La nuova guida Cortexa per il sistema a cappotto

La nuova guida Cortexa per il sistema a cappotto offre una vasta gamma di opzioni per finiture e colori, illustrando le principali caratteristiche funzionali ed estetiche da tenere in considerazione

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La guida di Cortexa per le finiture del sistema a cappotto

La nuova guida Cortexa per i sistemi a cappotto aiuta i progettisti nella scelta delle finiture e dei colori per i sistemi a cappotto. Non tutte le pitture e i rivestimenti per facciata, infatti, possono essere impiegati su un sistema a cappotto. Inoltre, non tutti i cappotti applicati agli edifici con i fondi del superbonus possono definirsi sistemi, cioè kit con componenti testati in combinazione tra loro, certificati e forniti come tali, e non tutte le imprese e gli studi coinvolti erano esperti in riqualificazione con tali sistemi di isolamento. Il rischio è una scelta erronea dei materiali ed una progettazione e posa non a regola d’arte: fattori che, nel tempo, potrebbero causare problematiche di tipo estetico e funzionale.

Gli obiettivi della nuova guida Cortexa per i sistemi a cappotto

La guida nasce con l’intento di fornire le informazioni necessarie per compiere scelte ragionate relativamente al sistema a cappotto e alle sue finiture, illustrando anche la vasta gamma di possibilità estetiche.

Isolamento a cappotto: esempio di finiture per edifici contemporanei
Esempio di finiture per edifici contemporanei

I progettisti possono disporre di numerosi colori, texture, materiali e della possibilità di riqualificare in modo corretto anche facciate storiche. Le finiture per sistemi a cappotto sono rivestimenti a spessore o appositi cicli che garantiscono specifiche prestazioni. Quelle che vengono usate per i sistemi a cappotto sono principalmente di tipo acrilico, acrilsilossanico, silossanico e a base di silicati.

La guida di Cortexa presenta le caratteristiche funzionali ed estetiche delle finiture, che devono proteggere dalle sollecitazioni termo-igrometriche e dall’azione meccanica degli agenti esterni, contrastare le sollecitazioni derivanti dagli strati dei materiali sottostanti senza fessurarsi, possedere un basso grado d’assorbimento d’acqua, possedere una sufficiente permeabilità al vapore acqueo, mantenere la fedeltà del colore, evitare sollecitazioni e tensioni al sistema, evitare di surriscaldarsi eccessivamente e contrastare efficacemente il proliferare di alghe, muffe e funghi.

Sistemi a cappotto: esempio di finiture per edifici storici
Esempio di finiture per edifici storici

Come qualsiasi altro componente del sistema a cappotto, anche la finitura deve essere inclusa nel kit fornito da un unico produttore, dotato di marcatura CE e certificato ETA (Valutazione Tecnica Europea).

Il rivestimento di finitura ha una particolare influenza su diverse prove effettuate nei sistemi a cappotto oggetto di Valutazione Tecnica Europea. La più importante è la prova del muro, o Rig test, durante la quale si misura il comportamento igrotermico del sistema a cappotto. Al fine di superare il test e ottenere l’ETA, il rivestimento di finitura deve garantire al Sistema la protezione dell’intonaco di base durante e a conclusione di tutti gli 85 cicli igrotermici di invecchiamento.

Sistemi a cappotto: esempio di finiture per edifici antichi
Esempio di finiture per edifici antichi

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