Milano, inaugurato il nuovo campus di architettura

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Tre nuovi edifici con laboratori, aule, spazi polifunzionali e una aula magna. L’ateneo lombardo si adegua alle esigenze della didattica moderna e con la piazza alberata si apre al quartiere. L’idea è di Renzo Piano, il progetto di Ottavio Di Blasi & Partners

Milano, inaugurato il nuovo campus di architettura al Politecnico
Il campus visto dall’alto (ph, Matteo Bergamini)

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«Il progetto del nuovo Campus di Architettura non è solo la risposta alla crescente competizione tra le università europee. Con la sua realizzazione, il Politecnico innesca un meccanismo di riqualificazione dell’intero quartiere di Città Studi, creando un sistema pedonale verde, aperto alla città, lungo circa mezzo chilometro. Attraverso la piantumazione di 130 nuovi alberi il parcheggio assolato di un tempo si è trasformato in un tessuto connettivo aperto agli studenti e alla città, che armonizza il rapporto tra gli edifici storici di Gio Ponti e i nuovi edifici del campus. Ed è quello che avevo immaginato tempo fa con Renzo Piano». Sono le parole di Ottavio Di Blasi, architetto e progettista del nuovo campus del Politecnico di Milano di via Bonardi a Milano.

Idea di Renzo Piano, progetto di Ottavio Di Blasi

Certo, l’idea originaria, il concept, è dell’architetto Piano, che l’ha donata all’ateneo milanese in cui tanti anni fa studiò, ma il progetto è di ODB, Ottavio Di Blasi & Partners, il quale iniziò la sua carriera proprio nello studio di Genova dell’attuale senatore a vita.

Il campus di architettura al Politecnico di Milano
Il campus di architettura al Politecnico di Milano (ph, Enrico Cano)

«Con Renzo Piano ci si capisce al volo – continua Di Blasi , tra noi c’è da sempre grande intesa. I molti progetti fatti assieme rendono tutto più facile: parliamo la stessa lingua e bastano poche parole, anche solo al telefono, per intendersi. Trovarsi oggi insieme nel nuovo campus di architettura per l’inaugurazione è un momento tanto atteso, una prospettiva vissuta giorno dopo giorno dalla prima idea, e con sempre più vigore in questo ultimo anno e mezzo. Oggi possiamo dire che il nuovo campus è proprio come l’abbiamo immaginato».

Un campus aperto al quartiere

In effetti, l’esigenza di dare qualità all’affaccio della facoltà sulla storica via Bonardi e dotare l’ateneo di laboratori e aule adatte alle nuove forme della didattica era a sentita da tempo. Così come sentito era il bisogno di superare l’antico accesso con rampa e dotare il sito universitario di una nuova piazza pubblica attrezzata.

Il campus di architettura al Politecnico di Milano
La nuova piazza alberata (ph, Matteo Bergamini)

Martedì scorso, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Politecnico ha aperto alla sua comunità uno spazio alberato di circa novemila metri quadrati con tre nuovi edifici di 4mila e 200 metri quadrati di superficie (che comprendono i laboratori LABora e la rete di laboratori per l’architettura, aule polifunzionali e spazi per la didattica) e la nuova aula magna dedicata a Giampiero Pesenti.

La facoltà in cui Piano ha studiato ha da oggi un vero campus, con un parco urbano che mette in comunicazione l’area di via Ponzio con il sistema verde di piazza Leonardo da Vinci.

Le architetture e la nuova piazza

Dal punto di vista architettonico si trattava di inserire tre nuovi edifici in un contesto popolato dalle due opere di Gio Ponti (Trifoglio e Nave): in questo Di Blasi non ha ricercato alcun confronto, ma ha puntato su soluzioni tecnologiche e materiali contemporanei.

Milano, inaugurato il nuovo campus di architettura
Sullo sfondo, l’edificio Trifoglio di Gio Ponti (ph, Enrico Cano)

Il centro del progetto è il nuovo parterre, realizzato in lastricato, da cui spiccano le 130 nuove piante: una soluzione che consente di ricucire gli spazi dell’ateneo con quelli urbani. Un’idea cara a Renzo Piano e alla sua cultura del rammendo.

Nel corso dell’inaugurazione il rettore ha aperto simbolicamente una nuova fase per l’ateneo milanese, anticipando alcuni dei grandi temi dei prossimi anni: il progetto per una nuova didattica; il Technology Foresight Center e i nuovi laboratori di architettura; l’impegno per l’Africa e il Parco dei gasometri.

La nuova didattica

Il programma di didattica post Covid del Politecnico prevede un investimento di oltre 15 milioni di euro per allestire la tecnologia delle aule, che permettano di coinvolgere anche studenti a distanza grazie a piattaforme interattive e strumenti di speaker tracking.

Il Technology Foresight Center

L’ateneo ha anche deciso di dotarsi di un Centro di Technology Foresight per lavorare su vari fronti: dalle tecnologie quantistiche all’idrogeno; dalla mobilità sostenibile alla potenzialità dei dati; dalla manifattura additiva alla chimica verde, alle nanotecnologie biomedicali, allo spazio. Il centro fornirà ai decisori, pubblici e privati, indicazioni a supporto di scelte di investimento verso innovazioni a maggior impatto per la società e per l’ambiente.

I nuovi laboratori di architettura

Sono stati inaugurati anche LABora, il laboratorio di modellistica architettonica, tecnologie digitali e progettazione di 750 metri quadrati di superficie, e la rete di laboratori per l’architettura, spazi per “imparare facendo”: dalla falegnameria al taglio dei metalli, dalle stampanti 3D agli strumenti di modellazione digitale, dalla realtà virtuale alle tecniche oleografiche.

Il Parco dei Gasometri

Nei prossimi anni il Politecnico si farà carico di un progetto di riqualificazione urbana nell’area dei Gasometri, a Nord di Milano, nel cuore del campus Bovisa. Verrà creato un vero e proprio ecosistema dell’innovazione tecnologica e socioeconomica.

Ad oggi si è insediato, in collaborazione con Eni, il primo Centro congiunto per l’accelerazione dell’applicazione di tecnologie innovative per la transizione energetica e la Carbon neutrality mentre presto verrà aperto il Centro di ricerca congiunto sui materiali avanzati per sensori, grazie a un significativo accordo con STMicroelectronics.

I gasometri milanesi ospiteranno più di 120 start up, attualmente incubate a PoliHub, l’acceleratore di impresa del Politecnico, e la struttura che si occupa del trasferimento tecnologico.

L’inaugurazione

L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Oltre a lui, al senatore Piano e al rettore del Politecnico, Ferruccio Resta, erano presenti la ministra dell’Università e della ricerca Maria Cristina Messa, il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Dal punto di vista finanziario, l’operazione è stata resa possibile grazie ai contributi di Regione, Fondazione Cariplo, Alumni e di numerosi cittadini.

Inaugurazione campus architettura del Politecnico di Milano
Il taglio del nastro: da sinistra, Attilio Fontana, Maria Cristina Messa, Renzo Piano, Sergio Mattarella, Ferruccio Resta e Beppe Sala (credits, Politecnico)
Nuovo campus architettura Milano: Schizzo progettuale di Renzo Piano, sezione longitudinale
Schizzo progettuale di Renzo Piano: sezione longitudinale (credist, RPBW)
Nuovo campus di architettura a Milano: Schizzo progettuale di Renzo Piano, sezione trasversale
Schizzo progettuale di Renzo Piano: sezione trasversale (credist, RPBW)

 

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