Milano_ dencity LAB

Si propone un’esposizione di modelli e disegni elaborati dagli studenti del Laboratorio di progettazione dell’archiettura del 2° anno all’interno del corso di laurea in Architettura delle Costruzioni della Scuola di Architettura Civile-Bovisa del Politecnico di Milano, tenuto dalla professoressa Francesca Di Gennaro con i professori Claudio Sangiorgi, Giovanni Bassi e Fabio Vanerio.
Il tema progettuale tratta della casa bassa ad alta densità; la proposta affidata all’elaborazione degli studenti nasce dall’ipotesi di sperimentare forme residenziali diverse che siano in grado di coniugare da una lato l’alta densità e dall’altro la natura più domestica dei comparti costruiti, introducendo nell’abitare collettivo alcune qualità tipiche delle residenze monofamilari.

Ragioni di interesse
Sembra interessante proporre questa riflessione proprio perché le aree di progetto indicate si trovano nella città di Milano ed i risultati progettuali possono aprire a diverse considerazioni in merito ai nuovi sistemi residenziali.
La riflessione che sta alla base della sperimentazione si fonda sulla considerazione che il progetto della casa passi attraverso la lettura di permanenze e mutazioni di forme e modi d’uso della casa di oggi; per questo è necessaria la lettura di permanenze e mutazioni nella città contemporanea, per capire se è vero che a fronte di rapide mutazioni alla grande scala che oggi configurano un territorio globale e globalizzato, possiamo dire che la casa invece si propone come oggetto della permanenza: nel progetto della casa i cambiamenti sono molto lenti e infinitesimali, mentre nella configurazione della città e del
territorio urbanizzato le mutazioni negli ultimi decenni sono state più veloci ed evidenti.
Più nello specifico affrontare il tema della residenza contemporanea approfondendo la questione della casa bassa ad alta densità quale strumento per la costruzione di nuovi paesaggi urbani, significa leggere in questa modalità insediativa, divenuta recentemente oggetto di numerose proposte da parte del mercato immobiliare europeo, una possibile soluzione capace di rispondere ai bisogni della città in termini di qualità urbana e sostenibilità ambientale da un lato e alle esigenze dell’abitare contemporaneo dall’altro.
La sperimentazione illustra i “caratteri dominanti” del progetto di case basse ad alta densità, nel tentativo di testare progetti di complessi residenziali attraverso la definizione di elementi specifici, mantenendo fissi alcuni obiettivi che possano rispondere contemporaneamente ai bisogni della città e ad un elevato livello di qualità dell’abitare.

La densità residenziale si rende necessaria per ovviare al dilagante consumo di suolo e di risorse, come unico mezzo per contrastare la dispersione che, oltre ad evidenti danni di ordine ‘estetico’, produce meccanismi negativi di ordine economico.
Allo stesso tempo però la richiesta di un buon vivere isolato, del senso di appartenenza ai luoghi insieme al culto della proprietà sembrano essere diktat irrinunciabili per i cittadini delle nostre province, così come per gli abitanti di interi territori metropolitani.
La casa bassa ad alta densità interagisce nella doppia scala: offre cioè una doppia lettura, “da dentro” la cellula, la forma dell’abitazione, e “da fuori” non solo come tipo edilizio in grado di stabilire un principio insediativo ma come elemento base di costruzione della città.
I progetti degli studenti sperimentano diverse caratteristiche in grado di definire questi comparti residenziali, identificando dei requisiti, siano essi caratteristiche formali, spaziali o funzionali.
Inoltre le tre aree di progetto offrono la possibilità di declinazioni diversificate a seconda della diversa concentrazione urbana.
Si è infatti scelto di proporre tre aree lungo l’asse del naviglio, dalla più centrale [via Conca del Naviglio)] alla più periferica [Ronchetto sul Naviglio] passando per un livello intermedio [Ripa di porta Ticinese] non tanto per cercare soluzioni progettuali specifiche per le singole aree, quanto piuttosto per poter confrontare diversi gradi di “densità” urbana.
I principali temi progettuali si dividono in:
– Cellula e principi di aggregazione
– Spazi di mediazione: relazione con l’elemento Natura e progetto dello spazio vuoto
– Interno // esterno

Proponenti
Francesca Di Gennaro, Claudio Sangiorgi sono docenti a contratto del Politecnico di Milano (Scuola di Architettura Civile), impegnati nei campi della Composizione e della Tecnologia della Costruzione, professionalmente e nell’impegno didattico.

Dettaglio della Mostra
L’esposizione presenta 18 modelli realizzati in cartoncino bianco in scala 1:200 relativi ai progetti redatti durante l’anno accademico 2010-2011, con l’obiettivo di mostrare da un lato l’esito di una ricerca specifica sul tema dell’abitare nella città di Milano, toccando i temi di housing e sostenibilità; dall’altro intende presentare il lavoro di un laboratorio di progettazione evidenziando il carattere pragmatico e l’impostazione didattica. Per questo vengono presentati insieme ai modelli ed agli elaborati finali anche i quaderni di disegno e le tavole costruttive, per mostrare il tipo di approccio al progetto, che partendo da una riflessione sul destino della città e della forma urbana sviluppa una idea sino alla sua configurazione costruttiva.

Milano_ dencity LAB
Urban Center del Comune di Milano (Galleria Vittorio Emanuele)
dal 17 gennaio al 3 febbraio

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