Sul Decreto Legge 66/2014 del 24 aprile scorso, inerente le Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale, all’interno del Gruppo di lavoro “Aggregazione della committenza pubblica” di Itaca, Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti, è stato predisposto un documento di analisi in merito specifico alle norme riguardanti gli affidamenti di contratti pubblici. Nello specifico, si ritiene che dette misure, volte alla riduzione della spesa pubblica, soprattutto per quanto riguarda l’acquisizione di beni e servizi attraverso l’aggregazione della domanda, seppur condivisibile nei suoi principi ispiratori, determineranno seri problemi strutturali, organizzativi e procedurali alle amministrazioni aggiudicatrici operanti sul territorio, ed in particolar modo ai comuni ed alle regioni, con il forte rischio di contrazione della domanda pubblica che, inevitabilmente, ripercuoterà i suoi effetti sul mercato degli appalti e del lavoro. Viene auspicato pertanto, anche sulla base del parere espresso dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che ha avanzato alcune proposte emendative, una proroga dei termini della norma ovvero l’assegnazione ad un nuovo provvedimento dell’attuazione dei nuovi obblighi, altrimenti inapplicabili, onde consentire alle Regioni di strutturare e/o istituire i nuovi soggetti aggregatori previsti ed, agli enti del territorio, di definire operativamente un sistema organizzativo ed amministrativo idoneo a consentire una coerente aggregazione della domanda. Decreto Legge 66/2014, nuove norme sui contratti pubblici 2 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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