Sempre più spesso le grandi operazioni di riqualificazione della città di cui dovrebbe essere innanzitutto il cittadino comune a beneficiare, in Italia si traducono sempre in vera e propria manna per il privato. Si prendano tre grandi operazioni condotte nel Comune di Roma a metà del decennio scorso: quella a nord della capitale che ha riguardato il quartiere della Bufalotta, dove è nata una gigantesca area commerciale; un’altra e est, nella zona di Lunghezza; infine quella sviluppatasi attorno al polo tecnologico sulla via Tiburtina. In tutti e tre i casi i costruttori hanno avuto un “ritorno” economico enrome: infatti il plusvalore a beneficio del privato è pari nei tre casi al 53 per cento (Bufalotta), al 55 per cento (Lunghezza) e al 57 per cento (Polo tecnologico) del valore finale del costruito. Non esiste nessun settore industriale che riesce a portare a casa un profitto simile. I dati sono quelli elaborati da una ricerca commissionata dalla Provincia di Roma alla sezione Lazio dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, che l’ha condotta assieme all’Università di Tor Vergata e a Provinciattiva Spa. Il gruppo di lavoro dell’Inu era composto da Daniel Modigliani, Roberto Camagni, Andrea Dongarrà e Marco Tamburini. Obiettivo della ricerca era quello di misurare, attraverso l’esame di alcuni casi, la rendita fondiaria e immobiliare a Roma e provincia dopo le trasformazioni urbanistiche. Gli eloquenti risultati Modigliani, presidente di Inu Lazio, li commenta così: “E’ vero che la ricerca è condotta su dati e operazioni che risalgono al periodo che definirei delle vacche grasse in edilizia, ma la sostanza è attuale: il nostro sistema è incredibilmente sbilanciato sul guadagno privato piuttosto che sul ritorno pubblico”. Quello che Modigliani definisce “ritorno pubblico” dovrebbe essere la chiave della rigenerazione urbana in tempi di totale mancanza di risorse pubbliche. Il privato trae beneficio dalle operazioni immobiliari ma in cambio “cede” una parte di questo vantaggio al pubblico, che lo utilizza per la collettività realizzando infrastrutture e servizi. Anche in provincia di Roma il meccanismo è il medesimo: la ricerca ha analizzato casi di trasformazione nei Comuni di Frascati (centro storico), Monterotondo e Valmontone (nuova zona commerciale). Nel primo caso il guadagno del privato è pari al 70 per cento del valore finale del costruito, nel secondo del 50 e nel terzo del 42. Non si pensi che questo sbilanciamento sia una malattia esclusiva dell’area di Roma e provincia. L’ampio profitto del privato nasce dall’esiguità del contributo che devono corrispondere al pubblico, gli oneri di urbanizzazione. Analizzando da questo versante la situazione di altri importanti centri italiani come Bologna, Milano e Firenze, si scopre che gli oneri di urbanizzazione costano ai costruttori nettamente meno rispetto ad altri Paesi europei. Se in Francia la tassa equivalente ai nostri oneri di urbanizzazione ammonta a 748 euro per metro quadrato all’interno dell’Ile-de_France e a 660 euro all’esterno, a Firenze ci si ferma a 480, a Milano a 244 e a Bologna a un misero 98. Se poi si intraprende un confronto in valori percentuali, scopriamo che a Milano gli oneri variano da una quota minima del 5 a una massima dell’8 per cento del valore del costruito e a Roma siamo tra il 3 e il 7. A Monaco di Baviera attorno al 30 per cento. E da qui nasce una facile riflessione sulla qualità della rigenerazione urbana nelle città tedesche rispetto a quelle italiane. Trasformazioni urbane a beneficio del privato 2 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
23/05/2025 La bioedilizia italiana Ricehouse protagonista alla Biennale Architettura 2025 Dalla lolla di riso alla Biennale: Ricehouse porta la bioedilizia italiana in tre padiglioni internazionali.
20/05/2025 Lybra, la nuova sede sostenibile di SAP Italia, in dialogo con la natura Lybra, progettato da Park per SAP Italia, è il nuovo edificio direzionale tra Isola e Porta ...
09/05/2025 Campus Grapes: a Torino la prima vigna urbana hi-tech al mondo Campus Grapes al Politecnico di Torino, la prima vigna urbana hi-tech al mondo, unisce rigenerazione urbana, ...
07/05/2025 Bicocca Pavilion: architettura sostenibile nel cuore di Milano A cura di: Erika Bonelli A Milano nasce il Bicocca Pavilion in Viale Piero e Alberto Pirelli 10: un padiglione verde, ...
06/05/2025 Il Bosco Verticale polivalente Wonderwoods Vertical Forest vince il MIPIM Award 2025 Il Bosco Verticale polivalente Wonderwoods Vertical Forest progettato da Stefano Boeri Architetti ha vinto il MIPIM ...
05/05/2025 Madrid: Chamartín-Clara Campoamor riferimento per la mobilità del futuro A cura di: Tommaso Tautonico Riqualificare lo snodo ferroviario di Madrid Chamartín-Clara Campoamor per trasformarlo in un punto di riferimento internazionale ...
02/05/2025 Genova illumina il futuro con City Green Light City Green Light trasforma Genova in un modello di sostenibilità urbana con un piano di illuminazione ...
30/04/2025 I benefici del sistema a cappotto per il comfort estivo degli edifici. La Guida Cortexa Il Sistema a Cappotto migliora il comfort estivo, riducendo consumi energetici e surriscaldamento. La guida Cortexa.
28/04/2025 Forme morbide e tetto verde per il museo CMP Inspiration a Taiwan A cura di: Tommaso Tautonico Il CMP Inspiration si caratterizza per forme curve, profilo basso e un tetto verde, creando uno ...
18/04/2025 La Settimana del Legno 2025: un manifesto per l'edilizia sostenibile Si è chiusa la IV edizione della Settimana del Legno: 10 seminari su edilizia green, tecnologie ...