E’ entrato in vigore l’8 ottobre l’obbligo di “certificazione energetica” per gli edifici di nuova costruzione o già esistenti ma oggetto di grosse ristrutturazioni edilizie (superiori a mille metri quadrati). Lo prevede il decreto legislativo 152 del 19 agosto 2005 che recepisce una direttiva europea sul rendimento energetico degli edifici (2002/91/Ce). “L’obiettivo delle nuove norme – afferma Michele Macaluso, direttore dell’Anea (Agenzia napoletana energia e ambiente) – è quello di ridurre gli sprechi. Secondo le nostre stime, infatti, gli attuali edifici consumano circa il 40%. Con le nuove regole, invece, è possibile tagliare fino al 20% per cento gli attuali consumi, grazie a un uso accorto dei materiali e al rispetto di precisi parametri di isolamento termico”. Gli edifici, informano dall’Anea, hanno un anno di tempo per dotarsi della certificazione energetica. Il certificato, rilasciato dal costruttore, ha validità decennale e dovrà essere allegato a tutti gli atti di compravendita, pena la nullità del contratto, oppure deve essere messo a disposizione all’affittuario in caso di locazione. L’attestato contiene i dati relativi all’efficienza energetica dell’edificio in confronto con i valori di legge, in modo da consentire al cittadino di valutare il rendimento energetico dello stesso. Multe fino a 30 mila euro per i costruttori che non adegueranno gli immobili alle nuove normative. (Fonte ANSA) Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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