Droni in edilizia: come si usano e i vantaggi
di: Arch. Gaia Mussi
I droni sono sempre più diffusi e anche nel mondo dell’edilizia possono essere molto utili, ad esempio eseguendo rilievi topografici e fotogrammetrici. Ecco le regole e gli utilizzi di questi “oggetti volanti”.
Indice degli argomenti:
Droni: cosa sono e come si usano
Anche se oggi si sente parlare moltissimo dei droni, non è scontato che sia chiaro a tutti che cosa sono, come funzionano e di che tipologie ne esistono.
Si tratta di un piccolo velivolo in grado di volare, grazie ad apposite eliche, senza che a bordo vi sia un pilota. Questo è possibile grazie al controllo da remoto, tramite Wi-Fi o altri tipi di onde.
Proprio questa loro peculiarità, è stata il motivo per cui i droni vennero utilizzati per la prima volta in ambito militare, per arrivare solo in un secondo momento (già negli anni 2000) a diffondersi anche nel mondo industriale, dell’agricoltura, della fotografia, dell’hobbistica e, poi, anche in edilizia.
- A seconda dell’utilizzo che se ne deve fare, chiaramente si deve scegliere la tecnologia adeguata; ne esistono diverse tipologie, ma tutti quelli destinati ai settori citati sono droni ad uso civile. Questi apparecchi possono poi essere distinti in base alle loro caratteristiche, come ad esempio il peso e il numero dei motori, che ne determinano la potenza e la stabilità in volo.
Droni e regolamentazioni
Pilotare un drone, proprio come tutte le altre attività di “volo”, richiede necessariamente il rispetto di precise regole, che in Italia sono definite dall’Ente Nazionale Aviazione Civile.
L’ENAC ha pubblicato già nel 2013 una prima versione del Regolamento Mezzi Aerei a Pilotaggio da Remoto (SAPR), aggiornato nella sua terza edizione nel mese di novembre scorso.
La pubblicazione di questo regolamento è utile per arrivare a rispettare il nuovo regolamento unico europeo, anch’esso approvato lo scorso anno. Tutti i droni con un peso maggiore a 250 grammi dovranno essere registrati e marchiati con un QR-Code identificativo.
- Inoltre, per poterne pilotare uno, sarà necessario sostenere un apposito esame online, al superamento del quale verrà rilasciato un attestato. Ma attenzione, perchè l’uso di un drone per scopi professionali rende obbligatorie tutte queste operazioni al di là del suo peso, ovvero la registrazione al portale D-Flight, il QR-Code e l’attestato di competenza che fornisce il permesso di volare.
Come si possono utilizzare i droni in edilizia?
L’uso dei droni per scopi professionali, come nel caso dell’edilizia, è sempre più diffuso e ha introdotto moltissime novità. Le potenzialità non sono ancora state tutte approfondite e potrebbero nascere nuove idee su come utilizzare un drone in edilizia, settore in cui la sua capacità di monitorare un’area, piuttosto che di condurre ispezioni, lo rendono sicuramente una delle tecnologie del futuro.
Gli edifici, infatti, sono “oggetti” di dimensioni considerevoli e un drone può essere un utilissimo supporto tecnologico per mantenere sotto controllo il cantiere. Chiaramente, l’introduzione dell’uso di questi “oggetti volanti” in un cantiere, richiede di valutarne attentamente i rischi e di adottare le misure di sicurezza adeguate.
Già da alcuni anni, una delle principali attività svolte dai droni in edilizia è quella dell’esecuzione di rilievi fotografici. Monitorare un cantiere con un drone, infatti, permette non solo di acquisire informazioni in modo semplice e veloce, ma anche di effettuare un monitoraggio costante ed aumentare la sicurezza. Esistono droni per la rappresentazione 2D con telecamere ultra HD, ma anche dispositivi per la rappresentazione 3D. Ad esempio, negli Stati Uniti, già da alcuni anni, si sta lavorando sull’integrazione dei droni con il BIM, o meglio, dei dati raccolti da essi con la modellazione BIM.
Inoltre, a queste fotocamere, si possono integrare ulteriori funzionalità, in grado di fornire dati aggiuntivi: ad esempio un’analisi laser delle strutture può indicarne la qualità ed eventuali criticità, così come l’integrazione di una termocamera permette la valutazione dell’involucro di un edificio esistente o la presenza di infiltrazioni d’acqua.
In questo modo il drone torna utile come supporto nelle procedure di diagnosi o certificazione energetica. La sua telecamera, oltre all’esecuzione di rilievi, può tornare utile anche per sorvegliare un cantiere, verificando in modo comodo l’intera area interessata.
Le ispezioni possono servire anche per monitorare le condizioni di impianti fotovoltaici o solari termici, posizionati spesso in luoghi difficilmente accessibili. Poi, la possibilità di effettuare video e riprese di qualità permette anche di realizzare interessanti video promozionali, che soprattutto nel caso di grandi cantieri possono essere un valido strumento per promuoversi nel mercato immobiliare.
Infine, senza sfruttare l’installazione di fotocamere, un drone rimane pur sempre un “oggetto volante” e come tale può essere utilizzato per trasportare materiali, prodotti e oggetti di dimensioni contenute a diverse quote in modo veloce. in questo caso è da valutare la capacità di movimentazione del drone, che non può trasportare in modo sicuro cose eccessivamente grandi e pesanti.
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