Dichiarazione dei redditi: come gestire il bonus barriere architettoniche

L’Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni per portare in detrazione, all’interno della dichiarazione dei redditi, le detrazioni che spettano per il bonus barriere architettoniche.

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Dichiarazione dei redditi: come gestire il bonus barriere architettoniche

Come devono essere gestite, all’interno della dichiarazione dei redditi, le detrazioni al 75%, che spettano ai contribuenti che hanno usufruito del bonus barriere architettoniche? Quali sono i soggetti, che sono tenuti ad indicarle? Ma soprattutto qual è la corretta procedura per compilare il Modello 730?

A dare delle indicazioni precise e dettagliate su questo argomento, ci ha pensato l’Agenzia delle Entrate, attraverso il provvedimento n. 34545 del 6 febbraio 2023, con il quale è stato approvato il Modello 730/2023 e sono state fornite le indicazioni sulla sua compilazione.

Dichiarazione dei redditi: le principali novità

L’Agenzia delle Entrate, nel momento in cui fornisce le istruzioni sulla compilazione del Modello 730, si focalizza, principalmente, sulle novità introdotte nel corso dell’ultimo anno fiscale. La dichiarazione dei redditi, quest’anno, dovrà essere presentata entro il 30 settembre 2023. Cadendo di sabato, però, la scadenza è stata rinviata al 2 ottobre 2023.

All’interno delle istruzioni per la compilazione del Modello 730, l’AdE ha dato particolare importanza proprio alle detrazioni che spettano ai contribuenti, che hanno beneficiato del bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche, che ha fatto il proprio debutto nel 2023.

Ricordiamo, infatti, che a partire dal 1° gennaio 2022, i contribuenti, che hanno sostenuto delle spese per degli interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche in immobili già esistenti, hanno la possibilità di beneficiare di una detrazione dall’imposta lorda pari al 75% rispetto al limite di spesa, che viene calcolato in funzione del tipo di edificio. Gli importi spesi devono essere regolarmente indicati all’interno della sezione III.A del quadro E della dichiarazione.

Eliminazione barriere architettoniche, come indicarle correttamente

I contribuenti, che hanno beneficiato dell’agevolazione e che abbiano intenzione di fruirne direttamente all’interno della dichiarazione dei redditi, devono provvedere a compilare la sezione III.A del quadro E del Modello 730. Questa sezione è specificatamente dedicata alle “Spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, per misure antisismiche, bonus facciate e superbonus”.

Eliminazione barriere architettoniche, come indicarle correttamente nella dichiarazione dei redditi

Entrando un po’ più nel dettaglio, all’interno della colonna 2 dei righi E41-E42 dovranno essere indicati i codici 21 e 22, i quali, rispettivamente si riferiscono:

  • agli interventi che i contribuenti hanno effettuato sugli edifici unifamiliari;
  • ad eventuali interventi su singole unità immobiliari, che sono situate all’interno di edifici plurifamiliari e che, almeno funzionalmente, risultino essere indipendenti: a tal fine devono disporre di uno o più accessi autonomi all’esterno. Il codice deve, inoltre, essere utilizzato per gli edifici composti da più unità immobiliari.

Quando spetta la detrazione

I contribuenti, che hanno sostenuto delle spese dallo scorso 1° gennaio 2022, per realizzare degli interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti, hanno la possibilità di accedere ad una detrazione, che dovrà essere ripartita in cinque rate. La detrazione, è bene ricordarlo, spetta nella misura del 75% rispetto al limite di spesa, che viene calcolato facendo riferimento direttamente al numero delle unità immobiliari di cui l’edificio è composto.

Per poter accedere alle agevolazioni, gli interventi che sono stati effettuati devono obbligatoriamente rispettare i requisiti che sono stati indicati all’interno del Decreto n. 236 del 14 giugno 1989 del Ministro dei Lavori Pubblici.

È possibile accedere alla detrazione anche quando sono stati effettuati degli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari, che servono ad abbattere le barriere architettoniche. L’agevolazione spetta anche quando viene sostituito un impianto già esistente e coprono le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali relativi all’impianto che è stato smantellato e sostituito.

Bonus barriere architettoniche, a cosa prestare attenzione

I contribuenti devono prestare particolare attenzione al fatto che le spese, sostenute nel corso del 2022, rappresentino o meno una continuazione di interventi avviati nel corso degli anni precedenti, per i quali i contribuenti avevano diritto ad accedere alla detrazione al 100%. Nel caso in cui fossero una prosecuzione di lavori avviati in precedenza, ferme restando tutte le regole per poter accedere a questa agevolazione, il diretto interessato ha la possibilità di scegliere:

  • se proseguire a usufruire del Superbonus nel limite massimo di spesa di 96.000 euro. Questo importo è comprensivo delle spese che sono state sostenute nel corso del 2021 per lo stesso intervento;
  • accedere ad una nuova detrazione. In questo caso la detrazione prevista è del 75% delle spese sostenute e deve rimanere all’interno dei limiti di spesa previsti dalla norma.

Per poter accedere alla detrazione direttamente sulla dichiarazione dei redditi, il contribuente deve essere in possesso di un titolo idoneo sull’immobile sul quale sono stati effettuati gli interventi di recupero. In altre parole ne deve essere il proprietario, l’affittuario o deve possedere una qualsiasi altro diritto reale sullo stesso.

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