Sisma 2016, nel 2023 entra in vigore il Testo unico della ricostruzione privata: cosa prevede e novità

Il 1° gennaio 2023 è entrato in vigore il Testo unico della ricostruzione post sisma, frutto della collaborazione delle Regioni colpite e delle parti sociali. I punti più importanti della normativa.

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Sisma 2016, nel 2023 entra in vigore il Testo unico della ricostruzione privata: cosa prevede e novità

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Il Testo unico della ricostruzione privata post Sisma 2016 è ufficialmente in vigore. Una normativa lunga e articolata, composta da 130 articoli e 15 allegati, con la quale vengono superate le vecchie disposizioni introducendo diverse novità di rilievo che tengono conto della peculiarità dei territori colpiti dal sisma.

Speditezza e semplificazione amministrativa sono i due punti principali del Testo, insieme a trasparenza e legalità.

Con l’entrata in vigore della normativa prende avvio anche la nuova piattaforma telematica Gedisi, portale attraverso il quale i professionisti privati potranno gestire le pratiche della ricostruzione e chiedere i contributi statali.

Passiamo in rassegna le misure principali che guideranno i lavori del post sisma nelle zone dell’Italia centrale colpite dal catastrofico evento.

Cosa prevede il Testo unico della ricostruzione privata

Sono molti gli aspetti importanti della lunga normativa, in particolare quanto previsto all’articolo 2 in merito al principio giuridico della “doppia conformità edilizia“, che prevede:

“una forte semplificazione della fase istruttoria delle domande di contributo e degli adempimenti necessari, a cominciare dal fatto che gli interventi conformi non necessitano di autorizzazioni particolari.”

Cosa prevede il Testo unico della ricostruzione privata

Il Testo estende anche alle imprese che hanno preso in carico i lavori di ricostruzione i contributi fino ad ora riservati alle persone fisiche inoltre ammette la possibilità in capo ai Comuni di subentrare al posto dei proprietari irreperibili o inerti e quindi bypassare eventuali interruzioni dei lavori.

In particolare gli enti pubblici potranno subentrare, previa delega del proprietario dell’edificio, trascorsi 10 anni dall’evento sismico in caso di mancato intervento dei diretti interessati. Ciò permetterà di “sbloccare” i cantieri e di limitare il degrado urbano.

Gli edifici ammessi ai contributi statali

Il TU amplia la platea di edifici ammessi al contributo statale: sarà possibile richiederlo anche per pertinenze ed edifici inagibili previa asseverazione tecnica. Via libera anche agli immobili che fanno parte di aggregati essenziali a garantire la stabilità strutturale.

Ok anche ai super-consorzi per la demolizione di borghi e frazioni e le demolizioni di aggregati di edifici.

Semplificazione delle procedure per le pratiche di contributo

Uno degli aspetti più importanti del Testo unico per la ricostruzione riguarda la semplificazione e l’accelerazione delle pratiche di contributo; nello specifico il tempo medio necessario per la richiesta è passato da 550 giorni (dato medio relativo al 2019) a 130 giorni.

Sisma 2016, Testo unico della ricostruzione privata: gli edifici ammessi ai contributi statali

La semplificazione viene inoltre estesa alle pratiche su edifici singoli fino a 1 milione di euro, 5 milioni di euro per gli aggregati e 15 milioni di euro per i condomini.

I cittadini potranno partecipare alla pianificazione

La normativa destinata al Sisma 2016 rafforza il principio dell’udienza pubblica: vuol dire che i cittadini sono chiamati a partecipare alle scelte del Comune sulla pianificazione dei lavori motivando la decisione di accogliere/rigettare le osservazioni presentate.

Edifici di interesse storico-artistico

Nuove disposizioni anche in merito alla procedura di ricostruzione degli edifici privati di interesse storico-artistico, riassunte nell’ultima parte del Testo unico riprendendo l’Ordinanza 116.

Per ultimo, la normativa interviene sui controlli alle imprese costruttrici e sul numero massimo di incarichi da svolgere contemporaneamente: garantita maggiore flessibilità tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche del cantiere e dell’impresa chiamata in carico.

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