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Fassa Bortolo, da sempre attenta al benessere dell’uomo e alla qualità della vita, è costantemente rivolta alla creazione allo sviluppo di nuove soluzioni per la salvaguardia e la tutela dell’ambiente. Partner GBC Italia (Green Building Council) e CasaClima, Fassa Bortolo si è sempre dimostrata attenta ai temi dell’efficienza, del risparmio e del rispetto per l’ambiente. Un impegno che coinvolge sia i processi produttivi, rispettosi delle più rigide normative europee, sia l’utilizzo di materie prime selezionate secondo criteri di ecosostenibilità. In quest’ottica, l’Azienda nel 2013 ha aderito volontariamente al “Programma italiano per la valutazione dell’impronta ambientale” sviluppato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per determinare l’Impronta di Carbonio nel Ciclo di Vita dei prodotti. La Valutazione del Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment) è un metodo oggettivo che valuta l’impatto di un prodotto sull’ambiente, nell’intero ciclo di vita: sono quindi incluse le fasi di estrazione delle materie prime, la lavorazione, il trasporto, le fasi di utilizzo e la fine di vita del prodotto stesso. All’interno dell’LCA, particolare importanza viene rivolta all’analisi della produzione di anidride carbonica CO2 (seguendo le indicazioni della Norma UNI ISO/TS 14067:2013), che rappresenta l’Impronta di Carbonio (Carbon FootPrint). Questa analisi consente di rendere confrontabile e misurabile l’impatto ambientale generato dai diversi processi produttivi, misurandoli in kg di CO2 equivalenti, per: – individuare quelli a maggior impatto; – dimostrarne le performance ambientali con un dato il più possibile oggettivo; – compensare la CO2 prodotta; – cercare di ridurne le emissioni alla fonte. Lo studio rappresenta quindi per l’Azienda un momento fondamentale per analizzare il sistema produttivo e migliorarlo ulteriormente in termini di riduzione dell’impatto sull’ambiente. Nello specifico sono stati presi in considerazione quattro diversi prodotti Fassa Bortolo: K1710, intonaco di fondo a base di pura nano-calce naturale, nano-polveri ad azione pozzolanica, fibrorinforzato, particolarmente indicato per interventi di restauro in generale; RisanaFacile, rinzaffo e intonaco di fondo a base di calce naturale, legante idraulico resistente ai solfati, idrofugo, utilizzato per il risanamento di murature umide; AT99 (attuale AT99 MAXYFLEX), nella versione di colore grigio, adesivo per la posa in esterno e in interno di pavimenti e rivestimenti a base di cemento Portland grigio, resine sintetiche, sabbie selezionate, utilizzato per la posa su pavimenti esistenti e su pavimenti riscaldati, per il mosaico vetroso e per piastrelle in piscine, per pietre naturali non soggette a deformazioni e non sensibili a fenomeni di macchiatura superficiale; B525 (attuale GEOACTIVE TOP B525), betoncino cementizio, composto da speciali cementi solfato resistenti, sabbie classificate, fibre sintetiche, usato negli interventi di rinforzo e di riparazione di elementi in cemento armato come travi e pilastri, frontalini di balconi e copriferri. Il Programma per determinare l’Impronta di Carbonio nel Ciclo di Vita è caratterizzato da tre fasi principali: – l’individuazione della produzione di anidride carbonica dei prodotti presi in esame; – l’individuazione delle possibili misure da attuare per ridurre le emissioni durante l’intero Ciclo di Vita dei prodotti; – l’individuazione delle possibili misure da seguire per neutralizzare le emissioni. Dai risultati ottenuti emerge chiaramente che il maggior contributo e quindi l’impatto ambientale più evidente, relativo al Ciclo di Vita di tutti i prodotti considerati, è determinato dalle fasi di estrazione e di lavorazione delle materie prime (circa il 90% per tutti e quattro i prodotti considerati) rispetto al contributo delle successive fasi di trasporto, distribuzione del prodotto finito, uso e smaltimento finale. In seguito ai dati emersi dall’analisi, Fassa Bortolo ha deciso di mettere in atto per il futuro alcune azioni concrete: – puntare alla progressiva riduzione delle confezioni in sacco dei prodotti K1710 e GEOACTIVE TOP B525, attraverso la distribuzione del prodotto sfuso in silos, risparmiando in termini di packaging e di attività di lavorazione in cantiere; – sviluppare un progetto di studio legato alla possibile modifica dell’impianto di produzione della calce (calce idrata e grassello di calce), e volto al recupero del calore sia dei fumi di cottura del calcare sia del vapore generato nella fase di idratazione dell’ossido di calcio. – sviluppare un progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico sul tetto dello Stabilimento di Ravenna, che potrebbe soddisfare tutti i servizi elettrici ausiliari dello stesso stabilimento. Lo studio è quindi per Fassa Bortolo un punto di partenza fondamentale per analizzare il sistema produttivo e puntare al continuo miglioramento in termini di riduzione di impatto sull’ambiente. Il “Rapporto di attività per il calcolo del Carbon FootPrint”, denominato ECR External Communication Report, è disponibile in versione integrale nel sito Fassa Bortolo, al link www.fassabortolo.com/ambiente. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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