Computo metrico: cos’è e a cosa serve

Il computo metrico è un documento necessario a quantificare lavorazioni e materiali, per definire anche i costi di un progetto. Se ne occupa un tecnico competente ed è chiaramente molto utile anche per i committenti, che possono orientarsi sulla spesa che dovranno sostenere.

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Computo metrico: cos’è, responsabilità e procedure

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Il termine computo metrico è sicuramente noto sia agli addetti del settore, che a tutti coloro che si sono trovati a dover valutare interventi quali ristrutturazioni, riqualificazioni o nuove costruzioni. Si tratta, infatti, di un documento redatto da professionisti, che permette di offrire un’idea chiara e puntuale dei costi di un’opera.

Che cos’è un computo metrico e a cosa serve

Un computo metrico, spesso chiamato solamente “computo”, è un documento tecnico fondamentale per la corretta gestione di un qualsiasi progetto in ambito edile e architettonico. Infatti, è necessario per calcolare in modo dettagliato tutto quanto serve per la realizzazione dell’intervento: lavorazioni, materiali, quantità e costi sono esplicitati e conteggiati in modo dettagliato.

Che cos’è un computo metrico e a cosa serve

È chiaro, quindi, che per essere redatto richiede un livello di definizione del progetto adeguato, in modo da poter inserire ogni elemento in modo puntuale.
Non viene mai eseguita un’opera senza che sia redatto anche un computo metrico, non importa quale sia la portata dei lavori e la durata del cantiere. Inoltre, si possono distingue differenti tipologie di computi metrici, principalmente differenziando il computo estimativo, da quello consuntivo. Il primo indica tutte le voci di attività e materiali preventivati, con una relativa stima dei costi, unitaria e totale per la quantità/dimensione specifica. Come dice il nome stesso, invece, un computo consuntivo viene redatto una volta che i lavori sono conclusi e l’opera ultimata. Lo scopo è proprio quello di rapportarlo a quanto effettivamente speso, con quanto si era stimato in fase di inizio lavori.

Chi si occupa del computo metrico e come si fa

Come anticipato, il computo metrico viene redatto da un professionista del settore, come ad esempio un geometra, un architetto o un ingegnere, con competenze in materia.

Chi si occupa del computo metrico e come si fa

Molto spesso, il tecnico selezionato fa parte del team di progettazione o di gestione del progetto. Inoltre, potrebbe essere necessario il coinvolgimento di più figure, soprattutto nel caso di computi complessi. Infatti, per un completo e corretto computo metrico è necessario che siano eseguite attività quali disegno e progettazione; valutazioni tecniche e calcoli strutturali; rilievi e misurazioni del sito; scelta di finiture e materiali.

Inoltre, dopo la redazione del computo sarà compito del Direttore Lavori occuparsi della supervisione dell’esecuzione dei lavori, tracciando e comunicando eventuali modifiche. Il computo, infatti, potrebbe richiedere anche un aggiornamento in corso d’opera, a fronte di cambiamenti più o meno sostanziali. È chiaro, infine, che al di là di tutto ciò, il professionista deve a priori avere competenze e conoscenze tecniche adeguate, sia relative alla progettazione e all’esecuzione delle opere, che alle metodologie di calcolo.

Cosa include un computo metrico

Il computo metrico è l’elenco di tutti i lavori e i materiali previsti per la completa esecuzione di un intervento edile secondo quanto progettato. Questo significa che all’interno del documento si troverà un elenco di voci, tutte corrispondenti ad una singola parte del progetto. Per ciascuna voce, poi, saranno indicate quantità e costi. Per questo motivo, è anche necessario individuare la corretta unità di misura, che varia a seconda della natura della voce.

Cosa include un computo metrico

Il computo può includere tutte le fasi del processo di costruzione e presentare un costo totale dell’opera. Dai lavori preliminari, con anche opere di demolizione o di scavo, fino ai lavori di finitura e accessori, con scelta di pavimenti, rivestimenti, porte e serramenti. Non sono escluse le opere strutturali e nemmeno gli impianti. In sostanza, tutto quanto viene fatto, installato o realizzato per arrivare al risultato finale è mappato e quantificato, sia in termini dimensionali che economici. Informazioni aggiuntive riguardano le specifiche dei materiali, requisiti tecnici o norme di riferimento. Grazie ad un computo metrico ben eseguito, infine, è anche più semplice monitorare i costi durante l’avanzamento del progetto, in relazione a quanto pianificato inizialmente. Ecco perché si tratta di un documento essenziale tanto per i tecnici, quanto per i committenti.

Differenze tra computo metrico e capitolato

Il computo metrico e il capitolato d’appalto sono due differenti documenti, che possono essere redatti in occasione della progettazione ed esecuzione di un’opera appaltata. Contenuti e scopi di un compito metrico sono stati definiti nei paragrafi precedenti, rendendo chiaro che si tratta di una quantificazione di opere e materiali, al fine di calcolare costi unitari, parziali e totali di un intervento.

Differenze tra computo metrico e capitolato

Nel caso del capitolato, invece, non interessa la quantificazione, ma piuttosto la descrizione di quanto viene svolto e le caratteristiche dei materiali utilizzati. Nel caso delle opere pubbliche il capitolato è obbligatorio e contiene una descrizione di tutti i requisiti e le caratteristiche che ogni elemento e lavorazione devono rispettare. In ogni caso, può essere elaborato anche in caso di committenza privata, definendo in modo chiaro decisioni e aspetti tecnici.

Quanto costa un computo metrico

Il costo di un computo metrico può variare a seconda della sua complessità e del professionista che lo redige. Non esiste un prezzo unico, quindi, ma è sempre opportuno richiedere differenti preventivi. Tendenzialmente, si dovrebbero ricevere indicazioni di prezzo che variano di poco rispetto ad una percentuale del valore del progetto. In sostanza, più è complessa l’opera, maggiore è la complessità del computo e, di conseguenza, più elevati sono i costi.


27/2/2019

Computo metrico estimativo: cos’è e a cosa serve

Il computo metrico estimativo riporta tutte le lavorazioni necessarie per realizzare un’opera edile, con i relativi costi. Viene redatto da un tecnico e permette di regolare i rapporti tra tutti i soggetti coinvolti: il progettista, il committente e l’impresa.

Computo metrico estimativo: cos’è e a cosa serve

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Il computo metrico è un documento che ha lo scopo di stimare i costi relativi ad un intervento edile, sia esso di nuova costruzione, manutenzione o ristrutturazione. Questa stima viene effettuata elencando tutte le lavorazioni che sarà necessario eseguire, indicando per ciascuna i relativi costi. Per la precisione, per ogni opera edile saranno indicate le quantità e i prezzi unitari.

E’ obbligatorio nel caso di opere pubbliche, in quanto previsto con il progetto definitivo dal Codice Appalti,mentre in ambito privato assume un ruolo altrettanto decisivo per regolare i rapporti tra i soggetti coinvolti.

L’elaborazione è fondamentale per la realizzazione di un progetto, che può essere portato a termine solo quando sono state definite in modo accurato e misurato tutte le opere necessarie.

I soggetti coinvolti nel computo metrico: il tecnico e il committente

Anche in ambito privato, ai fini contrattuali, il computo metrico interessa il progettista, il committente e l’impresa che dovrà svolgere i lavori. In sostanza, si tratta di uno strumento utile per garantire tutti gli impegni assunti dai soggetti coinvolti.

Il computo metrico estimativo viene fatto da un tecnico che, partendo dal progetto sviluppato, quantifica gli interventi e le lavorazioni necessarie. Il committente, a sua volta, può fare una valutazione economica dell’intervento richiesto e organizzarsi da un punto di vista finanziario.

Nel frattempo alle imprese vengono domandate offerte sulla base del computo metrico elaborato, stimando anche tutti i costi relativi al cantiere necessario per realizzare l’opera.Perché richiedere un computo metrico è importanteRichiedere ad un tecnico di redigere un computo metrico estimativo è sicuramente un ottimo modo per poter confrontare più offerte di imprese.

Se ci si rivolge direttamente all’impresa, essa farà un’offerta basata su un proprio computo metrico. Confrontare computi metrici diversi, però, non è così semplice.

Computo metrico e computo metrico estimativo: le differenze

Potrebbe essere necessario fare una precisazione: il computo metrico estimativo e il computo metrico non sono la stessa cosa.

Infatti, il computo metrico viene utilizzato per indicare le lavorazioni e le relative quantificazioni, senza fare la corrispettiva valorizzazione economica, come invece avviene nel computo metrico estimativo. Il secondo, chiaramente, segue il primo e fa riferimento a quelle quantità ed opere.

Il computo non estimativo è utile al progettista per misurare e quantificare tutte le lavorazioni, tramite apposite formule di calcolo.

Per aggiungere la stima economica tipica del computo metrico estimativo si procede indicando i prezzi unitari di ciascuna opera, che vanno moltiplicati per le quantità, ottenendo un importo. La somma di tutti i costi di ciascuna lavorazione, dà il costo totale dei lavori.

E il computo metrico consuntivo?

Infine, il computo metrico consuntivo è il computo che viene effettuato quando l’opera è stata ultimata. Quindi, mentre il computo metrico preventivo si accompagna all’inizio lavori con il progetto esecutivo, il computo consuntivo segue la fine dei lavori.Il computo metrico consuntivo viene effettuato quando l’opera è stata ultimataQuesto computo si basa sulle effettive lavorazioni e quantità portate a termine e permette un confronto con quello estimativo fatto prima dell’inizio dei lavori, così da conoscere i costi effettivamente sostenuti.

Le voci che non possono mancare in un computo metrico

Un computo metrico estimativo ha l’aspetto di una tabella composta da righe e colonne. Ad ogni riga corrisponde una voce di lavorazione, mentre nelle colonne si inseriscono le informazioni necessarie per computarla. Ad ogni lavorazione, infatti, è assegnato un codice, che esprime la classificazione della lavorazione.

Questa è la prima fase che si affronta quando si fa un computo, che parte direttamente dal progetto del progettista e suddivide le lavorazioni in differenti categorie, tenendo conto delle relazioni fisiche e tecnologiche tra le diverse operazioni.

Successivamente ad ogni voce si associano le quantità espresse nella corretta unità di misura, che varia in base al tipo di lavorazione e può essere espressa in metri, metri quadri o cubi, chilogrammi. La misurazione delle lavorazioni può essere fatta tramite apposite tecniche di misurazione, che vanno esplicitate.

Dopo queste colonne ci sono le due relative agli importi, distinte in prezzo unitario e totale. Il prezzo unitario di ciascuna lavorazione può essere dedotto da specifici listini e prezzari.

Computo metrico e Superbonus 110%

Come sappiamo il Superbonus, introdotto dal Decreto Rilancio nel 2020, incentiva con una detrazione del 110% gli interventi di efficientamento energetico e messa in sicurezza del patrimonio edilizio, dando la possibilità di optare per cessione del credito o sconto in fattura al posto della detrazione. Il Decreto del MiSE del 6 agosto 2020 tra gli adempimenti necessari ha previsto per gli interventi che accedono al Superbonus la verifica di congruità dei costi, da parte dei tecnici che asseverano il rispetto dei requisiti.  I tecnici sono tenuti a verificare che i costi, per gli interventi trainanti e trainati e per tutti quelli che richiedono la redazione dell’asseverazione, siano congrui rispetto ai valori indicati e devono allegare un computo metrico che certifichi il rispetto dei costi massimi per tipologia di intervento secondo i prezziari regionali o DEI.


Articolo aggiornato – Prima pubblicazione 2019

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