Luce, Architettura e Città

Illuminare significa non quindi sovrapporsi al messaggio originale dell’architetto o dello scultore che ha creato quel determinato monumento, edificio o scultura, ma piuttosto renderne evidenti i punti di forza e riflettere in maniera più libera sulle potenzialità espressive.
Come in ogni progetto di riscrittura, bisogna prima bene conoscere gli stili storici e il linguaggio espressivo dei singoli artisti, avere la capacità di cogliere il messaggio che oggetti creati in un’altra epoca comportano per poterli poi trasmettere, sempre nel rispetto della semantica delle opere, senza dar luogo a cattive informazioni.

Luce, fruizione e sicurezza
Gli obiettivi di un progetto d’illuminazione sono molteplici e articolati quanto lo sono le tipologie degli interventi possibili. In ambito urbano un progetto d’illuminazione deve avere come mira quella di creare un preciso paesaggio notturno capace di valorizzare gli elementi di arricchimento estetico e capace nel contempo di sottolineare il ruolo urbano dello spazio all’interno del quartiere o della città, attento e funzionale alle esigenze di sicurezza e benessere dei frequentatori.
Il tutto in conformità alle norme tecniche ed urbanistiche esistenti e senza dimenticare l’ attenzione per i risvolti energetico-ambientali come il dovuto impegno per il contenimento energetico e la salvaguardia dell'ambiente (contenimento della luminanza nella volta celeste e dei possibili effetti disturbanti).
Attraverso l’illuminazione si può rendere agibile un’area permettendo di transitare e sostare in modo facile e sicuro.
Non si tratta di rischiarare le zone maggiormente a rischio o di illuminare a giorno l’intera volumetria ma di garantire la messa in rilievo del contesto fisico, al fine di dare informazioni precise sull’assetto spaziale.
In ambienti pubblici o cittadini, dove l’addensarsi di diverse funzioni crea facilmente disordine e dispersione, la luce è il mezzo indispensabile per dare riferimenti chiari e inequivocabili e permettere di decodificare l’ambiente.
L’illuminazione crea assi visivi che invitano le persone a osservare un determinato particolare, ad attraversare uno certo spazio, a muoversi in una determinata direzione.
Può svolgere la funzione di richiamo, con grande vantaggio sulla frequentazione dei luoghi.
Un luogo frequentato è più difficilmente degradato e a rischio di atti vandalici e criminosi.
Luce , riqualificazione urbana e lettura del territorio
La luce può creare dei luoghi nell’urbanizzazione diffusa prodotta dalla società contemporanea, può contribuire al rinnovamento dei quartieri in difficoltà, ristabilire continuità nei frammenti della città diffusa, ridurne le fratture.
Negli sfrangiamenti urbani può trasformare aree di risulta in luoghi d’incontro in cui sia possibile percepire una dimensione diversa rispetto ad un generico “altrove”.
I quartieri lasciati alla monotonia e all’insicurezza anziché essere presieduti da “paranoiche” camere di sorveglianza, o essere rischiarati a giorno, come delle prigioni, da torri faro, possono essere resi più accoglienti e rassicuranti con un’illuminazione capace di addolcire la durezza delle loro architetture, sottolineare o smorzare gli elementi di messa in forma dello spazio.
Effetto ottenibile con una sapiente illuminazione puntuale e selettiva, che lascia spazio alla poetica dell’ombra.
La luce può creare nuovi riferimenti nel territorio: strutture industriali, ponti, infrastrutture viarie, fabbriche e ciminiere possono diventare presenze mitiche, monumenti della nostra epoca fondanti una nuova lettura della città e del territorio intelligibile da tutti, conferendo identità notturna alla complessa morfologia urbana ed extraurbana.

Didascalie
Foto 1.
L’illuminazione della Garonna a Tolosa (Fr) forma un vero e proprio percorso luminoso, creato utilizzando un allineamento discontinuo di 265 apparecchi (Targetti) posti nel letto del fiume sito per seguire la linea del guado. Progetto d’illuminazione: Roger Narboni
Foto 2.
Paseo del Ovalo, Teruel, (SP)
Progetto illuminotecnico: Artecluminotecnia
Foto 3.
L’installazione luminosa dinamica, durante LUMINALE 2006, ha trasformato i sollevatori per containers nel porto fluviale di Mainz in gigantesche sculture visibile a grande distanza, in contemporanei landscape.
 
Fonte: www.infobuild.it

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