Pavimenti posati a secco: quali sono e come si realizzano

I pavimenti posati a secco non prevedono l’uso di collanti e malte per la loro realizzazione, assicurando importanti vantaggi sia in caso di ambienti interni, che esterni.

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Pavimenti posati a secco: quali sono e come si realizzano

Anche se spesso si tende a ridurre la scelta del pavimento a considerazioni relative ad aspetto e costi del materiale, in realtà ci sono diversi fattori da valutare, per i quali è bene affidarsi ad un tecnico o un progettista. La scelta di una pavimentazione a secco, ad esempio, può essere un’opzione interessante in molti contesti, come una ristrutturazione o il rifacimento delle pavimentazioni esterne. Ciò che distingue questi pavimenti è proprio la tipologia di posa, che non richiede malte, collanti e nuovi massetti, assicurando diversi vantaggi, tra cui la rapidità di realizzazione.

Posa a secco: come funziona

Come anticipato, un pavimento posato a secco non indica uno specifico prodotto, bensì una gamma di soluzioni e materiali che possono essere posati tramite sistemi alternativi a malte e colle.

Nella maggior parte dei casi, quindi, si tratta di realizzare pavimentazioni con fissaggi meccanici, ad esempio tramite incastri o supporti. In questi casi, l’elemento base è costituito da un modulo, una piastrella, appositamente sagomato per essere così posato. La posa può avvenire direttamente sul supporto esistente, come ad esempio un vecchio massetto o il precedente pavimento, ma anche su ghiaia o su una struttura sopraelevata appositamente realizzata (pavimento galleggiante).

Posa a secco: come funziona

Anche se la costruzione di questi pavimenti può sembrare più semplice, il consiglio è comunque quello di rivolgersi ad esperti del settore. La posa, infatti, è una fase fondamentale per ottenere buoni risultati e non compromettere l’intero lavoro, sia che si tratti di un pavimento posato a secco, che no.

I vantaggi delle pavimentazioni a secco

I vantaggi assicurati da una posa a secco di un pavimento derivano proprio dalla possibilità di non utilizzare collanti o malte. In questo paragrafo, ci si concentra su questi specifici punti di forza, senza entrare nel dettaglio di tutti quegli altri elementi che rendono un pavimento più interessante di un altro per uno specifico contesto.

In sostanza, al di là del materiale e della tipologia di prodotto, le cui caratteristiche tecniche offrono sicuramente ulteriori vantaggi, si possono delineare punti di forza comuni derivanti proprio dalla tecnica di posa a secco.

I vantaggi delle pavimentazioni a secco

Il primo vantaggio è sicuramente legato al tempo necessario per l’esecuzione della pavimentazione, che viene ridotto rispetto a quanto avviene con un pavimento tradizionale, in quanto non è necessario predisporre alcun massetto. Allo stesso modo, non serve un periodo di asciugatura e il pavimento è subito calpestabile dal momento in cui viene posato. Tutto ciò, chiaramente, ha impatto anche sui costi di posa, che sono inferiori.

Un altro importantissimo vantaggio, soprattutto in alcuni contesti, è sicuramente la rimovibilità, in quanto permette di rendere la posa di un pavimento reversibile e flessibile, oltretutto senza intaccare la superficie preesistente sulla quale si va a collocare la nuova finitura. Non è un caso che vengano scelti pavimenti a secco per ambienti come negozi o edifici storici. Inoltre, molti pavimenti una volta rimossi possono anche essere riutilizzati altrove.

Soluzioni per gli interni: pavimento galleggiante e flottante per interni

Esistono diverse soluzioni per realizzare un pavimento a secco per gli ambienti interni, con materiali, forme e colori in grado di soddisfare il gusto di tutti. Ad esempio, ci sono pavimenti a incastro che vengono posati direttamente su quello esistente e che si fissano grazie alla sagomatura che caratterizza ogni modulo.

Il meccanismo, in sostanza, richiama quello di un puzzle. Per procedere con questa tipologia di pavimentazione il supporto deve essere piano e regolare. Nel caso in cui si disponga un materiale tra la nuova finitura e la superficie esistente, come ad esempio un materassino acustico o termoisolante, si parla di pavimento flottante. Per queste realizzazioni, negli interni, si possono usare materiali differenti, come il laminato o anche il PVC.

I vantaggi delle pavimentazioni a secco
Non è, però, l’unica possibilità. Si distinguono i pavimenti sopraelevati galleggianti, posati a secco e rialzati rispetto alla superficie esistente. Si realizzano tramite l’ausilio di appositi elementi che sostengono e rialzano il pavimento, chiamati piedini e regolabili a seconda delle necessità. Lo spessore del pavimento deve essere adeguato a reggere i carichi, tanto che spesso si usano spesso grès o calcestruzzo. Nello spazio vuoto che si crea tra pavimento e solaio, infine, si possono alloggiare cavi e tubature per i differenti impianti presenti nell’edificio. Non è un caso che queste pavimentazioni siano spesso scelte per gli uffici.

Pavimentazioni a secco per esterno

I pavimenti posati a secco possono essere una buona soluzione anche per gli ambienti esterni, domestici o pubblici. Per ambienti come terrazze, balconi e portici, è possibile applicare le stesse soluzioni viste anche per gli interni, ma la posa a secco in esterno può assumere anche altri aspetti.

Pavimentazioni a secco per esterno

Un classico esempio sono i cosiddetti “autobloccanti” o alcune tipologie di camminamenti pedonali, anche molto eleganti, dove la pavimentazione viene posata su uno strato di sabbia e di ghiaia. Non è necessario realizzare un masseto, quindi, ma è possibile optare per diversi sottofondi, purché presentino le caratteristiche adeguate a garantire prestazione e sicurezza alla pavimentazione sopra posata, che a sua volta può essere realizzata in diversi materiali, come la pietra o il calcestruzzo.

Pavimentazioni a secco per esterno

In ogni caso, la pavimentazione a secco per un giardino è una buona opzione, in quanto previene l’uso di qualsiasi sostanza chimica ed è facilmente removibile nel caso si volessero apportare modifiche.

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