Sono ormai 36 gli Eurocodici di nuova generazione, quelli cioè in versione EN (norma europea definitiva), che hanno raggiunto la fase di voto formale, 31 dei quali già emanati dal CEN (Comitato Europeo di Normazione) e recepiti dall’UNI. E sono pertanto 5 quelli che sono attualmente sottoposti al voto degli Stati membri, con richiesta di parere entro la metà del mese di settembre. Il primo di questi (prEN 1992-3) riguarda le strutture di calcestruzzo, in particolare le strutture di sostegno e di contenimento liquidi, e fornisce regole aggiuntive alla parte generale dell’Eurocodice 2 (EN 1992-1-1) necessarie per la progettazione di strutture di calcestruzzo semplice o debolmente armato, armato e precompresso, destinate al contenimento di liquidi (serbatoi) o di solidi in granuli (silos). I principi e le regole di applicazione forniti nel prEN 1992-3 riguardano la progettazione degli elementi strutturali che sostengono direttamente i liquidi o i materiali immagazzinati (cioè i muri di serbatoi, vasche e silos). Il secondo progetto di norma europea al voto (prEN 1993-1-3) riguarda invece le strutture di acciaio, in particolare le regole supplementari per l’impiego dei profilati e delle lamiere sottili piegati a freddo. Riguarda pertanto la progettazione di membrature e lamiere grecate di acciaio ottenute mediante piegatura a freddo di prodotti piani laminati a caldo oppure a freddo, rivestiti e non rivestiti, ed è destinata ad essere utilizzata per la progettazione strutturale di edifici ed opere di ingegneria civile congiuntamente alla UNI EN 1993-1-1. Ci sono poi due progetti che riguardano invece le strutture di muratura. Il prEN 1996-2 fornisce, oltre a considerazioni di carattere generale sulla progettazione strutturale, le regole di base per la scelta dei materiali da utilizzare e per l’esecuzione delle murature. Il testo tratta inoltre i fattori che influenzano le prestazioni e la durabilità delle murature, la resistenza degli edifici alla penetrazione dell’umidità, lo stoccaggio, la preparazione e l’impiego dei materiali in cantiere, nonché la protezione della muratura durante la costruzione dell’opera. Il prEN 1996-3 fornisce invece i metodi di calcolo semplificato delle strutture di muratura non armata. Si applica alla progettazione di pareti in particolari condizioni, per esempio pareti sottoposte a carico verticale e carico del vento, pareti sottoposte a carichi concentrati, muri di fondazione sottoposti alla spinta laterale del terreno e a carichi verticali, pareti sottoposte a carichi laterali ma non a carichi verticali. L’ultimo progetto al voto (prEN 1991-4) riguarda le azioni in generale sulle strutture, in particolare i criteri per determinare le sollecitazioni dovute all’azione delle sostanze contenute nei silos e nei serbatoi. Con l’emanazione da parte del CEN dei testi entro la fine dell’anno si conclude, in pratica, il programma di conversione da norme europee sperimentali (ENV) a norme europee definitive (EN) degli Eurocodici riguardanti le principali tipologie di strutture. Sono infatti pressoché completi i pacchetti sulle azioni generali sulle strutture (EN 1991 Eurocodice 1), sulle strutture di calcestruzzo (EN 1992 Eurocodice 2), composte di acciaio-calcestruzzo (EN 1994 Eurocodice 4), di legno (EN 1995 Eurocodice 5), di muratura (EN 1996 Eurocodice 6), sulla progettazione geotecnica (EN 1997 Eurocodice 7) e sulla progettazione in zona sismica (EN 1998 Eurocodice 8). Per informazioni: UNI Alberto Galeotto, Comparto Costruzioni e-mail: costruzioni@uni.com Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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