Materiali innovativi per pavimentazioni e rivestimenti: la sostenibilità al servizio del design 11/02/2025
A cura di: Federica Arcadio Continua l’impegno di Cortexa con Etics For -55%, il progetto dedicato agli interventi di riqualificazione energetica sostenibile del patrimonio edilizio. Questa volta l’associazione italiana di riferimento per il Sistema di Isolamento a Cappotto ha pubblicato la nuova guida “Sistema a Cappotto e sostenibilità in edilizia“, utile approfondimento tecnico sul risparmio energetico e sul ruolo dell’involucro edilizio negli interventi di riqualificazione degli edifici più energivori, presentando analisi concrete e casi reali. La guida è stata redatta dal Gruppo di Lavoro della Commissione Tecnica di Cortexa coordinato da Marco Piana, membro della Commissione. Isolamento termico degli edifici per ridurre le emissioni di CO2 L’edilizia è chiamata oggi a ridurre il suo impatto: si stima che il settore abitativo europeo sia responsabile del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas serra. Bisogna quindi intervenire sulla riqualificazione degli edifici energivori, promuovendo buone pratiche di efficientamento. L’approfondimento Cortexa illustra come il Sistema a Cappotto rappresenti la misura più efficace per rendere efficiente l’involucro edilizio, non sprecare energia e ridurre le emissioni. Influisce inoltre sulla riduzione dei consumi: infatti, l’isolamento dell’involucro edilizio consente di alleggerire anche le bollette e di ridurre la dipendenza energetica dell’Italia dai Paesi esteri. Senza dimenticare l’impatto nel ridurre la dipendenza energetica dell’Italia dai Paesi esteri e nel contrastare la povertà energetica. Un Sistema a Cappotto realizzato secondo i requisiti di qualità definiti da Cortexa potrebbe ridurre le emissioni di CO2 fino al 50%. E’ però importante ricordare che un Sistema a Cappotto, per essere efficace, dovrebbe esserefornito da un unico produttore, dotato di certificato ETA e marchio CE, ben progettato e posato a regola d’arte. Quanto si risparmia con il Sistema a Cappotto in villetta e in condominio Per calcolare quanto si può risparmiare con un Sistema a Cappotto bisogna valutare alcune variabili dell’edificio: dimensione, altezza, esposizione, ubicazione, superfici opache e trasparenti, tipologia impianti e strutture verticali/orizzontali, ecc. Esistono programmi di calcolo che permettono di considerare tutti i parametri e di calcolare in modo affidabile la quantità di energia necessaria per riscaldare e raffrescare lo spazio. Risparmio ottenibile con installazione di sistema a cappotto in condominio a otto piani: dal 40 al 45% di energia La guida Cortexa riporta degli esempi, con i calcoli del risparmio ottenibile grazie all’applicazione del Sistema a Cappotto, secondo le norme relative ai limiti di trasmittanza termica delle pareti opache verticali e orizzontali. I risultati non lasciano dubbi: in una villetta a due piani si può risparmiare dal 30 al 33% di energia, in un condominio a otto piani la percentuale sale addirittura dal 40 al 45%. Risparmio ottenibile con installazione di sistema a cappotto in villetta a due piani: dal 30 al 33% di energia 21/06/2023 La nuova guida Cortexa per il sistema a cappotto La nuova guida Cortexa per il sistema a cappotto offre una vasta gamma di opzioni per finiture e colori, illustrando le principali caratteristiche funzionali ed estetiche da tenere in considerazione La nuova guida Cortexa per i sistemi a cappotto aiuta i progettisti nella scelta delle finiture e dei colori per i sistemi a cappotto. Non tutte le pitture e i rivestimenti per facciata, infatti, possono essere impiegati su un sistema a cappotto. Inoltre, non tutti i cappotti applicati agli edifici con i fondi del superbonus possono definirsi sistemi, cioè kit con componenti testati in combinazione tra loro, certificati e forniti come tali, e non tutte le imprese e gli studi coinvolti erano esperti in riqualificazione con tali sistemi di isolamento. Il rischio è una scelta erronea dei materiali ed una progettazione e posa non a regola d’arte: fattori che, nel tempo, potrebbero causare problematiche di tipo estetico e funzionale. Gli obiettivi della nuova guida Cortexa per i sistemi a cappotto La guida nasce con l’intento di fornire le informazioni necessarie per compiere scelte ragionate relativamente al sistema a cappotto e alle sue finiture, illustrando anche la vasta gamma di possibilità estetiche. Esempio di finiture per edifici contemporanei I progettisti possono disporre di numerosi colori, texture, materiali e della possibilità di riqualificare in modo corretto anche facciate storiche. Le finiture per sistemi a cappotto sono rivestimenti a spessore o appositi cicli che garantiscono specifiche prestazioni. Quelle che vengono usate per i sistemi a cappotto sono principalmente di tipo acrilico, acrilsilossanico, silossanico e a base di silicati. La guida di Cortexa presenta le caratteristiche funzionali ed estetiche delle finiture, che devono proteggere dalle sollecitazioni termo-igrometriche e dall’azione meccanica degli agenti esterni, contrastare le sollecitazioni derivanti dagli strati dei materiali sottostanti senza fessurarsi, possedere un basso grado d’assorbimento d’acqua, possedere una sufficiente permeabilità al vapore acqueo, mantenere la fedeltà del colore, evitare sollecitazioni e tensioni al sistema, evitare di surriscaldarsi eccessivamente e contrastare efficacemente il proliferare di alghe, muffe e funghi. Esempio di finiture per edifici storici Come qualsiasi altro componente del sistema a cappotto, anche la finitura deve essere inclusa nel kit fornito da un unico produttore, dotato di marcatura CE e certificato ETA (Valutazione Tecnica Europea). Il rivestimento di finitura ha una particolare influenza su diverse prove effettuate nei sistemi a cappotto oggetto di Valutazione Tecnica Europea. La più importante è la prova del muro, o Rig test, durante la quale si misura il comportamento igrotermico del sistema a cappotto. Al fine di superare il test e ottenere l’ETA, il rivestimento di finitura deve garantire al Sistema la protezione dell’intonaco di base durante e a conclusione di tutti gli 85 cicli igrotermici di invecchiamento. Esempio di finiture per edifici antichi Articolo aggiornato Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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