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L’industria italiana delle piastrelle di ceramica registra, nel 2007, una frenata sia nelle quantità prodotte che nelle vendite. Il rialzo dei prezzi medi, sia sul mercato interno che su quelli internazionali, sostiene il fatturato, in leggero aumento, mentre i costi crescono in modo più marcato. Il censimento dell’internazionalizzazione produttiva evidenzia 116,44 milioni di metri quadrati prodotti (+1,41%) ed un fatturato di 916,8 milioni di euro (+4,67%). Sono queste alcune delle evidenze che emergono dalla 28.a Indagine Statistica Nazionale sull’Industria Italiana delle piastrelle di ceramica, presentata oggi in occasione dell’Assemblea dell’Associazione. La struttura del settoreAl 31 dicembre 2007 erano attive in Italia 206 imprese, una in meno rispetto all’anno precedente, con una occupazione di 27.210, in calo di 883 unità (-3,14%). L’attività industriale avviene in 300 stabilimenti (3 unità in meno rispetto al 2006), dove sono attivi 641 forni (30 in meno rispetto a 12 mesi prima); nel corso del 2007 gli investimenti sono stati pari a 302,5 milioni di euro, in crescita del 18,16% e con un’incidenza pari al 5,23% del fatturato. Oggi la dimensione media di una azienda italiana produttrice di piastrelle di ceramica è di 132 addetti ed il numero di stabilimenti per ciascuna azienda è pari a 1,46. La produzione in ItaliaLo scorso anno sono stati prodotti 559,1 milioni di metri quadrati, con una ulteriore flessione di 9,5 milioni di metri quadri, pari al –1,67%. Relativamente al portafoglio prodotti, si conferma la leadership del gres porcellanato smaltato che, con 255,4 milioni di metri quadrati, copre ora il 45,7% dell’intera produzione, seguito dal gres porcellanato non smaltato (135,35 milioni di mq.), dalle monocotture (101,44) e dalla bicottura (46,83). Altri prodotti si fermato a poco più di 20 milioni di metri quadri. Tra le zone di produzione, la provincia di Modena e Reggio si conferma al 78,63% e le restanti province della Regione al 10,81%. Di interesse, infine, il lieve calo dei volumi di attività diretta (piastrelle prodotte e vendute con il marchio del produttore ceramico) e la crescita dell’attività conto terzi che è ora pari al 15,23% del totale. Fatturato e vendite di imprese operanti in ItaliaLe quantità vendute nel corso del 2007 sono risultate essere pari a 547,2 milioni di metri quadrati, con una flessione del -3,38%. Le vendite tramite attività diretta sono diminuite del –4,33% e pari all’ 84,4% del totale, il materiale commercializzato da imprese ceramiche fatto però produrre da altre imprese ceramiche italiane ora è al 9,12% (in crescita del +4,9%), mentre le società commerciali intermediano il 6,47% del totale. In termini di mercati di destinazione, i 167,7 milioni di metri quadrati venduti in Italia (-1,62%) corrispondono al 30,7% del totale; i 379,4 milioni di metri quadrati esportati, in calo del -4,14%, danno origine al 69,3% delle vendite. Relativamente al fatturato, è bene rilevare come a fine 2007 l’industria italiana delle piastrelle di ceramica abbia raggiunto i 5.785 milioni di euro, in crescita dello 0,75%. In termini di valori assoluti, il fatturato Italia è risultato pari a 1.601 milioni di euro (+1,13%), mente quello all’esportazione è stato risultato pari a 4.184 milioni di euro (+0,61%). Per quanto riguarda i mercati di destinazione, i quasi 380 milioni di mq. di piastrelle italiane esportati sono stati destinati, per il 55,89%, verso i mercati europei, mentre il restante 44,11% verso i continenti più lontani. A livello comunitario, la Germania registra la flessione maggiore (-12,8%) che annulla le positive performance di Slovenia, Spagna, Repubblica Ceca e Lituania. Segna il passo la Francia (-1,68%), mentre la Grecia cresce del +4,28%.La marcata flessione dei mercati extracomunitari (-6,49%) origina dalla crisi del mercato immobiliare americano (Stati Uniti –15,42%), a cui si uniscono le flessioni di Asia (-4,06%) ed Oceania (-5,12%). Elementi positivi derivano da alcuni singoli paesi, su tutti la Russia che segna un +7,51%. La crescita del +4,28% del prezzo medio – frutto di un +2,79% in Italia e di un +4,95% estero – risponde ad un miglioramento nel mix dell’offerta, ma anche ad una risposta ai crescenti costi – soprattutto energetici e commerciali – la cui crescita è stata nel 2007 del +5,16%.La redditività media del settore ha segnato, quindi, una significativa flessione, meno marcata nelle aziende più strutturate ed organizzate. InternazionalizzazioneAl 31 dicembre 2007 sono operative 20 società di diritto estero controllate o partecipate da 9 gruppi ceramici italiani, nelle quali l’occupazione raggiunge i 6.726 dipendenti (+3,8% rispetto alla precedente rilevazione). La produzione italiana di matrice estera è stata pari a 116,4 milioni di metri quadrati (+1,41%). In dettaglio sono stati prodotti 38,2 milioni di monocottura (-9,19%), il gres porcellanato smaltato ha raggiunto 35,67 milioni (+0,44%), il gres porcellanato non smaltato supera i 18 milioni di metri quadrati (+31,82%) e la bicottura arriva a 14 milioni (+7,63%), mentre la categoria “altri prodotti” ha realizzato 9,97 milioni di metri quadrati (-1,33%). Il 77,29% della produzione avviene in paesi europei (+5,38%), la restante parte negli Stati Uniti. Le vendite sono pari a 123,3 milioni di mq e hanno generato un fatturato complessivo di 916,8 milioni di Euro (+4,67%). Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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