Rinnovato il CCNL Coibenti Industria: ecco cosa cambia

A maggio è stato rinnovato il CCNL Coibenti Industria. Grazie al nuovo accordo è previsto un aumento complessivo per i lavoratori pari a 140 euro

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Rinnovato il CCNL Coibenti Industria

Contributo una tantum da 600 euro a copertura delle vacanze ed aumenti strutturati nel corso del biennio 2023-2025: sono queste, in estrema sintesi, le novità più rilevanti del rinnovo del CCNL Coibenti Industria, che è in vigore da quest’anno fino al 2025.

Lo scorso 26 maggio 2023 è stato firmato da Anicta, l’Associazione Nazionale delle Imprese del settore delle coibentazioni termiche acustiche e le associazioni sindacali nazionali – tra le quali ci sono Femca-Cisl, Filctem-Cgil e Uiltec-Ui – l’accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore, che rappresenta qualcosa come 5.000 addetti.

Piena soddisfazione arriva da parte dei sindacati di categoria per il rinnovo del CCNL Coibenti Industria. A destare particolare preoccupazione, almeno nei sindacati, in questo momento è la situazione particolarmente delicata del settore, che sta attraversando un periodo di grande trasformazione. La maggior parte dei cambiamenti sono determinati da una pesante concorrenza negli appalti, dove tentano di inserirsi delle imprese che provengono ad altri settori e che non risultano essere particolarmente qualificate.

I sindacati, comunque, hanno messo in evidenza che “attraverso positive relazioni industriali si è consentito di rinnovare questo contratto nazionale essenziale, garantendo le peculiarità del settore delle coibentazioni termoacustiche industriali, restando nell’alveo del CCNL Industria Chimica”.

CCNL Coibenti Industria: le novità

Il 26 maggio 2023 è stato rinnovato il CCNL Coibenti Industria. Il nuovo contratto di lavoro ha una validità biennale e copre il periodo 2023-2025. Attraverso il nuovo accordo è stato previsto un aumento dei minimi contrattuali, che a regime risulterà essere pari a 140,00 euro, che vengono erogati ai lavoratori del livello E.

Gli aumenti vengono erogati in tre diverse tranche:

  • giugno 2023: 50 euro;
  • gennaio 2024: 45 euro;
  • gennaio 2025: 45 euro.

Con il nuovo CCNL Coibenti Industria si è anche provveduto a rideterminare l’indennità di trasferta giornaliera, che, ora come ora, ammonta a 46,48 euro in Italia e a 77,47 euro all’estero.

Una tantum per il periodo di vacanza

Tra le novità prevista da contratto di lavoro vi è anche l’una tantum per la copertura del periodo di vacanza, relativa al periodo compreso tra il mese di luglio 2022 ed il mese di maggio 2023. L’importo è pari a 600 euro complessivi, che vengono erogati in tre diverse rate:

  • giugno 2023: 300 euro;
  • settembre 2023: 150 euro;
  • novembre 2023: 150 euro.

CCNL Coibenti industria: la voce welfare

Grazie al rinnovo del CCNL Coibenti industria si è dato spazio anche ad un aggiornamento del welfare. A partire dal mese di gennaio 2024 verrà adeguato il contributo aziendale al Fonchim: il versamento passerà da 0,20% al 0,25% prevista per l’assicurazione contro la premorienza e l’invalidità permanente.

Il nuovo contratto, inoltre, è stato aggiornato ed adeguato alla disciplina dei contratti a termine: è stata introdotta, infatti, una nuova modulazione delle quote e la definizione delle attività stagionali riferibili al settore.

Accordo e tabelle 2022

Attraverso l’accordo di rinnovo previsto per il biennio 2020-22 era stato previsto un incremento medio salariale – per il Livello E – pari a 70 euro, per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2020 ed il 30 giugno 2022. L’aumento medio salariale previsto di 70 euro era diviso in tra diverse tranche, che dovevano essere erogate con le seguenti scadenze:

  • dal 1° gennaio 2020: 30 euro;
  • dal 1° gennaio 2021: 20 euro;
  • dal 1° gennaio 2022: 20 euro.

Questo accordo, tra l’altro, prevedeva l’erogazione di un importo una tantum per la vacanza contrattuale pari a 180 euro.

Il contratto per il biennio 2020-22 prevedeva, per quanto riguarda il welfare, un incremento contributivo per il fondo sanitario di settore Fonchim pari ad 1,5 euro a carico delle imprese ed 1 euro a carico dei lavoratori iscritti, che sarebbero dovuti esser stati versati a partire dal 1° gennaio 2020.

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