonti rinnovabili per garantire emissioni di gas serra particolarmente ridotte e un elevato comfort abitativo tutto l’anno.

Edifici nZEB: controllare i requisiti con Namirial Termo

Namirial ha sviluppato un software che permette di verificare velocemente se i requisiti richiesti per la realizzazione dell’edificio nZEB siano soddisfatti o meno: stiamo parlando di Namirial Termo.Legge 10Verifiche Legge 10Impostando nel file una verifica di Legge 10, una volta eseguito il calcolo, il software permette di visualizzare all’interno dei risultati delle Verifiche di Legge 10 anche le verifiche da rispettare affinché l’edificio sia nZEB. Qualora ci siano dei punti non soddisfatti, Namirial Termo li indicherà in rosso.Requisiti non soddisfattiQuesto software agevola la realizzazione delle abitazioni del futuro, permettendo di rispettare i principi della progettazione sostenibile, e il raggiungimento degli obiettivi climatici, con evidenti vantaggi per l’uomo e l’ambiente. 

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