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Come ben sappiamo ridurre i consumi energetici e promuovere la sostenibilità è una priorità assoluta: in questo contesto la building automation rappresenta una leva fondamentale per accelerare la trasformazione green degli edifici. Le tecnologie di automazione e controllo stanno guadagnando sempre più attenzione, sia in ambito residenziale che nel settore commerciale, grazie alla loro capacità di ottimizzare l’uso delle risorse energetiche e migliorare la qualità della vita degli occupanti. Anche la Direttiva Case Green (EPBD) prevede che dal 2026 gli edifici residenziali nuovi o sottoposti a importanti ristrutturazioni adottino sistemi BACS. I risultati dell’analisi realizzata dalla Community Smart Building di The European House – Ambrosetti (TEHA), 1° Think Tank privato e indipendente in Italia mostrano che, nonostante i numerosi benefici, la diffusione di queste soluzioni in Italia incontra ancora diverse criticità, legate soprattutto a costi iniziali elevati e a una limitata conoscenza delle tecnologie da parte degli utenti e degli operatori. Lorenzo Tavazzi, Senior Partner e Responsabile della Community Smart Building ha commentato: “Con l’approvazione della Direttiva Case Green, nel prossimo biennio l’Italia sarà chiamata a definire il ‘Piano nazionale per la riqualificazione energetica degli edifici’ e il ruolo della Community Smart Building diventa cruciale come soggetto a supporto dei policy maker. La missione della Community è infatti fungere da piattaforma di alto livello per il confronto e la generazione di conoscenza riguardante gli Edifici Intelligenti, inseriti in una visione strategica complessiva e un modello operativo condiviso I benefici della building automation per gli edifici green Le tecnologie di building automation, conosciute anche come BACS (Building Automation and Control Systems), permettono una gestione automatizzata ed efficiente degli impianti all’interno degli edifici, con vantaggi in termini di sostenibilità ambientale e risparmio energetico. Tra i principali benefici gli operatori del settore evidenziano la possibilità di controllare a distanza impianti di riscaldamento, ventilazione e illuminazione, consentendo di adattare il funzionamento alle reali necessità e riducendo così sprechi e consumi. Uno dei risultati più importanti delle tecnologie BACS è l’aumento dell’efficienza energetica, con una riduzione dei consumi fino al 43%. L’uso intelligente di risorse attraverso sistemi di automazione potrebbe portare a una riduzione del 10% dei costi per consumi termici ed elettrici degli edifici (costi che in Italia toccano 47,1 miliardi di euro annui) solo intervenendo su un quinto delle costruzioni. La building automation non solo riduce i consumi energetici, ma può anche migliorare la sicurezza e il comfort degli edifici. Sistemi avanzati di monitoraggio e controllo permettono di prevenire malfunzionamenti e ridurre i rischi per gli occupanti, contribuendo così anche alla valorizzazione dell’immobile. Un altro vantaggio è la capacità di integrare nuove tecnologie in maniera scalabile, rendendo gli edifici sempre più flessibili e capaci di adattarsi alle nuove tecnologie. Ampliando lo sguardo oltre l’edificio e considerando che le città saranno sempre più smart, la domotica urbana applicata alla gestione delle infrastrutture pubbliche, come illuminazione stradale e raccolta dei rifiuti, rappresenta un’importante opportunità per migliorare la qualità della vita e ottimizzare l’utilizzo delle risorse urbane. La possibilità di interconnettere edifici intelligenti in un’ottica di smart city consentirebbe infatti una gestione integrata ed efficiente di energia, trasporti e sicurezza, aumentando la resilienza e la sostenibilità delle nostre città. Le criticità da affrontare: competenze, interoperabilità e costi Nonostante i numerosi vantaggi, l’adozione dei sistemi di building automation in Italia è ancora frenata da diverse problematiche. Il primo ostacolo è la scarsa conoscenza di queste tecnologie da parte degli utenti: solo il 30% dei potenziali utilizzatori ha una conoscenza medio-alta dei sistemi BACS. Questo limita fortemente la domanda e rende necessaria una maggiore sensibilizzazione sulle opportunità offerte dalla domotica e dalla building automation, specialmente in ottica green. Gli operatori del settore evidenziano, inoltre, problematiche legate alla carenza di competenze specializzate per l’installazione e la gestione dei sistemi BACS. Circa il 67% delle aziende coinvolte nella survey condotta dalla Community Smart Building segnalano una mancanza di personale qualificato, fattore che rallenta l’implementazione di queste tecnologie su larga scala. A questo si aggiunge il tema dell’interoperabilità tra diversi sistemi: il 46% degli utenti segnala difficoltà nell’integrazione di tecnologie differenti, che compromette l’efficacia complessiva dei progetti di automazione. Un’altra barriera significativa è rappresentata dai costi iniziali di installazione, considerati elevati dal 45% degli operatori del settore. Nonostante il ritorno sull’investimento possa essere rapido grazie al risparmio energetico, molte aziende e privati sono ancora riluttanti a intraprendere questo tipo di spesa. È quindi fondamentale prevedere incentivi economici e misure di supporto che facilitino l’adozione di soluzioni di building automation, come ad esempio agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici. Infine, non va trascurata la crescente preoccupazione per la sicurezza e la privacy dei dati, aspetto evidenziato dal 33% degli intervistati. L’integrazione di sistemi intelligenti negli edifici comporta infatti la raccolta e gestione di grandi quantità di dati sensibili, rendendo indispensabile l’adozione di misure di cybersecurity avanzate per prevenire accessi non autorizzati e garantire la sicurezza degli utenti. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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