Scuole sostenibili: in Italia si fa spazio al legno e alla bioedilizia

L’impiego del legno a scuola è ancora di nicchia in Italia, ma è raccomandato dagli architetti più prestigiosi e l’Italia conta su una filiera industriale forte. Gli esempi recenti comunque ci sono.

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Scuole sostenibili: in Italia si fa spazio al legno e alla bioedilizia

Costruire scuole sostenibili, col legno, attente ai criteri di bioedilizia e di architettura ecosostenibile, è una scelta che guarda al futuro. Intanto, al presente, l’edilizia in legno italiana è un settore che sfiora 1,8 miliardi di euro, certifica il settimo rapporto dedicato del Centro Studi Federlegno Arredo. L’Italia è al terzo posto tra i produttori europei di elementi prefabbricati in legno.

Questo materiale è chiamato a essere al centro delle scelte progettuali delle scuole di domani. Così la pensa il gruppo di lavoro, che annovera Renzo Piano, Stefano Boeri, Mario Cucinella, e Cino Zucchi, chiamati dal Ministero dell’Istruzione a far parte del gruppo di lavoro per redigere le linee guida orientative per gli ambienti di apprendimento e per la didattica.

Tra presente e futuro ci sono già degli esempi di edifici scolastici, sorti di recente o in costruzione, che adottano il legno come materiale strutturale. Sono modelli virtuosi, frutto di scelte che guardano all’edilizia sostenibile, all’efficienza energetica, alla produzione energetica da fonti rinnovabili e soprattutto mettono al centro il benessere di studenti e insegnanti.

Legno a scuola: il parere delle archistar

In materia di scuole sostenibili è bene andare a leggere il documento “Progettare, costruire e abitare la scuola – FUTURA”, realizzato dal gruppo di lavoro che annovera gli architetti sopra citati per il Ministero dell’Istruzione. Tra i 10 punti che delineano l’orizzonte culturale entro cui sviluppare la progettazione, la sostenibilità – e il legno – è presente. Per realizzare scuole sostenibili occorre:

“Scegliere materiali eco-compatibili, a basso impatto ambientale e di origine naturale. L’economicità della struttura va ricercata non solo nel costo degli elementi scelti ma anche: nella rapidità di esecuzione e assemblaggio; nella riciclabilità dei componenti e dei materiali di base; nella durata e semplicità di gestione. L’impiego di tutti i materiali che si rigenerano in natura (e in particolare l’adozione di strutture in legno) è idealmente il più coerente con questa prospettiva.”

Renzo Piano ha da tempo indicato nel legno il materiale ideale per realizzare le scuole e “che non è solo bello, sicuro, antisismico e profumato: è innanzitutto energia rinnovabile”. Lo segnalava già nel 2017, quando aveva presentato il suo modello architettonico di scuola del futuro che avrebbe fornito l’ispirazione per il bando Miur-Inail destinato ai nuovi edifici scolastici.

L'asilo realizzato a Guastalla da Mario Cucinella ha previsto ampio uso del legno
L’asilo realizzato a Guastalla da Mario Cucinella ha previsto ampio uso del legno – Photo by Cristian Chierici

Mario Cucinella ha fatto ampio uso di legno nel nido d’infanzia a Guastalla (Reggio Emilia), mentre A Rozzano (Milano), Stefano Boeri per realizzare quella che viene intitolata “l’aula del futuro” ha messo in evidenza il ruolo del legno come materiale di riferimento.

Scuole sostenibili: l’impiego del legno in Italia

La volontà di realizzare scuole sostenibili, impiegando il legno come materiale prevalente, è una prassi che trova diversi esempi nel mondo. Solo per citare qualche esempio recente, a Berlino saranno costruite nei prossimi anni 32 scuole di legno.

La riduzione dei tempi di costruzione a meno della metà rispetto all’edilizia tradizionale ha convinto l’Amministrazione del Senato di Berlino ad adottare sistemi costruttivi modulari in legno innovativi e sostenibili.

Ma, tornando in Italia, gli esempi non mancano, anche se sono ancora una nicchia. Lo segnala lo stesso rapporto Ecosistema Scuola 2023 di Legambiente: su 5.616 edifici di competenza delle amministrazioni che hanno partecipato all’indagine solo 47 risultano costruiti secondo i criteri della bioedilizia. Sull’aspetto dell’edilizia scolastica l’Italia è indietro.

Tra i progetti scolastici vanno citati quelli che verranno realizzati nel Comune fiorentino di Lastra a Signa, che ha ottenuto due finanziamenti per realizzare due nuovi nidi d’infanzia grazie alla partecipazione a bandi PNRR. Entrambe le scuole saranno realizzate secondo i criteri della bioedilizia e prevedono soluzioni impiantistiche legate alla produzione di energia da fonti rinnovabili (sistemi fotovoltaico e solare termico). Il legno è protagonista: la struttura portante dei due nidi è prevista in X-Lam, contemplando elementi in legno lamellare intervallati da grandi pareti vetrate. “Le superfici di vetro e quelle opache saranno dotate di soluzioni che assicureranno l’isolamento termico per garantire la migliore condizione di benessere ambientale”, fa sapere la stessa amministrazione comunale in una nota.

Una scuola tutta in legno (o quasi): gli esempi ci sono

Sempre a proposito di scuole sostenibili è il caso di segnalare, sempre in provincia di Firenze la scuola inaugurata all’inizio dell’anno scolastico, a Bagno a Ripoli. Qui la scuola primaria “Enriques Agnoletti”, per cui sono stati stanziati più di 3,6 milioni di euro di finanziamenti, si caratterizza per essere tutta in legno, oltre che autosufficiente sotto il profilo elettrico grazie ai pannelli fotovoltaici sul tetto. Si tratta di una struttura realizzata secondo i criteri della bioedilizia, che conta su un ampio giardino (oltre 5mila mq, dotato di cisterna per recuperare le acque piovane) per laboratori e l’insegnamento all’aperto. Otto nuove classi contano su sistemi per il controllo del bioclima, laboratori e una grande agorà centrale per una didattica sempre più inclusiva.

Lo stesso Comune ha fatto sapere che:

“Per prepararli alla nuova scuola, lo scorso anno scolastico i bambini della ‘Enriques Agnoletti’ sono stati coinvolti in laboratori sul legno per scoprire i segreti di questo materiale naturale.”

Il legno non è solo parte integrante della scuola, ma la circonda: nell’area verde sono stati collocati 21 nuovi alberi ad alto fusto, in grado di fare ombra in breve tempo.

Anche in provincia di Brescia il legno è impiegato in maniera prevalente per realizzare scuole in bioedilizia. Per i lavori di ampliamento del liceo “C. Golgi” di Breno, che prevedono la costruzione di 11 nuove aule didattiche a disposizione della scuola per il prossimo anno scolastico, è stato concepito un progetto che ha puntato sulla prefabbricazione dei componenti in legno assemblati a secco. Fatta eccezione per il volume interrato, la maggior parte del manufatto edilizio – struttura portante, orizzontamenti, pareti perimetrali e di suddivisione interna del tetto – sarà costruita con questo materiale.

Scuola in bioedilizia realizzata a Cuneo
Scuola in bioedilizia realizzata a Cuneo – ©Simone Bossi

In giro per l’Italia di esempi se ne ritrovano: nel Lazio, a Roma già nel 2006 erano stati realizzati per il Comune capitolino otto asili nido in legno. In Emilia Romagna, a Guastalla (Reggio Emilia) abbiamo già parlato del progetto 100% ecosostenibile realizzato dall’architetto Mario Cucinella, interamente realizzato in legno e vetro. In Piemonte fa ampio uso di legno la scuola dell’infanzia di Cuneo

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