Un revival molto morbido

Tra i rivestimenti, la moquette torna ad essere un’icona di tendenza e raffinatezza oltreché elemento distintivo di un particolare gusto per il decor. Come? Trasformando le sue criticità in punti di forza. Conferisce intimità agli ambienti, è ottima nelle ristrutturazioni perché si può applicare sul pavimento preesistente e ha costi contenuti. E a chi crede ancora che sia poco igienica, i produttori rispondono con materiali e lavorazioni in grado di ottenere esattamente il contrario, ovvero di trattenere la polvere senza rilasciarla nell’aria.

La moquette, nuova icona di tendenza

Indice degli argomenti:

Che la moquette stesse tornando in auge (dopo i ruggenti anni Settanta) era chiaro già da qualche tempo, da quando alcuni marchi hanno presentato modelli innovativi, realizzati con materiali più o meno naturali in grado di essere gestiti (lavati e spazzolati) con grande facilità, forse spinti anche dalla richiesta di qualche interior designer di fama o dai gusti eccentrici di miliardari e star hollywoodiane, desiderose di dare alla propria abitazione un’impronta particolarmente intima e raffinata.

Ma la conferma si è avuta un anno fa al Salone del Mobile di Milano, per l’esattezza al Fuori Salone, in zona Brera, dove la designer Cristina Celestino ha realizzato un visionario progetto d’interni “senza tempo” attraverso la nuova linea di moquette di Besana Carpet Lab da lei stessa ideata.

Moquette: Focus progetto Cristina Celestino per Besana Carpet Lab al Fuori Salone 2019
@Helenio Barbetta

Vantaggi e svantaggi

Da sempre tacciata di essere un pavimento difficile da gestire, che si sporca facilmente, trattiene la polvere, si pulisce con difficoltà e che presenta un alto livello di usura (dovuto al fatto di essere un tessuto), la moquette viene quasi bandita dal range delle coperture destinate alla “casa funzionale”. Eppure questo prodotto oggi mostra anche un lato inedito di sé, con grandi punti di forza che uniscono l’estetica alla funzionalità.

In primis è un materiale molto confortevole, il più indicato se si desidera un’atmosfera estremamente calda e avvolgente, in questo supera anche il legno. Ha poi un coefficiente di isolamento termico e acustico molto alto che, volendo, si può implementare in fase di posa collocando uno strato di feltro (o di altro materiale isolante) alla base. Attutisce i rumori, creando spazi ovattati e insonorizzati.

La moquette, nuova icona di tendenza

In fase di ristrutturazione agevola le operazioni perché si può posare direttamente sul pavimento preesistente o sul massetto. E contrariamente a quanto si pensa, i pavimenti tessili non costituiscono terreno fertile per gli acari, rappresentando una minaccia per i soggetti allergici, al contrario, trattengono la polvere impedendogli di sollevarsi e di contaminare l’aria che respiriamo.

E se non bastasse la moquette presenta anche un importante livello di ergonomia, attenuando l’affaticamento ai piedi, soprattutto durante le attività che prevedono tante ore ai piedi.

Nuove e antiche tipologie

La moquette è costituita da un fondo si lattice, juta o altro materiale generalmente sintetico su cui si applicano filati di diversa natura: naturali (lana, seta, pelo, cotone, canapa, lino, cocco, Sisal), fibre poliammidi, fibre acriliche, di polipropilene.

Tra le più morbide e quindi consigliate per ambienti a basso traffico ci sono la lavorazione bouclè (dal francese “cappio” che definisce il tipo di lavorazione con nodi soffici e cedevoli) e la lavorazione velour, con una superficie di ciuffi dritti (piuttosto sensibile alle impronte). Quest’ultima è più resistente dei modelli bouclè, ma vi si annida più facilmente la polvere.

La qualità dei modelli resta comunque legata alla fibra di cui sono composti. La lavorazione più resistente è quella della moquette sintetica agugliata, che è anche la meno soffice al tatto e non memorizza le impronte: il pelo è corto o addirittura rasato ed è perfetta per gli ambienti di passaggio come ingressi, soggiorni, corridoi.

La tessitura avviene con la tecnica Wilton o Axminster: la prima genera prodotti resistenti in fibra bouclè e velour ma offre uno scarso range di colori e pattern; al contrario la seconda permette di avere colori e disegni svariati e dà origine a superfici a pelo tagliato con fili di diverse lunghezze. Infine c’è la tecnica di lavorazione più pregiata: l’annodatura a mano. È completamente artigianale e pertanto ha un costo molto elevato rispetto alle altre.

Queste tipologie si trovano in commercio in rotoli di 4 – 5 metri. Ma gli agugliati si possono trovare anche in “quadrotte”, un formato generalmente di 50×50 cm: i moduli possono essere posati facilmente l’uno accanto all’altro.

Trai prodotti ecologici c’è, poi, la nuova linea di Besana IRON, in Econyl, un filato ricavato dal riciclaggio delle materie plastiche recuperate dai mari, come le reti da pesca. Quindi prodotto 100% sostenibile.

Contro lo sporco

Il marchio americano Milliken, fondato nel 1865 ha messo a punto il trattamento StainSmart® che dona alla superficie tessile proprietà antiaderenti creando una bassa tensione che impedisce allo sporco di attaccarsi al filato.E su richiesta i diversi modelli vengono anche trattati con l’agente antimicrobico permanente AlphaSan AF® che previene la formazione di batteri che possono causare il deterioramento del prodotto e la formazione di cattivi odori. E questa sono solo alcune delle innumerevoli tecnologie presentate dai produttori per agevolare la funzionalità della moquette.

Costi

Trai vantaggi di questo rivestimento c’è senza dubbio il costo contenuto, per quanto possa essere molto differenziato in base ai prodotti: il range parte da una soglia di 20/25 euro/mq per oltrepassare i 140 euro/mq.

La messa in posa si aggira trai 5 e i 10 euro/mq. La moquette più costosa è quella in lana (supera i 100 euro/mq). Quelle più economiche: la sintetica agugliata (5 – 20 euro/mq) e l’adesiva, leggermente più economica. Nella fascia di mezzo si trovano la tessitura bouclè e la velour (25 – 50 euro/mq) e le superfici in cocco e Sisal, un po’ più costose.

Le più importanti certificazioni

COV (Composti Organici Volatili): attesta che non c’è rilascio di composti organici nell’aria, come per esempio gli idrocarburi.

Certificazione ignifuga: attesta che la superficie tessile è stata sottoposta a trattamento per essere più resistente al fuoco e ritardare la combustione nel caso venisse a contatto con focolai.

Che cosa riporta la scheda rilasciata al momento dell’acquisto

I pavimenti tessili sono di solito accompagnati da una scheda tecnica al momento dell’acquisto. Ecco che cosa viene indicato:

  • altezza del rotolo (2 o 4 metri);
  • con quali destinazioni d’uso è compatibile (se tollerante a specifici elementi d’arredo come mobili e sedie con rotelle, per esempio);
  • aspetto (effetto velluto, bouclè;
  • composizione: poliestere o altro materiale sintetico. Esistono anche interessanti prodotti con alto contenuto di lana, destinati soprattutto ad uso privato in quanto maggiormente sensibili;
  • punti: quantità di punti a mq (in altre parole la densità delle fibre presenti in un mq. Se supera le 100.000 unità siamo di fronte a una moquette di prima classe);
  • natura del sottofondo (feltro, juta)

Come riferimenti per il controllo qualità si possono considerare inoltre:

  • peso: maggiore è, più è alto il livello del prodotto (una buona moquette supera i 500 gr/mq);
  • le informazioni comuni a tutti i pavimenti:classi d’uso (21 – 23 residenziale; 31 – 33 commerciale e contract);
  • l’adattabilità a particolari strutture architettoniche come le scale (nell’etichetta sono riportati i bollini con i relativi simboli).

Il parere dell’esperto

Paola Carini, titolare di Arredamento Moderno Carini, in via Padova 194 a Milano, e storica associata di Federazione Moda Italia – Confcommercio, conferma il ritorno della moquette tra le tendenze dell’interior e spiega i motivi, con qualche suggerimento per la scelta: “La moquette sta vivendo un vero ritorno di immagine, non solo perché dona agli ambienti un comfort unico perché coinvolge la nostra percezione sensoriale, il tatto, e quindi parla alle nostre emozioni, ma anche perché oggi ci sono in commercio tante attrezzature per la cura e la pulizia dei pavimenti tessili, macchine ad estrazione e comodi apparecchi per la detersione della moquette che ne rendono più facile e sicura la manutenzione.

Noi riceviamo molte richieste anche da architetti e progettisti, sono soprattutto loro che hanno ridato un ruolo fondamentale a questo rivestimento ricollocandolo in primo piano nella decorazione d’interni. A chi desidera tappezzare i propri ambienti domestici con un rivestimento tessile comodo e allo stesso tempo bello, io consiglio una tessitura

bouclé, una moquette morbida non altissima. Consiglierei di non ricorrere ad una moquette a pelo lungo, più delicata”. 

Focus progetto Cristina Celestino per Besana Carpet Lab

L’allestimento di Cristina Celestino al Brera Design Apartment (Milano Design Week 2019) è un’originale rilettura della pavimentazione tessile in chiave attuale, un paesaggio domestico atemporale e onirico ispirato ai temi dello spazio e della sua antitesi, il mondo sottomarino.

Moquette: Focus progetto Cristina Celestino per Besana Carpet Lab al Fuori salone 2019
@Helenio Barbetta

“Oggi abbiamo raggiunto e superato quel futuro immaginato negli anni 60, ma abbiamo ben presente l’eredità visiva di quegli interni e di quel passato. Ho quindi proiettato i valori e le identità di quelle atmosfere calandole in un interno dove le tre dimensioni temporali dialogano con un nuovo equilibrio.” ​

Rassegna prodotti 

Liuni – Milliken

Le Moquettes Milliken di Liuni si possono trovare in quadrotte e doghe autoposanti con un vasto assortimento di effetti estetici e disegni ottenuti dall’uso di avanzate tecnologie produttive, come il Tufting in Solution Dyed e la stampa digitale MILLITRON®.

Liuni moquette Milliken

L’attenzione agli aspetti di ecosostenibilità ambientale si traduce nell’uso di filati ECONYL® (made in Italy), backing con altissima percentuale di contenuto riciclato (difatti il materiale è stato ricavato dalle reti di pesca) e da un’ampia gamma di certificazioni.

moquette Liuni Milliken, Poise
Milliken, Poise

Besana Carpet Lab – Yoko

Novità assoluta della pavimentazione tessile Besana, Yoko si distingue per l’armonico mix, totalmente ignifugo, tra due costruzioni tessili: il velluto e il bouclé.

Yoko moquette di Besana Carpet Lab

Forbo – Flotex

Pavimento floccato di Nylon, resistente ed impermeabile come un Linoleum, caldo e confortevole come una moquette. Igienico, antibatterico, silenzioso ed antiscivolo anche se allagato.

moquette Flotex di Forbo
Flotex by Philippe Starck

Prodotto in teli di 200 cm di altezza, in piastre 50×50 cm e in plance da 25×100 cm.

Radici – La Geometria della Natura

Presentata l’anno scorso al Salone del Mobile di Milano, questa linea di Carolina Nisivoccia è una moquette stampata con tecnologia Chromojet su base naturale o sintetica.

Moquette Radici la timidezza delle chiome

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