Milano: 5 referendum su ambiente e speculazione edilizia

L’intento dei tre promotori è di “impedire che Milano diventi la capitale internazionale della speculazione edilizia e dell’inquinamento” (Cappato), di “dare voce ai milanesi per costruire una città più vivibile” (Croci), e di “cambiare il volto di questa città, con il coinvolgimento diretto del popolo inquinato” (Fedrighini).

Cinque i quesiti proposti e per ognuno di essi dovranno essere raccolte 15mila firme, pari all’1,5% degli elettori milanesi. Primo, estensione dell’Ecopass alla “cerchia ferroviaria” escludendo dal pagamento solo gli autoveicoli a emissioni zero. Secondo punto, divieto di cementare l’area Expo e di edificabilità della zona dopo lo svolgimento della manifestazione. Terzo, riapertura dell’intero sistema dei Navigli con il recupero della Darsena come porto di Milano (da finanziare attraverso la cessione del patrimonio immobiliare non storico). Quarto, raddoppio del verde pubblico e riduzione del consumo del suolo. Ultimo quesito, innalzamento degli standard massimi di efficienza energetica per i nuovi immobili e fine del riscaldamento a gasolio entro il 2012.

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