L’efficacia di tale intervento dipende dalla capacità del collegamento – tra la parte esistente e la soletta aggiuntiva – di trasferire le azioni di taglio al fine di realizzare una sezione composta a completa interazione; nei casi in cui non è possibile valutare a priori l’apporto di resistenza offerto dalla ruvidezza della superficie da collegare, l’intervento di un connettore diventa molto importante. E’ noto, infatti, che lo scorrimento tra le parti che compongono l’elemento strutturale ne riduce la portanza e ne aumenta la deformabilità. Inoltre le proprietà resistenti e deformative del collegamento influiscono sul funzionamento dell’elemento composto; in particolare la duttilità del collegamento si configura come caratteristica importante perché, da un lato permette il raggiungimento della massima capacità portante flessionale della struttura composta prima che la rottura possa verificarsi in modo fragile per crisi del collegamento, dall’altro influisce sui criteri di progettazione perché la ripartizione dell’azione di taglio permessa dalla duttilità del collegamento consente una distribuzione uniforme dei connettori lungo l’elemento strutturale.Tali considerazioni testimoniano come la conoscenza delle caratteristiche prestazionali del collegamento sia fondamentale per una corretta progettazione e valutazione dell’affidabilità dell’intervento di adeguamento statico del solaio mediante soletta sovrastante. Per la facilità di messa in opera, il collegamento viene generalmente realizzato mediante connettori a piolo il cui ancoraggio agli elementi da collegare varia a seconda del materiale. Per l’intervento di rinforzo in esame, la società Tecnaria propone un connettore da fissare a secco formato da una piastra di base di 4 mm di spessore e di dimensioni 50 x 60 mm, su cui si inserisce un piolo formato da una porzione autofilettante da inserire nella parte esistente e da un gambo con una testa ribattuta che rimarrà annegata nella nuova soletta di calcestruzzo. Solai in calcestruzzo e connettori Il nuovo connettore a piolo e vite con piastra dentata è espressamente studiato per il rinforzo e l’adeguamento sismico di solai in laterocemento e per le riprese di getti in calcestruzzo. La tecnica adottata è quella della sovrapposizione di uno strato nuovo di calcestruzzo al calcestruzzo esistente che permette di ottenere travi con inerzia maggiore. Molti edifici costruiti dal dopoguerra, infatti, necessitano d’interventi di restauro ed adeguamento alle vigenti norme costruttive. Il dispositivo individuato è costituito da una piastra e da un connettore a piolo autofilettante nella parte inferiore che si avvita nel calcestruzzo previa esecuzione di un foro. La piastra stabilizzatrice di base permette al gambo del connettore di contrastare in maniera più efficace gli sforzi generati da scorrimenti tra i due strati di calcestruzzo da unire. Entrambi gli elementi, per disegno e materiali impiegati, sono stati studiati per distribuire su una superficie più ampia gli sforzi di taglio e poter contrastare al meglio tali sforzi. Prima di eseguire l’intervento sui solai è necessario eseguire delle valutazioni sullo stato di conservazione della struttura, sulle capacità meccaniche residue delle travi. E’ importante individuare la resistenza del calcestruzzo e la presenza di una adeguata armatura. Per maggiori informazioni: www.tecnaria.com Consiglia questo comunicato ai tuoi amici