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Codice dell’edilizia

Codice dell'edilizia

Il successo che il Codice dell’edilizia ha registrato tra professionisti e amministrazioni ha suggerito di por mano ad una seconda Edizione, profondamente rinnovata nell’impostazione oltre che nei contenuti.
In uno allo spasmodico aggiornamento giurisprudenziale, si è dovuto tener conto delle importanti novità normative intervenute nei due anni trascorsi dalla prima edizione.
Particolare attenzione è stata prestata alle innumerevoli problematiche applicative poste dalle discipline in tema di condono edilizio, esaminate nella Parte II dell’Opera.
Ulteriore ed autonoma Parte (III) è stata dedicata all’analisi dei problemi interpretativi ed operativi posti dal Piano casa e dalle spanerse leggi regionali che lo hanno disciplinato.
Invariata, per il resto, la struttura dell’opera.
Sotto ciascuna disposizione l’annotazione si articola in Tre Sezioni.
La prima consiste in un inquadramento anche dottrinale, snello ed essenziale, degli istituti disciplinati.
Nella seconda (“domande e risposte”) sono indicati in forma di domanda pressoché tutti gli interrogativi interpretativi emersi nell’applicazione della disposizione, con le connesse risposte tratte dalla più recente giurisprudenza.
Nella terza parte (“Le formule”), sono indicate le formule di riferimento, utili all’operatore (ad es. ordinanza di demolizione, certificato di agibilità, domanda di segnalazione certificata di inizio attività).
Nell’esame della casistica, si è ritenuto di tenere conto della giurisprudenza con cui è data applicazione alle discipline introdotte dalle singole Regioni nella materia dell’edilizia; si tratta di un sicuro punto di forza dell’Opera, attesa l’assoluta originalità dello sforzo ricostruttivo compiuto, senz’altro di grande utilità per gli operatori.
Si è provveduto all’elaborazione di un robusto indice analitico, come noto elemento di indiscussa forza di un buon Codice annotato.