Arriva la Riforma dell’Edilizia, cosa cambia riguardo silenzio assenso, digitalizzazione e sanatorie storiche 08/12/2025
Tecnologia e innovazione in edilizia: occorre aprirsi alla digitalizzazione e all’inclusione 21/07/2025
Il Ministro Della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha firmato il decreto End of Weste – Rifiuti da Costruzione che stabilisce i criteri per cui gli aggregati recuperati, derivanti da attività di costruzione e demolizione, cessano di essere qualificati come rifiuti. A breve la pubblicazione in GU Novità in tema di rifiuti da costruzione: è stato infatti firmato dal Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, e sarà pubblicato nei prossimi giorni in Gazzetta Ufficiale, il Decreto 278 del 15 luglio 2022 che disciplina i criteri per cui i rifiuti derivanti da attività di costruzione e demolizione e gli altri rifiuti inerti di origine minerale, sottoposti a operazioni di recupero, non siano più considerati rifiuto, ai sensi dell’art. 184-ter comma 2 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. In via preferenziale – si legge nella bozza – i rifiuti ammessi alla produzione di aggregati recuperati provengono da manufatti sottoposti a demolizione selettiva. Come previsto dall’art.184-ter, comma 3, del TU Ambiente, “le operazioni di recupero che abbiano per oggetto rifiuti non elencati all’Allegato 1, tabella 1, punti 1 e 2, del presente regolamento volte alla cessazione della qualifica di rifiuto sono soggette al rilascio o al rinnovo delle autorizzazioni di cui agli articoli 208, 209 e 211 e di cui al Titolo III-bis della parte seconda del medesimo decreto legislativo n. 152 del 2006”. Tali rifiuti inerti dalle attività di costruzione e demolizione non più qualificati come rifiuti, vengono qualificati come aggregato recuperato se questo è conforme ai criteri di cui all’Allegato 1, rispetta la normativa e i requisiti tecnici previsti. Non sono ammessi alla produzione di aggregato recuperato i rifiuti dalle attività di costruzione e di demolizione abbandonati o sotterrati. Tali aggregati recuperati possono essere utilizzati solo per gli scopi previsti dall’Allegato 2. Il produttore del rifiuto destinato alla produzione di aggregato recuperato è responsabile della corretta attribuzione dei Codici dei rifiuti e delle caratteristiche di pericolo dei rifiuti, oltre che della compilazione del formulario di identificazione del rifiuto (FIR). Il produttore dell’aggregato è tenuto a conservare copia della dichiarazione per eventuali controlli. Inoltre dovrà conservare per 5 anni, facendo attenzione che non si alteri, “un campione di aggregato recuperato prelevato, alla fine del processo produttivo di ciascun lotto di aggregato recuperato, in conformità alla norma UNI 10802”. Il produttore di aggregato recuperato applica un sistema di gestione della qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001 certificato da un’organizzazione accreditata ai sensi della normativa vigente, che certifichi il rispetto dei criteri previsti. Entro 180 giorni dalla pubblicazione del decreto i produttori dovranno presentare istanza per l’aggiornamento della comunicazione. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
12/12/2025 Nuovo Decreto CAM Edilizia 2025: cosa cambia e come devono prepararsi le imprese A cura di: Adele di Carlo In vigore dal 2 febbraio 2026, il Decreto CAM Edilizia 2025 aggiorna i Criteri Ambientali Minimi ...
09/12/2025 Contratto di locazione breve ad uso turistico, come deve essere redatto A cura di: Pierpaolo Molinengo Benché non sia necessario registrarlo all’Agenzia delle Entrate, è sempre preferibile redigere e firmare il contratto ...
03/12/2025 Spese condominiali, ai morosi si può sospendere l’acqua. Anche se il contatore è in casa A cura di: Pierpaolo Molinengo Ai soggetti che non pagano le spese condominiali da più di sei mesi si può sospendere ...
24/11/2025 In quali casi la prima casa è confiscabile. I chiarimenti della Cassazione A cura di: Pierpaolo Molinengo Al contrario di quanto si possa immaginare anche la prima casa è confiscabile in caso di ...
18/11/2025 Parcheggio nel cortile condominiale, diritti e doveri dei singoli proprietari A cura di: Pierpaolo Molinengo Si può fare un parcheggio nel cortile condominiale purché sia garantita la sua funzione di permettere ...
17/11/2025 Nuove UNI EN 13877: materiali e requisiti aggiornati per le pavimentazioni in calcestruzzo Le nuove UNI EN 13877 aggiornano materiali, requisiti e prestazioni delle pavimentazioni in calcestruzzo. Ecco cosa ...
13/11/2025 Diritti di servitù e imposte: dal 2024 le indennità diventano redditi imponibili L’Agenzia delle Entrate chiarisce: l’indennità di servitù rientra tra i redditi diversi ai sensi dell’art. 67 ...
12/11/2025 Agevolazioni prima casa su immobili in costruzione, lo stop della Cassazione dopo tre anni A cura di: Adele di Carlo Le agevolazioni prima casa valgono anche sugli immobili in costruzione, ma non a tempo indeterminato. La ...
10/11/2025 Bonus edilizi, quando i crediti presenti nel cassetto fiscale si possono cedere A cura di: Pierpaolo Molinengo I crediti fiscali scaturiti dai bonus edilizi, quando sono già presenti nel cassetto fiscale, possono essere ...
31/10/2025 Decreto infrastrutture idriche 2025: oltre 957 milioni di euro per 75 interventi strategici A cura di: Stefania Manfrin Approvato il primo stralcio attuativo del Piano nazionale per la sicurezza infrastrutture idriche: 957 milioni di ...