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A partire dal 4 luglio, il Fondo Progettazione per la mitigazione del rischio idrogeologico è ufficialmente operativo, segnando un passo in avanti nella prevenzione e gestione dei rischi legati a eventi idrogeologici. Istituito dalla Legge di Bilancio del 2022, il Fondo mira a finanziare la progettazione di interventi fondamentali per la sicurezza del territorio. Grazie a questo strumento le Regioni potranno pianificare e realizzare interventi strategici per la sicurezza e la sostenibilità delle infrastrutture idrauliche, contribuendo così alla protezione delle comunità e dell’ambiente. Cos’è il Fondo Progettazione? Il Fondo Progettazione è stato istituito dall’articolo 1, comma 416, della legge 30 dicembre 2021, n. 234. La sua dotazione finanziaria ammonta a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024, per un totale di 15 milioni di euro. Il fondo è destinato a finanziare la progettazione di interventi di prevenzione del rischio idrogeologico, un tema di crescente importanza alla luce dei cambiamenti climatici e degli eventi estremi sempre più frequenti. Interventi finanziati Il decreto 28 marzo 2024 n. 77, entrato in vigore il 26 giugno, disciplina il funzionamento del fondo e specifica i criteri di distribuzione delle risorse tra le regioni e le province autonome. Gli interventi finanziabili includono: Rimessa in efficienza delle opere idrauliche: progetti volti a ripristinare e migliorare le strutture esistenti per la gestione delle acque, prevenendo così inondazioni e altri eventi critici. Recupero e miglioramento della funzionalità idraulica dei reticoli idrografici: interventi che mirano a ripristinare e potenziare il sistema idrografico per garantire una gestione ottimale delle risorse idriche e prevenire fenomeni di dissesto. Distribuzione delle risorse Il regolamento prevede che le risorse siano distribuite alle regioni e alle province autonome previa richiesta di trasferimento. Il decreto firmato dal capo del Dipartimento Casa Italia stabilisce che i 15 milioni di euro complessivi per il triennio saranno erogati in un’unica soluzione, assicurando così una disponibilità immediata dei fondi necessari per avviare i progetti. Le regioni e le province autonome dovranno presentare le richieste di trasferimento per accedere alle risorse. È fondamentale che le amministrazioni utilizzino i fondi in maniera tempestiva ed efficiente, poiché il regolamento prevede la revoca delle risorse in caso di mancato o parziale utilizzo entro i termini stabiliti. Img by Dipartimento Casa Italia Entro 60 giorni dall’entrata in vigore del Decreto le Regioni dovranno preparare un elenco delle progettazioni inserendole in una sezione separata del Repertorio Nazionale degli Interventi per la Difesa del Suolo (ReNDIS-web). Scarica il decreto 2/3/2024 n° 77 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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