Gioved� decisivo

Il Mose di Venezia alla resa dei conti. Giovedì, a Roma, si deciderà se dare il via libera o meno al progetto esecutivo delle dighe mobili contro l’acqua alta nella città lagunare. Il costo dell’opera è di 5000 miliardi, a cui se ne aggiungono altri 800 per le nuove opere integrate. Rispetto al passato sul tavolo del comitato direttivo presieduto da Silvio Berlusconi arriverà anche la proposta di abbinare al sistema Mose la realizzazione di speciali scogliere di roccia. Secondo il presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan, questa sarà la volta buona per partire realmente con i lavori. Dopo il primo parere positivo sul progetto di massima, dato nel luglio 1998, il Mose non ha avuto vita facile. A dargli battaglia sono stati soprattutto gli ambientalisti ed alcuni esponenti del centro-sinistra. Con il nuovo Governo si è avuta una netta accelerata nel disbrigo delle procedure per dare l’avvio ai cantieri. Sempre secondo Galan: “Allontanati i fondamentalismi verdi e le inutili manfrine, ormai non ci sono più ostacoli che tengano. Giovedì finalmente si comincerà a lavorare. E presto i veneziani potranno vendere gli stivaloni”

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