Sfruttare lo spazio in verticale: soppalco o mansarda?

Se l’altezza delle stanze lo permette si può realizzare un solaio e ottenere un utile spazio aggiuntivo. Esistono materiali e tecniche diverse e anche qualche “trucco”. L’importante è focalizzare sempre pesi e misure. Ecco che cosa suggerisce l’architetto romano Andrea Lupacchini.Sfruttare l'altezza per realizzare un soppalco. Appartamento in via Via Tupini a RomaQuando ci troviamo in presenza di stanze molto alte, che superano i 4 metri si può pensare di aumentare lo spazio di casa con un ulteriore ambiente (di solito uno studio o una camera da letto).

Ovviamente bisogna sempre affidarsi a un tecnico per poterne verificare la fattibilità in relazione alle strutture portanti esistenti, ai carichi accidentali previsti e agli aspetti urbanistici. La normativa, infatti, per questo tipo di interventi varia da regione a regione e da situazione a situazione (vedi esempio di spazi mansardati con tetti a falda), ma in media si può calcolare che sia sotto che sopra il piano di calpestio (spesso, di solito tra i 15-20 cm circa, in base alle caratteristiche morfologiche dell’ambiente), l’altezza ottimale minima dovrebbe essere superiore ai 2,10 metri per gli spazi nei quali ci si dovrà muovere in posizione eretta, ed 1,20 metri circa nelle parti dedicate al sedersi ed al dormire.

La normativa di riferimento

La normativa di riferimento è il D.M 5 luglio 1975 che stabilisce l’altezza minima del soppalco “abitabile” a 2, 70 metri oppure 2,40 metri se si tratta di locali, come bagni e rispostigli. Ma la Regione Piemonte, per esempio, ha fissato l’altezza minima per un soppalco – letto a 1,6 metri, se si tratta di edifici in pianura, e a 1,4 metri se si tratta di case in montagna.

Di solito il soppalco viene adibito a zona notte per gli ospiti o a studio, quindi zone poco trafficate e che non richiedono la presenza di oggetti  molto pesanti. Ma in fase di progettazione è opportuno fare bene i calcoli e non superare mai i 250 kg/mq (o i carichi accidentali previsti dal progettista nel dimensionamento delle strutture portanti del solaio e degli attacchi alle strutture esistenti).

Il progettista

Architetto Andrea Lupacchini 2-480x507L’architetto romano Andrea Lupacchini ha realizzato numerosi soppalchi per vari tipi di abitazioni e con forme e materiali diversi.

“Il 90% degli interventi in questo senso sono mirati o a ottenere più spazio funzionale, o a sfruttare tutto il volume abitativo anche in altezza”, spiega. “Sono spazi generalmente adibiti a delle zone notte e arredati con letti, fouton e prontoletti; i pesi di conseguenza non sono mai eccessivi, vista anche la ridotta superficie calpestabile. Il materiale più usato e piu’ indicato per questo tipo di interventi è il legno lamellare, per le travature (per la sua leggerezza, l’elevata resistenza e la facile lavorabilità anche in cantiere), e, di solito, delle doghe in legno massello piallato, maschiato impregnato e verniciato da 4/5 cm di spessore, per i pavimenti. Questo semplice sistema consente di riunire velocità di esecuzione, leggerezza della struttura ed economicità dei costi”.

Qualche trucco

Vi sono alcuni stratagemmi che si possono utilizzare laddove il disegno architettonico lo permetta, come spiega Lupacchini: ad esempio far poggiare la struttura del soppalco oltre che sulle strutture perimetrali portanti anche sulle pareti in muratura (anche tramezzature), di locali di servizio (come bagni o locali accessori). “I volumi, la morfologia e le altezze tecniche di questi ambienti mi permettono di poter realizzare degli incastri volumetrici e spaziali, oltre a poter ridurre al massimo le luci e le sezioni delle travi, che sottrarrebbero cm preziosi per le altezze”.

Soppalchi in vetro

Il soppalco in vetro ha un forte impatto estetico sull’ambiente e risulta molto elegante. La trasparenza rende “immateriale” il solaio, evitando di avere spazi claustrofobici magari non molto illuminati o con altezze limitate. Deve essere realizzato con appositi vetri calpestabili e strutture generalmente in profili di acciaio. 

Soppalco in legno e vetro per un progetto a Roma
Progetto di Andrea Lupacchini a Roma, appartamento con soppalco misto in legno e vetro (anno di realizzazione 2008).

L’importante è rispettare le proporzioni: se si usa un vetro spesso circa 4 cm (2+2), la zona della struttura su cui deve poggiare non deve essere inferiore a 7 cm. Di solito per ripartire bene i pesi si crea una struttura a griglia, con travi in acciaio prefabbricate.Soppalco legno vetro in Via Tupini a RomaIl vetro calpestabile è costituito da due o più lastre incollate tra di loro da fogli adesivi sottili. Si tratta di un vetro antisfondamento in cui, in caso di rottura, i pezzi non si disperdono ma restano attaccati grazie ai fogli adesivi.

Costi

È difficile parlare di costi generali in progetti che possono essere così diversi tra di loro. Le cifre dipendono da tanti fattori diversi, in primis, dai materiali e dalle caratteristiche morfologiche dello spazio.

Soppalco realizzato in corrispondenza di ambienti sottostanti
Progetto di Andrea Lupacchini: Esempio di soppalco realizzato in corrispondenza di ambienti sottostanti (anno di realizzazione 2014 – 2015).

Si può dire comunque che il costo di una struttura in legno lamellare parte da circa 400 euro/mq. Tra i vari tipi di soppalco (legno, ferro, muratura e vetro), il più costoso è quello in vetro.Giardini del Quirinale, Esempio di soppalco realizzato in corrispondenza di ambienti sottostanti

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