Parquet di nuova generazione

Il mercato mette oggi a disposizione un’ampia gamma di pavimentazioni in legno in grado di rispondere alle diverse esigenze estetiche e d’uso.

Favori del pubblico, indubbia valenza estetica, elevate prestazioni sono alla base del successo che i pavimenti in legno continuano a riscuotere. Proprio per questo il parquet, tra i prodotti di finitura, è quello che forse ha conosciuto la maggiore evoluzione tecnologica in questi ultimi decenni.
Sulla base della crescente attenzione nei confronti di un costruire compatibile e rispettoso dell’ambiente, si sono, inoltre, messe a punto soluzioni integralmente bioecologiche a tutela della salute dell’utenza e degli operatori.

L’impiego di tecniche di realizzazione avanzate, infatti, ha consentito di incrementare esponenzialmente la resistenza all’usura del prodotto-parquet diffondendone l’impiego anche in condizioni di intenso traffico. Contemporaneamente le realtà imprenditoriali del piccolo e medio artigianato sono riuscite a mantenere inalterato il proprio ruolo e conquistarsi significative quote di mercato, valorizzando gli antichi saperi di cui sono depositarie e accentuando il carattere sperimentale della propria ricerca applicativa.

Tra i frutti più interessanti di questa ricerca la messa a punto di tecniche di posa e di prodotti ecologici che consentono di assicurare la totale sostenibilità e compatibilità ambientale dei processi produttivi a monte (prodotti finiti a ridotto impatto ambientale, essenze provenienti da “tagli controllati”) e delle tecniche esecutive a valle (impiego di preparati testati ed esclusivamente ecologici per collanti e lavorazioni di finitura superficiale).

Il sottofondo

L’ottenimento di un buon risultato finale dipende, anche, dalla buona realizzazione del sottofondo e dalla sua corretta e completa asciugatura. Preliminarmente alla posa, infatti, deve avvenire un accurato controllo del tenore di umidità residuo del massetto, i cui valori assoluti devono essere contenuti entro il 2%. Tale operazione è indispensabile al fine di garantire la stabilità del pavimento, che altrimenti potrebbe andare incontro a distacchi e sollevamenti con pregiudizio generale della qualità dell’intervento.

La posa

Nel caso in oggetto la fase di posa del parquet ha previsto la creazione di uno strato di aggiustaggio e di compensazione della planarità, in pannelli di pioppo di 0.4 cm di spessore, fissato sul massetto di sottofondo in sabbia e cemento con tecnica mista, ovvero con colle esenti da solventi e chiodatura integrativa realizzata con pistola a pressione.
La colla o gli adesivi vengono versati direttamente sul sottofondo e distribuiti sulla superficie a mano, aiutandosi con una spatola metallica.
Preparato, in tal modo, il piano di posa vero e proprio, si procede, quindi, allo studio dimensionale della geometria dei locali entro cui sarà realizzato l’intervento con l’obiettivo di ottimizzare il disegno finito della superficie in relazione al materiale che si intende porre in opera. Una fase di studio, di cui non si sottolineerà mai a sufficienza l’importanza per il buon esito finale della realizzazione.

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