I montascale sono degli impianti che consentono a coloro che hanno difficoltà motorie temporanee o disabilità permanenti, più o meno invalidanti, di muoversi e salire rampe di scale in totale autonomia. Indice degli argomenti: Quali lavori comporta l’installazione di un montascale? Quanto costa acquistare un montascale? Come si ottiene la detrazione fiscale? Questi dispositivi vengono installati sempre più spesso, sia all’interno che all’esterno degli edifici, perché sono lo strumento ideale per abbattere le barriere architettoniche. È possibile, infatti, trovare sul mercato una vasta scelta di modelli di montascale, ognuno pensato per ogni situazione e personalizzabile a seconda delle esigenze specifiche della persona e dell’ambiente a cui è destinato. In base ai modelli e alla loro finalità, cambiano anche le fasce di prezzo dei montascale che possono essere installati sia su scale dritte che su scale curve, sia all’interno degli edifici che all’esterno, essendo realizzati con materiali resistenti agli agenti atmosferici. Quali lavori comporta l’installazione di un montascale? I nuovi modelli di montascale possono essere installati su qualsiasi tipo di scala perché sono salva-spazio, quindi non impediscono l’utilizzo regolare della scala, e non richiedono interventi di muratura. L’installazione, infatti, avviene direttamente sulla ringhiera della scala, che in alcuni casi può essere rimossa per garantire il giusto scorrimento del montascale, e non sul muro e non ha bisogno di interventi all’impianto elettrico, considerato che il dispositivo è alimentato tramite una batteria interna collegata alla presa elettrica che permette il suo funzionamento anche in caso di assenza di corrente. Come già accennato poi, i montascale possono essere applicati sia su rampe dritte che su rampe curve, sia in interni che in esterni, e, grazie alla loro ridotta superficie, possono essere installati anche in spazi ristretti. Come si richiede l’installazione di un montascale nel proprio condominio? Gli edifici costruiti dopo l’entrata in vigore della Legge 13/1989 sull’abbattimento delle barriere architettoniche dovrebbero avere, appunto per legge, già installati dei montascale o degli ascensori al loro interno. Nel caso comunque non fossero presenti o il condominio in questione fosse stato costruito precedentemente all’entrata in vigore della legge, le persone anziane o disabili che hanno bisogno dell’installazione di questo strumento possono avanzare una richiesta al resto dei condomini. Nel momento in cui la maggioranza dei condomini intervenuti, che rappresenta la metà del valore dell’edificio, approva la richiesta, i lavori per l’eliminazione delle barriere architettoniche sono automaticamente approvati. Chi paga per l’acquisto e l’installazione del montascale in un condominio? Una volta avanzata la richiesta ai condòmini per l’installazione di un ausilio per disabili, se si raggiunge il quorum e la richiesta viene approvata dall’assemblea, le spese di installazione dello strumento sulle parti comuni dell’edificio saranno ripartite fra i condòmini del palazzo. Se non si raggiunge il quorum, invece, o non venga convocata l’assemblea o nessuno vi partecipi, stando a quanto prescritto dalla legge 13/89, la persona interessata potrà comunque installare il montascale ma a spese proprie, ma solo dopo tre mese dalla richiesta al condominio e solo se i lavori non risultino di intralcio al resto dei condomini. Quanto costa acquistare un montascale? Il costo medio di un montascale per scale rettilinee va, orientativamente, dai 4.000 ai 7.000 € e quello per un servoscala destinato ad una scala curva va dai 9.000 ai 15.000 € a seconda della tipologia e delle modifiche da effettuare. Quando si decide di acquistare un montascale, però, è possibile usufruire di alcune detrazioni fiscali e vantaggi finanziari per rendere più sostenibili le spese di acquisto e installazione. Per coloro che richiedono l’installazione di un montascale o di altro strumento volto all’abbattimento delle barriere architettoniche, infatti, è disponibile il Bonus Lavori Condominiali, che fa parte del Bonus Casa prorogato fino alla fine del 2019 dalla Legge di Bilancio e che permette di detrarre il 50% su una spesa del valore massimo di 96.000 €. Secondo quanto riportato dall’Agenzia delle Entrate, inoltre, a rientrare tra i lavori di ristrutturazione che possono beneficiare di una detrazione fiscale del 50% sono anche tutte quelle opere volte all’eliminazione delle barriere architettoniche, o alla realizzazione di strumenti che siano in grado di favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione di persone con disabilità motorie gravi (articolo 3, comma 3, legge 104/1992). Come si ottiene la detrazione fiscale? Per richiedere la detrazione fiscale del Bonus Lavori Condominiali, i lavori devono essere eseguiti necessariamente sulle parti comuni dell’edificio che includono il suolo su cui sorge l’edificio e le parti di cui è composto, i locali per la portineria, la lavanderia, il riscaldamento centrale e tutti i servizi in comune e destinati all’uso comune come impianti di acqua, gas e luce, ascensori, piscine, ecc. Inoltre i pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico bancario o postale intestato al condominio. Sarà l’amministratore dell’edificio a conservare tutta la documentazione, incluse le fatture e le ricevute fiscali relative alle spese dei lavori, le ricevute dei bonifici e la copia di tutte le documentazioni trasmesse all’Agenzia delle Entrate e all’Asl locale. Ogni famiglia del condominio, invece, ha il dovere di conservare la certificazione rilasciata dall’amministratore che garantisce l’adempimento di tutti gli obblighi previsti dalla legge e la quota della spesa imputabile ad ognuna unità immobiliare del condominio, calcolata in base ai millesimi di proprietà. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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