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La Società Mazzoleni con il supporto dell’Ordine degli Architetti e con il patrocinio del Comune di Seriate, dell’Ordine degli Ingegneri e di ANCE Bergamo aveva indetto il concorso di progettazione internazionale per la riconversione dell’area dismessa di Via Marconi a Seriate. La numerosa e qualificata partecipazione al concorso che è ora terminato, ha permesso di evidenziare l’importanza di un’area dismessa che ha le potenzialità di disegnare un nuovo centro per la Città di Seriate. Una giuria internazionale presieduta dal noto architetto Mauro Galantino ha selezionato tra i 145 progetti pervenuti i 6 finalisti che, passati alla seconda fase, hanno affinato la propria proposta progettuale. I finalisti hanno presentato i propri progetti alla giuria mediante l’ausilio di modelli e presentazioni multimediali, illustrandone i contenuti e le dinamiche di pianificazione interne all’intero comparto industriale. Vincitore è risultato il raggruppamento rappresentato dall’architetto Simone Solinas di Sassari con un progetto di alto valore sia sotto il profilo dell’impianto urbanistico che sotto il profilo compositivo e architettonico. “Gli elementi significativi sui quali la giuria ha espresso apprezzamento sono in primo luogo l’ingresso su Viale Marconi, la connessione del comparto attraverso il nuovo edificio, una buona soluzione dello spazio pubblico maggiore, la connessione con l’auditorium e un’intelligente schermatura del retro degli edifici esistenti su Via Marconi. Notevole qualità è stata rilevata anche nello spazio residenziale, ottenuto con l’integrazione tra lo spazio del parcheggio sotterraneo illuminato e lo spazio del giardino al piede degli edifici residenziali. La innovativa densità dei blocchi residenziali e dei blocchi di servizio al piede completa con eleganza il disegno dello spazio residenziale. La definizione delle aree verdi a confine con i lotti esistenti consente un’integrazione/separazione ottimale.” Questo concorso ha riscosso un grande successo di partecipazione, con oltre 45.000 accessi registrati al sito dedicato e ben 145 progetti presentati da studi provenienti sia dalla nostra provincia che da diverse parti d’Europa. Tutti i progetti partecipanti e in particolare i progetti finalisti potranno essere visionati sul sito ufficiale: www.riusomazzoleni.wordpress.com. La Mazzoleni s.p.a. insieme all’ordine degli Architetti si riserva di organizzare una mostra per presentare al pubblico i risultati del concorso di progettazione. “La numerosa e qualificata partecipazione al concorso indetto dalla nostra Società” dichiara la Mazzoleni S.p.A. “organizzato con l’Ordine degli Architetti e con il patrocinio del Comune di Seriate, dell’Ordine degli Ingegneri e di ANCE Bergamo, ha permesso di evidenziare l’importanza di un’area dismessa che ha le potenzialità di disegnare un nuovo centro per la Città di Seriate. La Mazzoleni S.p.A. ringrazia gli autorevoli componenti della Giuria per il prezioso e impegnativo lavoro di selezione degli elaborati” “La qualità e quantità dei progetti presentati dimostra in modo inequivocabile la necessità di utilizzare sempre più lo strumento del concorso per prefigurare trasformazioni di importanti aree urbane ” ha dichiarato Francesco Valesini, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Bergamo “Pur consapevoli del difficile momento che si sta attraversando è indispensabile che ciò che si è scelto arrivi, prima o poi, ad essere realizzato. Sono infatti troppi, nel nostro Paese, progetti ed idee che sono rimasti sulla carta. Questa sarà la vera scommessa.” “Sono soddisfatta che sia un gruppo di giovani professionisti dall’esperienza internazionale ad aggiudicarsi il progetto vincente” dichiara il vice-sindaco Nerina Marcetta. “Progetto di giovani, pensato per una zona di Seriate significativa, ma dismessa, darebbe vita a un nuovo centro cittadino dalle importanti funzioni pubbliche e private, privilegiando soluzioni urbanistiche e architettoniche di notevole impatto qualitativo. Prevede difatti aree verdi e pedonali, in linea con quanto proposto dal Pgt per migliorare la vivibilità della Città. Sono orgogliosa del risultato raggiunto grazie alla condivisione di intenti con la Mazzoleni S.p.a e l’Ordine degli Architetti. Esempio concreto di come pubblico e privato insieme possano condividere delle progettualità rilevanti al servizio della comunità.” Il progetto vincitore La strategia di intervento adottata per il comparto mira ad una riqualificazione a più vasta scala, assegnando al sito di progetto un ruolo di rilievo a livello urbano. La strategia progettuale si sviluppa attraverso la valorizzazione e la qualità degli spazi pubblici proposti e la relazione che essi creano con il sistema preesistente. Gli edifici esistenti, pur rappresentando il ricordo di un’area industriale ancor più vasta dell’attuale, ed avendo un certo fascino nel loro stato di abbandono, non sono considerati come dei manufatti di rilievo dal punto di vista dell’archeologia industriale e, in linea con le premesse del bando, sono stati demoliti per offrire un’immagine totalmente nuova dell’area. La volontà di creare un parco fonda la sua strategia sull’eliminazione della mobilità carrabile e la realizzazione di una fitta rete ciclabile e pedonale capace di collegare il nuovo insediamento con gli edifici a rilevanza pubblica esistenti, teatro, poli sportivi, complessi residenziali, che definiscono l’area. La limitazione della presenza veicolare ai soli mezzi di soccorso, pur garantendo l’accessibilità ad ogni punto del lotto, rende possibile un differente uso degli spazi aperti, generando una situazione di distacco dal ritmo cittadino e una percezione di suoni e scorci proprie di una percorrenza lenta e controllata. La gestione della mobilità e della sosta carrabile avviene nel piano al di sotto dei giardini al livello -1, i cui accessi, differenziati per servizi e residenze, sono disposti a nord in prossimità dall’attuale edificio ponte di via Marconi, portale d’ingresso al parco, e a sud tra il Teatro e l’edificio longitudinale parallelo alla via Marconi, in cui è stato ipotizzato il secondo portale, sede, come il primo, delle attività ad elevata affluenza. L’edificio ponte principale, demolito e ricostruito come la restante parte edificata nell’area, è sovrastato da una torre che lo caratterizza, configurandolo come riferimento visivo del nuovo polo attrattivo. Destinato alle attività direzionali, si contrappone al secondo portale d’accesso, antistante il teatro esistente, che rappresenta la quota parte di cessione comunale, come previsto dal bando. I portali sono collegati dalla piazza lineare che li attraversa, definendo uno spazio continuo ad uso pubblico del sistema, rafforzando il collegamento con le attività esistenti nell’area limitrofa. L’area dedicata alle residenze prevede la realizzazione di quattro torri residenziali dotate di basamenti destinati ai servizi al pubblico, interamente permeabili al fine di minimizzare l’impatto con il giardino attrezzato nel quale sono inserite. La scelta del tipo edilizio è motivata dal minor uso del suolo, che consente di sviluppare maggiormente il contesto naturale, dalla più alta permeabilità del terreno, e dalla luminosità degli spazi verdi in cui si proiettano solo ombre concentrate. Il gruppo di progettazione vincitore Il raggruppamento vincitore del concorso é composto dagli architetti Simone Solinas, Salvatore Carboni e Daniela Mureddu e dall’Ingegnere Romina Marvaldi. Lo studio ha sedi a Siviglia e Sassari ed ha partecipato a numerosi concorsi nazionali ed internazionali progettando e costruendo edifici pubblici, residenziali, destinati alla ricerca medico-scientifica, spazi sportivi, spazi pubblici. I lavori dello studio sono stati pubblicati in riviste nazionali ed internazionali e hanno ricevuto numerosi riconoscimenti come: primo premio categoria “futuros” 2009 del CSCAE, Premio Internazionale Fassa Bortolo 2009 (Ferrara, Italia), Premio Archi-Bau 2009 (Monaco), International Architecture Award 2007 per il Chicago Athenaeum (New York), finalista nel premio Fad 2009, premio SICE!2008 (Spagna), Copper in Architecture 13 (Londra). L’architetto Simone Solinas ha collaborato con diverse Facoltà di Architettura in qualità di tutor presso l’Istituto di Alghero e l’Università Internazionale di Andalusia; ha svolto attività di docenza ed è stato Visiting Professor presso la Facoltà di Architettura di Cagliari negli anni 2011/2012 e 2012/2013. Nella stessa sede l’Ingegnere Romina Marvaldi svolge dall’anno 2006 attività di ricerca sul tema dell’abitazione e attività di didattica nel laboratorio di Housing Sociale. Nella cartolina l’intero team di progettazione risultato vincitore. L’architetto Simone Solinas è il primo in alto a sinistra. La giuria Il Presidente di Giuria, Mauro Galantino, ha collaborato tra gli altri con Renzo Piano e Vittorio Gregotti ed è ritenuto uno dei più colti, rigorosi e prolifici architetti italiani della generazione successiva a quella dei maestri della Tendenza. Sua la risistemazione di piazza Fontana a Milano e il complesso d’ingresso alla città di Venezia, oltre che le sedi del Parlamento e amministrative a Berlino e Vienna, la chiesa Des Lilas a Parigi, la cattedrale vicaria di Modena e i Musei della memoria per i campi di concentramento di Fossoli e Rivesaltes, numerosi complessi abitativi e poli scolastici frutto dell’aggiudicazione di concorsi internazionali. Vanta innumerevoli docenze nelle Università più importanti d’Europa. Altro nome di spicco presente in giuria è quello dell’architetto ticinese Aldo NOLLI dello Studio Durisch + Nolli di Chiasso, in rappresentanza dell’Ordine degli Architetti, già ospite a Bergamo in occasione della conferenza sui “I Luoghi dell’Arte” tenutasi a gennaio al FaSE di Alzano Lombardo. Fra le opere più conosciute dello studio, ricordiamo il M.A.X. Museo di Chiasso, il Centro di formazione professionale di Gordola, esito di un concorso e la Swisscom Service Center di Giubiasco. Completavano la giuria i rappresentanti degli enti e istituzioni promotori del bando: il Rag. Giovanni Pagnoncelli (Amministratore Delegato MAZZOLENI S.p.A.), l’Arch. Simona Viganò (in rappresentanza del Comune di Seriate), l’Ing. Maria Rosa Ronzoni (in rappresentanza dell’Ordine degli Ingegneri) e l’Arch. Remo Capitanio, Segretario di giuria e consigliere dell’Ordine degli Architetti di Bergamo. Da sin. Remo Capitanio, Giovanni Pagnoncelli, Simona Viganò, Mauro Galantino, Aldo Nolli, Maria Rosa Ronzoni. Il concorso La Mazzoleni S.p.A. è attiva sul territorio provinciale di Bergamo dal 1907 nel settore del ferro e dei metalli. Il Bando, lanciato nel mese di aprile, richiedeva l’elaborazione di un masterplan per un progetto di riconversione dell’area di una superficie pari a 32.340 mq, che ha subito un processo di dismissione durato anni e conclusosi al termine del 2012. Data la sua collocazione e la sua ragguardevole dimensione, il progetto prevedeva che i progettisti partecipanti, oltre alla definizioni delle tipologie edilizie e alla quantificazione delle diverse funzioni previste, ponessero una particolare attenzione alle molteplici relazioni dell’intervento con il contesto circostante. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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