Bonus Ristrutturazioni 2023, a chi si può trasferire la detrazione e che diritti ha il convivente

Chi beneficia del Bonus Ristrutturazioni ha diritto a detrarre in 10 anni fino al 50% della spesa sostenuta. Ma cosa succede in caso di morte del beneficiario? Chi subentra nella detrazione? L’Agenzia delle Entrate ha fatto chiarezza su questo punto.

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Bonus Ristrutturazioni 2023, a chi si può trasferire la detrazione e che diritti ha il convivente

Il Bonus Ristrutturazioni è un’importante agevolazione fiscale legata alle ristrutturazioni domestiche, permette infatti di detrarre dal 730 il 50% della spesa in 10 anni in 10 rate di pari importo. Cosa accade se sfortunatamente il beneficiario del bonus viene a mancare prima di concludere la fruizione delle 10 rate? L’agevolazione si perde o passa agli eredi? E se sì, quali?

Su questa delicata questione è intervenuta l’Agenzia delle Entrate, che (sulla rivista telematica Fisco Oggi) risponde alla questione sollevata da un contribuente. Nel caso di specie, l’Agenzia delle Entrate non solo chiarisce le regole della trasmissibilità della detrazione agli eredi, ma fa luce sui diritti del convivente della persona che ha sostenuto la spesa delle ristrutturazioni.

Le detrazioni legate ai bonus edilizi si possono trasferire

Le agevolazioni sui bonus edilizi consistono in detrazioni fiscali che il richiedente – cioè colui che ha eseguito i lavori e sostenuto la spesa – può indicare in dichiarazione dei redditi.

Le detrazioni legate ai bonus edilizi si possono trasferire

L’ammontare del bonus ristrutturazioni non viene “recuperato” in un’unica soluzione ma in 10 rate di pari importo, quindi nelle dichiarazioni dei redditi dei 10 anni successivi. In caso di morte, le detrazioni a cui il defunto aveva diritto non vanno perdute.

All’articolo 16-bis, comma 8, del TUIR si prevede infatti che:

In caso di decesso dell’avente diritto, la fruizione del beneficio fiscale si trasmette, per intero, esclusivamente all’erede che conservi la detenzione materiale e diretta del bene.

Ci sono però alcune condizioni da rispettare affinché l’erede possa ereditare la detrazione. Di seguito i dettagli e le ultime precisazioni da parte dell’ente della riscossione.

Trasferimento del bonus ristrutturazioni, cosa prevede l’Agenzia delle Entrate

Se un immobile è in affitto, le detrazioni del bonus Ristrutturazioni si trasmettono al convivente dopo la morte di colui/colei che ha richiesto l’agevolazione e pagato i lavori?

Questa è, in sintesi, la domanda di un contribuente a cui l’Agenzia delle Entrate ha dato risposta.

Trasferimento del bonus ristrutturazioni, cosa prevede l’Agenzia delle Entrate

Il chiarimento è stato pubblicato l’8 maggio 2023 sul portale online Fisco Oggi, in risposta al seguente quesito:

Una persona deceduta lo scorso anno stava usufruendo delle detrazioni per ristrutturazioni edilizie, avendo realizzato interventi su un’abitazione non di proprietà ma in affitto, con regolare contratto di locazione registrato. Le rate restanti di detrazione non ancora richieste si trasferiscono al convivente?

Per rispondere l’Agenzia delle Entrate richiama la circolare n. 9/2013 (risposta 1.1) dove è stabilito che la detrazione si trasmette agli eredi anche in caso di contratto di locazione.

L’Agenzia delle Entrate precisa che la detrazione si trasmette anche quando il beneficiario dell’agevolazione defunto (il de cuius) era il conduttore dell’immobile, purché l’erede conservi la detenzione materiale e diretta del bene, subentrando nella titolarità del contratto di locazione.

La situazione del conveniente, tuttavia, è particolare perché in assenza di esplicita volontà testamentaria, il trasferimento non può avvenire in via automatica.

Bonus Ristrutturazioni, si può trasferire al conveniente non erede?

Nella risposta dell’8 maggio, l’Agenzia delle Entrate entra nel merito di una questione molto delicata: cioè se la detrazione non fruita si possa trasferire al convivente non erede. Di norma le quote di detrazione non fruite a causa del precoce decesso vengono automaticamente trasferite agli eredi, questa regola tuttavia non si estende al convivente che non è stato designato come erede del de cuius.

Bonus Ristrutturazioni, si può trasferire al conveniente non erede?

A differenza di quanto accade con gli altri eredi, al convivente non avviene il trasferimento automatico della detrazione, nemmeno nel caso in cui diventi il nuovo detentore subentrando nella locazione (quindi chiedendo al proprietario di modificare il contratto in essere).

Ciò vuol dire che il soggetto convivente, anche se sentimentalmente legato al defunto, può beneficiare della detrazione solo se soddisfa queste due condizioni:

  • se il de cuius titolare della detrazione lo designa formalmente tra gli eredi;
  • se il convivente diventa il detentore materiale dell’immobile oggetto di ristrutturazione.  

Altre precisazioni sulla possibilità di trasferire il bonus

Nel rispondere al quesito, l’Agenzia delle Entrate ribadisce quanto stabilito nella precedente circolare n. 9/2023: il trasferimento del bonus ristrutturazioni all’erede è ammesso sia nel caso in cui il beneficiario della detrazione venuto a mancare era il proprietario, sia se era il conduttore (con regolare contratto di affitto). In quest’ultimo caso, la condizione affinché si possa trasferire la detrazione è che l’erede subentri nel contratto di locazione.

Ma attenzione, le detrazioni legate al bonus Ristrutturazioni non si trasferiscono se colui o colei che subentra nel contratto di locazione non ha la qualità di erede (ad esempio il figlio o il coniuge che rifiuta l’eredità).
 

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