Il futuro dell’edilizia è nel recupero e nella ristrutturazione: sono 10 milioni gli edifici residenziali costruiti prima del 1990. L’80% dello stock residenziale italiano risale a prima degli anni ’90, e dunque il mercato delle ristrutturazioni è la chiave di volta per un importante incremento del valore del patrimonio immobiliare vetusto. Ci sono circa 123 milioni di mq di abitazioni vuote inadatte da ristrutturare (circa il 5% dei 2.450 mln mq dello stock residenziale totale). Questo vuol dire che da subito potrebbe sbloccarsi un mercato importante. Già oggi il 19% delle compravendite (con punte del 25% a Napoli) riguarda case da ristrutturare. Il numero aumenta esponenzialmente se si considerano anche le unità immobiliari abitate dello stock che avrebbero ugualmente bisogno di manutenzione straordinaria, per un investimento stimato in 50 miliardi di euro. È quanto emerge dal Rapporto stilato sul recupero edilizio in Italia., presentato a Milano da Scenari Immobiliari e realizzato in collaborazione con Paspartu Italy. Il recuperare del patrimonio immobiliare comporta di conseguenza un miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti, risparmi energetici e anche bellezza della casa. Ma è anche una forma di investimento. Una casa più bella e più funzionale vale di più, e per una società di proprietari come quella italiana, aumentare il valore di un immobile è una mossa strategica significativa. Ciò che non può mancare è l’efficientamento della parte impiantistica, che deve essere a norma e tecnologicamente evoluta al massimo delle possibilità. Di uguale importanza è la sicurezza dell’immobile, munito di allarme, specie nelle grandi città, la predisposizione per l’installazione di climatizzatori d’aria e una connessione wi-fi, così che anche il confort non venga da meno. Nella top ten dei capoluoghi italiani per il plusvalore ottenuto al termine del processo di ristrutturazione di un immobile si collocano Roma, Venezia, Firenze, Napoli, Bari, Milano, Bologna, Brescia, Catania e Genova, con valori che vanno dal 20% di Roma al 12% circa di Genova. Le richieste presentate nel 2016 per lo sfruttamento delle agevolazioni per la ristrutturazione edilizia si attestano a circa 1,4 milioni, mentre quelle per la riqualificazione energetica risultano essere oltre 300.000. A scegliere la soluzione della ristrutturazione edilizia sono soprattutto gli under 35, per oltre il 30% del totale d’interventi, mentre l’età media sale in maniera inversamente proporzionale al numero di ristrutturazioni richieste. Tra i principali capoluoghi in Italia, Napoli è la città con il maggior numero d’immobili in vendita che necessitano interventi di ristrutturazione, seguita da Roma, Milano e Torino. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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