Gli ostacoli della cessione del credito nell’ambito del Superbonus

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Quali sono state le motivazioni e, soprattutto, quali sono le soluzioni per le quali dopo un avvio che è parso a tutti inarrestabile, il Superbonus ha subito un rallentamento soprattutto per quanto riguarda il meccanismo di cessione del credito? Vediamole insieme.

Gli ostacoli della cessione del credito nell’ambito del Superbonus

Indice degli argomenti:

La “rivoluzione” del Superbonus 110%

Negli ultimi due anni lo strumento che più di ogni altro ha cambiato l’edilizia è stato sicuramente il Superbonus 110%.

Questa misura adottata principalmente per far “rifiorire” questo ambiente dopo la recessione causata da anni di pandemia, ha permesso di ottenere un vero e proprio boom come non lo si vedeva da decenni, grazie alla nascita di nuovi cantieri e nuove imprese.

Il meccanismo che permette di generare il bonus fiscale pari al 110% del costo è il seguente: si devono svolgere lavori che siano volti a migliorare energeticamente o sismicamente un immobile; chiaramente questi lavori devono rispettare i requisiti previsti dalla normativa di riferimento. Questo sistema quindi permette di effettuare i lavori gratuitamente e di guadagnare il 10% in più del costo finale però solo a posteriori, cioè prima bisogna spendere per effettuare i lavori e, successivamente, nel corso di alcuni anni, si può recuperare quanto speso, con in più il 10%, in forma di detrazione fiscale.

Il Legislatore, inoltre, ha aggiunto due strumenti che hanno lo scopo di immettere rapidamente la liquidità necessaria al sistema per poter dare il via ai lavori, che sono lo sconto in fattura e la cessione del credito

Grazie allo sconto in fattura, chi beneficia della detrazione può scegliere di cedere il proprio credito fiscale all’impresa che esegue i lavori. Questo significa che il committente non deve pagare i lavori eseguiti sul proprio immobile. L’impresa, che per prima cosa deve avere liquidità sufficiente per poter eseguire i lavori, un’adeguata capienza fiscale per usufruire delle detrazioni e, infine, il tempo sufficiente per recuperare il tutto a sua volta, acquistando il credito ha la possibilità di recuperare quanto anticipato e in più guadagnare il 10%.

A sua volta l’impresa può cedere il credito acquisito a un istituto finanziario, che ovviamente ha la liquidità sufficiente, che potrà a sua volta recuperare quanto speso avendo la possibilità di guadagnare il 10% in più. Questo passaggio è la cessione del credito.

In questo modo l’utente finale ha la possibilità di riqualificare il proprio immobile gratuitamente l’impresa può eseguire i lavori avendo la certezza del pagamento e l’istituto finanziario può fornire la liquidità guadagnando il 10% e venendo rimborsata dallo Stato.

Uno degli aspetti positivi di questo sistema di cessione, inoltre, è che gli interventi di efficientamento sono divenuti aperti a tutti, anche ai soggetti privi di liquidità e soprattutto di capienza fiscale sufficiente a recuperare le spese.

Cosa è andato “storto” nel meccanismo?

All’inizio il meccanismo ha funzionato molto bene, probabilmente anche troppo. L’eccessiva semplicità con cui il credito poteva essere ceduto, anche più volte, ha infatti generato un vero e proprio mercato parallelo di crediti fiscali di dimensioni sempre più grandi. A questo si è aggiunta una serie di truffe, anche di notevole entità, individuate dalle autorità.

Questi eventi hanno spinto il Legislatore a imporre dei limiti con il Decreto Antifrodi (DL 157/2021). Quest’ultimo ha introdotto l’obbligo del visto di conformità alla documentazione e l’obbligo dell’asseverazione della congruità delle spese, ha esteso i controlli preventivi dell’Agenzia delle Entrate e soprattutto ha limitato fortemente le possibilità di cessione multipla del credito.

L’Agenzia delle Entrate, in una FAQ del 17/03/2022, ha pubblicato un utile schema esplicativo dei nuovi limiti alle cessioni:

Superbonus e cessioni del credito

Queste nuove disposizioni volte a tentare di ridurre possibili frodi hanno generato una contrazione nel meccanismo di cessione dei crediti, rallentando il sistema e in alcuni casi bloccando i cantieri Molte imprese, infatti, si sono ritrovate con cassetti fiscali pieni senza la possibilità di cedere il credito, questo ha ridotto la liquidità, interrotto i lavori e generato enorme difficoltà all’operatività delle imprese stesse, soprattutto quelle medio-piccole nate magari in concomitanza con il Superbonus.

Le soluzioni di Namirial

Sembra quasi che queste nuove disposizioni abbiano “affossato” definitivamente il Superbonus. In realtà, invece, la maggiore complessità nel meccanismo di cessione non rappresenta di fatto un ostacolo insormontabile per eseguire pratiche di Superbonus.

Grazie al nuovo servizio Namirial, infatti, è possibile usufruire di una piattaforma appositamente sviluppata che consente di sfruttare tre importanti servizi contemporaneamente:

  • Servizio di asseverazione tecnica
  • Servizio di asseverazione fiscale;
  • Canale preferenziale e garanzia per la cessione del credito.

Le soluzioni Namirial per il superbonus

Di seguito analizziamo i singoli servizi:

Asseverazione tecnica

Caricando i propri lavori all’interno della piattaforma, tecnici qualificati provvederanno a verificare tutta la documentazione obbligatoria richiesta dalla normativa, nonché il rispetto dei requisiti di legge. In tal modo si avrà la certezza in ogni momento che la pratica sarà sempre completa e corretta. Infine, la piattaforma stessa provvederà ad effettuare l’asseverazione finale sul portale ENEA senza la necessità che vi sia un tecnico terzo, con relativa assicurazione, a effettuare l’operazione.

superbonus e Asseverazione tecnica, le soluzioni Namirial

superbonus e Asseverazione tecnica, le soluzioni Namirial

superbonus e Asseverazione tecnica, le soluzioni Namirial

Asseverazione fiscale

Tramite la piattaforma si avrà la possibilità di ottenere anche l’asseverazione fiscale, ovvero la verifica e l’asseverazione della congruità delle spese.

Superbonus e asseverazione fiscale, le soluzioni Namirial

Cessione del credito

Completati i due passaggi precedenti, sarà possibile cedere il proprio credito fiscale agli istituti finanziari accreditati nel servizio che, grazie alle garanzie fornite dalla piattaforma stessa, potranno acquisire tranquillamente il credito dando certezza dell’operazione e soprattutto tempi sicuri nel fornire la liquidità.

Superbonus e cessione del credito, le soluzioni Namirial

Le prospettive future

Il Superbonus, quindi, non è affatto terminato e grazie a questo servizio sarà possibile per le imprese organizzare e gestire facilmente i propri lavori. La possibilità di ottenere sia l’asseverazione tecnica che quella fiscale, inoltre, permetterà di ridurre le operazioni da effettuare e le responsabilità in capo alle imprese e ai tecnici, snellendo il lavoro. Infine, la garanzia di una rapida cessione del credito permetterà di programmare in tutta serenità i lavori futuri fino alla naturale scadenza dell’incentivo.

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