A cura di: Adele di Carlo Le decisioni di Donald Trump in ambito economico stanno avendo diversi effetti sull’edilizia, in particolare sul prezzo di costruzione e ristrutturazione degli immobili. Ciò ha causato l’innalzamento dei prezzi dei progetti edilizi dal 5% al 10%, a carico di imprese e consumatori finali. Un effetto a catena che rischia di provocare una battuta d’arresto nel settore, con possibili gravi conseguenze sull’economia. Dazi Trump, le conseguenze sul mercato immobiliare Tra i vari settori coinvolti nei dazi di Trump, oltre all’automotive e all’alimentare, c’è il settore edilizio. Ciò perché l’imposizione dei dazi potrebbe far innalzare il costo delle materie prime, e di ciò potrebbe subirne le conseguenze anche il mercato italiano. Quello degli Stati Uniti, infatti, è un mercato importantissimo per il Made in Italy, con esportazioni superiori ai 66 miliardi di euro. I dazi potrebbero ridurre la domanda e far aumentare il costo delle materie prime, causando l’innalzamento del prezzo finale dei lavori edilizi a carico dei consumatori. Basti pensare ai materiali considerati “di lusso” come il marmo di Carrara, che negli Stati Uniti ha un mercato consistente. Altro esempio è l’acciaio, materiale sul quale gli Stati Uniti applica un dazio aggiuntivo del 25%. In pochi mesi, il settore immobiliare statunitense è decisamente cambiato in seguito alle politiche del nuovo Presidente: l’aumento dei costi dei materiali ha determinato un rincaro medio di 9.000 dollari sul prezzo di una casa. Di conseguenza il mercato residenziale ha avuto una brusca battuta d’arresto, aggravata dai tassi di interesse crescenti e dalla minore disponibilità di immobili a prezzi accessibili. Sebbene sia ancora presto per valutare l’impatto delle decisioni di Trump, il rincaro delle materie prime potrebbe riflettersi in Italia sia per quanto riguarda gli edifici di nuova costruzione sia per i lavori di ristrutturazione. L’impatto degli investimenti nel comparto edilizio Oltre all’aumento dei prezzi dei materiali e dei lavori di ristrutturazione, un altro rischio concreto dei dazi è il progressivo allontanamento degli investitori dal settore edilizio. L’incertezza generale e le tensioni commerciali, infatti, non sono terreno fertile per investimenti a lungo termine nelle nuove costruzioni e nelle infrastrutture. Lo dimostrano i dati dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, secondo i quali il commercio globale potrebbe contrarsi dello 0,2% nel 2025, e arrivare fino a -1,5%. La risposta dell’Europa L’UE sta rispondendo ai dazi con contromisure mirate per tutelare le imprese e i consumatori europei. Parallelamente, le istituzioni continuano a lavorare sui negoziati commerciali con Paesi terzi, con l’obiettivo di ridurre le barriere tariffarie e favorire gli scambi commerciali. I prossimi mesi saranno cruciali per l’Unione europea che dovrà dimostrare di sapersi muovere su più fronti, difendere i propri interessi e contrastare il crescente clima di protezionismo. Cosa aspettarsi in futuro Il futuro del settore immobiliare e dell’edilizia è strettamente legato all’andamento delle politiche commerciali e alla capacità di risposta delle istituzioni nazionali ed europee. L’instabilità resta una variabile non trascurabile, tuttavia la Federal Reserve potrebbe stabilizzare le tariffe e abbassare i tassi d’interesse, riequilibrando il costo delle materie prime. In questo scenario, le imprese italiane dovranno vincere diverse sfide, da un lato diversificare i fornitori, dall’altro essere in grado di adattarsi rapidamente alle variazioni di prezzo. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
02/06/2025 Economia circolare, Italia leader in Europa: sfide e opportunità nel Rapporto ENEA 2025 A cura di: Erika Bonelli L’Italia guida la classifica europea sull’economia circolare, ma dipende troppo dalle importazioni: i dati del Rapporto ...
29/05/2025 Smart Building: oltre l’80% degli edifici italiani sotto la classe D. Le 7 proposte di TEHA Smart building: TEHA propone 7 azioni per migliorare l'efficienza degli edifici italiani, oggi per l'80% sotto ...
28/05/2025 L'evoluzione del condominio: dal digitale alle comunità energetiche A cura di: Raffaella Capritti I condomìni sostenibili e intelligenti del futuro e l'impegno di Laserwall tra digitalizzazione, smart building e ...
21/05/2025 Italia protagonista dell’impiantistica: il nuovo Rapporto CRESME 2025-2027 Seconda in Europa per valore e export: l’Italia guida il settore impiantistico. Il nuovo Rapporto CRESME ...
16/05/2025 Dal patrimonio edilizio obsoleto alle Smart Ready House Valorizzare un vecchio immobile e renderlo Smart Ready House garantisce più comfort, valore e sostenibilità per ...
08/05/2025 Economia circolare: Confindustria presenta il secondo Rapporto sul tema A cura di: Fabiana Valentini Confindustria pubblica il Rapporto dedicato all'Economia circolare considerando la prospettiva ambientale e quella politica.
23/04/2025 Rinnovabili 2024: crescita record, ma il traguardo del 2030 è ancora lontano Le energie rinnovabili crescono del 15,1% nel 2024, trainate dal solare e dall’Asia. Ma il traguardo ...
16/04/2025 Cemento a ridotto impatto ambientale dalla lolla di riso e scarti della pietra piasentina UniUd e Alpacem con il progetto europeo Sitar producono un cemento green realizzato con pietra piasentina ...
31/03/2025 Efficienza energetica e mercato immobiliare vanno a braccetto Il report ENEA sul mercato immobiliare 2024 evidenzia l'interesse crescente per gli immobili meno energivori. Buone ...
24/03/2025 Incentivi edilizi e sostenibilità: le nuove prospettive per una rigenerazione responsabile Quali sono gli impatti ambientali degli incentivi edilizi? Le nuove linee guida della Camera puntano su ...