Arriva la Riforma dell’Edilizia, cosa cambia riguardo silenzio assenso, digitalizzazione e sanatorie storiche 08/12/2025
Tecnologia e innovazione in edilizia: occorre aprirsi alla digitalizzazione e all’inclusione 21/07/2025
A cura di: Adele di Carlo Indice degli argomenti Toggle Bonus casa, l’elenco delle detrazioni confermate nel 2026Niente limiti di redditoEcobonus e interventi per l’efficienza energeticaBonus barriere architettoniche e bonus mobiliIl quadro finanziario della Legge di Bilancio in arrivoPolitiche sociali e sanità Il Governo ha cambiato idea sui bonus casa. Questo è ciò che emerge dalle indiscrezioni riguardanti la prossima Legge di Bilancio, che al suo interno contiene le principali misure economiche da attuare nel corso del 2026. Nonostante la riduzione delle aliquote fosse già calendarizzata, il Governo ha scelto di rinviare ogni modifica al 2027 prorogando di un anno le misure in essere. In questo modo le famiglie avranno un anno in più di tempo per ristrutturare e migliorare energeticamente gli immobili sfruttando ingenti detrazioni e agevolazioni fiscali. Si tratta di una scelta strategica che conferma l’importanza degli incentivi fiscali per il settore dell’edilizia, soprattutto in un contesto di rallentamento degli investimenti registrato nel corso dell’ultimo anno. Ecco le misure più rilevanti della Manovra e i bonus casa confermati per il 2026. Bonus casa, l’elenco delle detrazioni confermate nel 2026 Il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha confermato che, per tutto il 2026, sarà possibile beneficiare del bonus Ristrutturazioni al 50% per interventi sulla “prima casa” nonostante, nei mesi precedenti si fosse parlato di un abbassamento dell’aliquota al 36%. Vuol dire che dal 1° gennaio 2026 non cambierà nulla per chi desidera ristrutturare casa; si continuerà ad applicare l’aliquota del 50% sull’abitazione principale e del 36% sulle altre abitazioni (seconde case, case di villeggiatura e così via). Anche il tetto massimo di spesa resta invariato: 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Le cose cambieranno a partire dal 2027, quando la percentuale scenderà al 36% per la prima casa e al 30% per le seconde. La proroga del bonus casa alle stesse condizioni serve ad arginare il calo degli interventi che si è registrato nel 2025, anno in cui i bonifici parlanti per lavori edilizi sono diminuiti di circa il 35%. Niente limiti di reddito Oltre alla conferma dell’aliquota, il governo ha deciso di non imporre limiti di reddito per la fruizione del bonus Ristrutturazioni. Vuol dire che, almeno per tutto il 2026, la platea di beneficiari resterà molto ampia. Oltre a ciò, è allo studio la possibilità di accorciare i tempi del recupero della detrazione: da 10 anni si potrebbe passare a 5. Questo da un lato aumenterebbe la liquidità a disposizione delle famiglie dall’altro penalizzerebbe i contribuenti con capienze fiscali basse. Ecobonus e interventi per l’efficienza energetica Oltre al bonus Ristrutturazioni al 50%, la Legge di Bilancio per il 2026 conferma anche l’Ecobonus, che continuerà ad applicarsi alle stesse condizioni fino al 31 dicembre 2027. Questa agevolazione è volta a promuovere interventi di efficientamento energetico con detrazioni che variano dal 50% al 65% in base alla tipologia e alla complessità dei lavori. La maxi detrazione comprende diversi interventi: rifacimento degli impianti, opere di isolamento termico, domotica, installazione di fonti di energia green come i pannelli fotovoltaici. Bonus barriere architettoniche e bonus mobili Non ci sono dubbi che sia il bonus Ristrutturazioni che l’Ecobonus saranno presenti per il 2026, invece restano delle incertezze riguardo al bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche e per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Il bonus barriere architettoniche consiste nella detrazione del 75% per gli interventi finalizzati all’abbattimento degli ostacoli fisici; il bonus mobili, invece, è la detrazione fiscale legata ai lavori di ristrutturazione straordinaria che consente di detrarre il 50% su un tetto di spesa pari a 5.000 euro. Le due misure, per il momento, non rientrano tra quelle confermate per il nuovo anno. Il quadro finanziario della Legge di Bilancio in arrivo Stando a quanto dichiarato dal Cdm, la prossima Manovra finanziaria metterà a disposizione 18 miliardi di euro, una cifra superiore alle previsioni iniziali che conferma la volontà del Governo di sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e accompagnare la transizione produttiva delle imprese. Sul fronte fiscale, la misura di maggior rilievo è la riduzione dell’Irpef con l’abbassamento della seconda aliquota dal 35% al 33%. Per le imprese viene confermato il credito d’imposta per le aziende situate nelle Zone Economiche Speciali e nelle Zone Logistiche Semplificate; tanto per cambiare la plastic e sugar tax vengono invece prorogate al 31 dicembre 2026. Rifinanziata la misura “Nuova Sabatini”, a sostegno della produttività delle PMI. Politiche sociali e sanità Per le politiche per la famiglia e il welfare, la Manovra stanzia 3,5 miliardi per contrastare la povertà e rivedere i criteri dell’ISEE; in particolare si interviene sul valore della casa e sulle scale di equivalenza, con un impatto stimato di circa 500 milioni di euro l’anno. Sul fronte sanitario vengono aggiunti 2,4 miliardi di euro a quelli già stanziati per il 2026 e ulteriori risorse per gli anni successivi. Bonus casa come leva strategica per l’economia Ma la vera leva economica di questa Manovra finanziaria sono proprio i bonus casa, dal bonus Ristrutturazioni all’Ecobonus, da sfruttare su tutte le tipologie di abitazioni e senza limitazioni di reddito. Una scelta politica che serve a mantenere stabile il meccanismo delle agevolazioni che si è venuto a creare negli ultimi anni, con un impatto concreto su posti di lavoro, crescita e transizione green. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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