Rifacimento del tetto: come scegliere i materiali e detrazioni disponibili

Il rifacimento del tetto permette di sostituire in parte o integralmente la copertura esistente, ottenendo le migliori performance in termini di efficienza, sicurezza e comfort. Si devono scegliere attentamente tecnologie e materiali, con un occhio ai costi dell’intervento.

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Rifacimento del tetto: come scegliere i materiali e detrazioni disponibili

Il tetto di un edificio è importantissimo per proteggere gli ambienti interni dagli agenti atmosferici e, per questo motivo, deve essere soggetto a una regolare manutenzione. Gli interventi che vi si possono eseguire sono di diversa natura e vanno valutati in base alle condizioni della copertura e all’obiettivo della manutenzione, che può essere ordinaria o straordinaria.

Si va dalla verifica dello stato dai materiali, alla sostituzione di componenti esistenti, fino al totale rifacimento del tetto. Questo intervento è molto oneroso e di solito si rende necessario a seguito di particolari eventi dannosi, nel caso in cui si sia trascurata l’importanza della manutenzione e il degrado inficia le prestazioni del tetto o ancora se si stia ampliando o ristrutturando casa, ricercando anche migliori prestazioni energetiche. Infatti, il passare del tempo e gli agenti atmosferici, come vento, acqua e freddo, hanno effetto sullo stato di salute e di conservazione dei materiali, causandone un graduale e inevitabile deterioramento.

Una manutenzione ordinaria regolare dovrebbe aiutare a prevenire interventi più ingenti, come il rifacimento completo del tetto. In ogni caso, quando si rende necessario è bene procedere valutando come intervenire sulla struttura esistente, scegliendo opportunamente anche la tecnologia e i materiali migliori.

Materiali e tecnologie per il rifacimento del tetto

La scelta dei materiali da utilizzare per il rifacimento del tetto dipende, generalmente, da fattori quali l’estetica, la relazione con il contesto e con la struttura esistente, la tipologia di tetto che si vuole realizzare e le prestazioni energetiche che si vogliono raggiungere.

Materiali e tecnologie per il rifacimento del tetto

Il rifacimento del tetto, infatti, offre l’opportunità di scegliere soluzioni tecnologiche innovative e performanti, anche da un punto di vista di efficienza energetica. Senza contare che, quando lo stato di degrado è particolarmente avanzato, può essere necessario un totale rifacimento anche della struttura portante, come capita spesso con i vecchi tetti in legno su cui non si è fatta manutenzione nel tempo. Valutato il livello di intervento necessario, si procede comunque con lo smantellamento della copertura esistente, che richiede la rimozione del manto di copertura, ma anche di elementi quali gronde e canali. Si rimuovono, in sostanza, tutti gli elementi che devono essere sostituiti, fino alla struttura portante.

Se si deve realizzare anche una nuova struttura portante, si partirà proprio da questo intervento, per poi valutare alcune soluzioni tecnologiche che non possono mancare in una nuova copertura. Tra queste, ci sono sicuramente un’adeguata impermeabilizzazione del tetto, per proteggere la nuova struttura dalle infiltrazioni d’acqua; uno strato di isolamento termico, per assicurare le migliori performance energetiche; un’intercapedine per la ventilazione del nuovo tetto.

Lo strato di coibentazione può essere realizzato con vari materiali, naturali come la lana di roccia o la fibra di legno o di origine sintetica come il polistirene. Anche il suo posizionamento varia a seconda della tipologia di tetto che si sta realizzando. L’intercapedine per la ventilazione, invece, viene posizionata sopra tutti gli altri strati e al di sotto del manto di finitura. È utile per prevenire problemi legati alla condensa e alle muffe, ma incide positivamente anche sul comfort igrotermico degli ambienti interni. L’ultimo passo è la scelta del manto di copertura, necessario per proteggere tutti gli strati della nuova copertura.

Rifacimento del tetto: gli errori da evitare

Proprio perché il rifacimento del tetto è un’opera che richiede un importante investimento, è necessario eseguire le opere nel migliore dei modi, evitando di dover affrontare in futuro problematiche dovute ad una cattiva realizzazione.

Rifacimento del tetto: gli errori da evitare

Alcuni errori comuni da evitare riguardano sicuramente la sovrapposizione di nuovi sistemi di copertura a quanto esistente, senza procedere con la rimozione degli elementi da sostituire.

Infatti, non rimuovere il tetto esistente rende complicata una valutazione completa delle problematiche esistenti e aumenta notevolmente il carico che grava sulle pareti verticali portanti. Un altro errore è quello di non affidarsi a professionisti del settore, che possono garantire l’esecuzione di tutti i lavori a regola d’arte e in totale sicurezza. L’entità delle opere non va sottovalutati e errori in fase di costruzione, si possono trasformare in problemi costanti in fase d’uso, con possibili spese impreviste negli anni. Infine, è meglio evitare anche di andare al massimo risparmio, in quanto il tema dei costi andrebbe bilanciato con quello dei benefici assicurati da ciascuna soluzione installata, che si traducono in comfort, sicurezza e risparmio energetico.

Banalmente, valutare di integrare il fotovoltaico nella nuova copertura potrebbe sembrare un costo aggiuntivo inutile, ma nel tempo comporta un importante risparmio sull’acquisto di energia elettrica. 

Rifacimento e manutenzione del tetto: costi e detrazioni disponibili

I costi per il rifacimento del tetto dipendono da tanti fattori, ma soprattutto dalla tipologia di lavori che si decide di realizzare dai materiali scelti. Inoltre, è chiaro che incidono anche le dimensioni: più è grande la copertura, maggiore è il costo complessivo dell’intervento, in quanto il prezzo è calcolato al metro quadro.

Per rendere meno oneroso il rifacimento del tetto, però, è possibile richiedere le detrazioni fiscali previste, che principalmente consistono in Ecobonus e Bonus Ristrutturazioni. Nel primo caso, è possibile incentivare fino al 65% del costo dell’intervento, purché si dimostri un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’intero edificio. È chiaro che questo bonus è adeguato quando il rifacimento del tetto prevede la posa di un nuovo isolamento, mentre non può essere richiesto se il rifacimento è parziale e relativo ad altri elementi della copertura, che non incidono sulle prestazioni energetiche globali. In queste circostanze, è opportuno richiedere il Bonus Ristrutturazioni, che copre fino al 50% delle spese sostenute per gli interventi di manutenzione straordinaria, in cui ricade il rifacimento del tetto. Sono inclusi anche gli interventi parziali o puntuali, ad esempio per la riparazione delle sole parti danneggiate.

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