Tombini, pozzetti e chiusini: facciamo chiarezza

L’infrastruttura fognaria è un complesso sistema formato da condutture e sviluppato sulla base di due modelli: il modello misto e il modello separato.

Tombini, pozzetti e chiusini: facciamo chiarezza

Il sistema fognario è composto da canalizzazioni articolate in tronchi interconnessi in un percorso definito, che in genere si snoda a pelo libero.

Mentre il modello misto raccoglie nella stessa canalizzazione acque reflue di insediamenti civili o industriali e acque di origine pluviale, quello separato è caratterizzato da due tubazioni differenti: una dedicata alla raccolta degli scarichi civili e industriali che portano l’acqua al depuratore, l’altra che raccoglie le acque di drenaggio meteorico, inviate poi ai corsi d’acqua superficiali.

Il modello separato è costituito da:

  • fogna vera e propria, dove finiscono le acque delle utenze e dagli scoli stradali;
  • collettori, dove arrivano le acque provenienti dalla fogna;
  • parte finale della fognatura in cui finisce l’acqua del depuratore, se presente.

I corpi idrici recettori raccolgono le acque di scarico, ne assorbono l’impatto e le convogliano verso il sistema di fognatura. A questo punto l’acqua raccolta viene allontanata, smaltita e condotta verso l’impianto di depurazione o all’emissario.

I corpi idrici recettori

Tra i corpi idrici recettori che è possibile individuare nella sede stradale troviamo:

  • tombino,
  • pozzetto,
  • chiusino,
  • caditoia.

Il tombino

Il tombino è un canaletto sotterraneo con apertura a livello stradale, che ha il compito di raccogliere le acque piovane facendole defluire nella fogna. Si tratta di un cunicolo, generalmente realizzato in muratura o calcestruzzo, che permette alle acque di scorrere sotto al piano stradale.

Il pozzetto

Il pozzetto è un manufatto intercalato lungo le tubazioni delle fogne o lungo i cunicoli dei servizi urbani (gas, elettricità, ecc.) e ha il compito di contenere liquidi e consentire l’ispezione e la pulizia.

Il chiusino

Il chiusino è la copertura, realizzata in pietra o metallo, comunemente di forma circolare, quadrata o rettangolare, posta a chiusura del pozzetto o del tombino.

La caditoia

La caditoia è una particolare apertura collocata negli impluvi di strade, piazzali o parcheggi e marciapiedi delle strade urbane o in punti depressi delle cunette. Questo elemento consente l’immissione dell’acqua nella fognatura ed evita che le acque meteoriche o di lavaggio delle strade  si accumulino eccessivamente.

Accessibilità e manutenzione

I pozzetti ed i chiusini devono essere accessibili per poter eseguire agilmente ispezioni e manutenzioni, ma a seconda delle caratteristiche del materiale, del tipo di posizionamento, della forma e del peso di alcuni chiusini, l’apertura rischia di diventare difficile.

Chiusini leggeri e piccole caditoie possono essere sollevati manualmente con leve, ganci o estrattori; mentre per chiusini di dimensioni e peso maggiore si usano i carrelli apri-chiusini . Per chiusini di materiale ferroso è possibile impiegare la tecnologia magnetica.

In ogni caso prima di sollevare un chiusino è bene pulire le fessure per evitare ulteriori attriti ed assicurarsi che coperchio e telaio combacino perfettamente una volta chiuso il manufatto.

I chiusini in ghisa Link Industries

Link Industries propone chiusini in ghisa provvisti di barre elastiche di serraggio del coperchio e/o della griglia sul telaio per garantire un migliore e più sicuro ancoraggio tra coperchi/griglie coi relativi telai.

L’apertura e la chiusura di elementi con sistemi elastici di chiusura deve essere effettuata tramite l’utilizzo di una leva (palanchino/piccone/piede di porco) inserendo l’attrezzo nell’apposita fessura.

L’operazione deve essere effettuata con cura, avendo l’accortezza di usare attrezzi dalle corrette dimensioni ed esercitando la forza sufficiente per effettuare lo sblocco e successivo reinserimento, scongiurando la rottura del sistema elastico di bloccaggio.

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