Superfici e colori nell’architettura: tecnologia, salubrità e tradizione attraverso i materiali minerali

Superfici e colori nell’architettura: tecnologia, salubrità e tradizione attraverso i materiali minerali

I rivestimenti minerali fin dall’antichità sono stati utilizzati per la decorazione di edifici e abitazioni. Cocciopesto, argilla, calce idraulica e calce pozzolanica aiutano a mantenere ambienti salubri e sono particolarmente indicati nelle opere di restauro

a cura di Materially

I rivestimenti minerali nelle opere di restauro
Image curtesy of Fitwall by Krion

I rivestimenti minerali hanno da sempre fatto parte della tradizione, fin dall’antichità quando venivano ampiamente impiegati per la decorazione di edifici e abitazioni, di cui abbiamo ancora testimonianze.

Basti pensare ai tempi della civiltà Romana quando cocciopesto, argilla, calce idraulica e calce pozzolanica erano protagonisti di primo piano nelle opere pubbliche e nelle residenze private.

Forse per questo legame storico, forse per le caratteristiche estetiche del materiale e per le modalità di lavorazione, in grado di trasformare le superfici da porose e irregolari a piatte e setose, ma forse anche per la caratteristica alcalinità di questi materiali, capace di mantenere la salubrità degli ambienti interni impedendo la proliferazione di muffe e batteri, i rivestimenti minerali rappresentano ancora una soluzione ottimale per questo tipo di applicazione nonché per le opere di restauro. 

Superfici e colori nell’architettura: tecnologia, salubrità e tradizione attraverso i materiali minerali
Image curtesy of Novacolor

Un esempio di prodotti a questo scopo sono le nuove linee di finiture minerali presentate da Novacolor, dalla serie CalceCruda, impasto di calce e argille italiane, agli intonaci della serie Teodorico e Marmorino, a base di calce e con effetto satinato e opaco. Da considerare come la speciale nuova formulazione del primer utilizzato con essi, oltre ad essere testimonianza della tradizione, rende la superficie totalmente priva biocidi, formaldeide, composti organici volatili, in un’ottica di sostenibilità.

Ma al giorno d’oggi non possiamo limitarci a citare finiture a spessore ridotto, poiché sono state introdotte sul mercato nuove soluzioni a base minerale per il rivestimento di pareti e superfici interne, ideali per il rinnovo degli spazi interni.

Sono, ad esempio, i nuovi pannelli Fitwall® di Krion Porcelanosa (img in apertura), adatti per l’applicazione su pareti, soffitti e superfici di mobili e complementi d’arredo e che, grazie al processo produttivo, costituiscono una superficie esteticamente gradevole e quasi idrorepellente, semplice da mantenere e facilmente risanabile in caso di necessità. 

La natura costitutiva di questo materiale ha permesso di ottenere le certificazioni BPA Free, Reach, Class A+ Label, HPD e SCS Recycled: un materiale che scommette su una produzione più sostenibile, rispettosa dell’ambiente e della salute delle persone, temi più che centrali nelle attuali opere di ristrutturazione.

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