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E' una collezione che fa della complanarità delle parti la peculiarità estetica più evidente. Gli elementi in legno e in metallo si fondono armonicamente personalizzando la superficie dell'anta che rimane sempre perfettamente piana e levigata.
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[post_content] => La collezione Exit nasce dalla volontà, già delineata con alcune collezioni precedenti, di strutturare e consolidare la presenza di FerreroLegno anche su un settore di mercato connotato da un design e un prodotto di alto livello.
Si tratta di una collezione di porte raffinate, espressive ed essenziali.
Il design è un design sicuramente contemporaneo, ma capace di proporre una nuova ricercata sintesi tra tradizione e innovazione sulla base di alcuni concetti chiave che rappresentano le linee interpretative non solo della collezione Exit, ma anche del progetto FerreroLegno Atelier.
I concetti sono sinteticamente i seguenti:
- Eleganza
- Ricercatezza
- Originalità
- Espressività essenziale
Questa collezione, sia rispetto alla produzione FerreroLegno, ma anche nei confronti della produzione esistente sul mercato, presenta una certa impronta innovativa, proponendo novità sia per quanto riguarda i materiali, che per le forme, che per le tecnologia.
I Modelli della Collezione Exit di Ferrerolegno sono:
- Exit
- Exit 45
- Exit vetro
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Le porte interne, vere e proprie componenti della struttura architettonica, appartengono in realtà ormai all’ambito dell’arredamento, grazie alle tante versioni, sia tipologiche sia materiche, proposte dalle aziende di settore.
Un ventaglio che lascia piena libertà di scelta, anche nel rispondere ai vincoli dello spazio e alle varie necessità funzionali o estetiche. Senza peraltro tralasciare le istanze legate alla sostenibilità del prodotto e dei processi per realizzarlo, oltre che il valore economico: il range di spesa per una porta interna può infatti variare di tanto, a seconda delle dimensioni, del materiale, delle finiture e degli accessori.
Le componenti di una porta interna
Generalmente, ogni porta interna tradizionale a battente si compone di:
controtelaio (o falso telaio), struttura portante nascosta, di legno (o di metallo nei modelli a filo muro), che riveste l’imbotte del vano e su cui si fissano le parti visibili della porta; nel caso dei modelli scorrevoli è una scatola metallica, integrata nella parete, entro cui scorre l’anta mobile;
telaio fisso, cornice interna al vano che copre il falso telaio, composta di due montanti verticali e uno superiore orizzontale, incastrati tra essi e portanti le guarnizioni per la tenuta e l’isolamento dell’anta una volta chiusa;
coprifili, fasce applicate al telaio fisso sulla parete, a cornice della porta stessa, utili a nascondere il punto di giunzione tra controtelaio e telaio fisso;
cerniere, visibili o, ormai sempre più spesso, a scomparsa, che collegano telaio e anta e garantiscono apertura e chiusura di quest’ultima.
A tutto ciò si aggiungono poi ovviamente la maniglia, con o meno bocchetta per la chiave, e la serratura, che nelle porte interne di ultima generazione è magnetica, vale a dire silenziosa, discreta alla vista ma comunque sicura.
Quanti tipi di porte interne esistono?
La tipologia di una porta interna è definita dalla modalità di apertura, da valutare sempre in base all’ambiente, allo spazio a disposizione e alle esigenze funzionali.
Morbida di Albed
[caption id="attachment_744097" align="aligncenter" width="1200"] Morbida di Albed[/caption]
Morbida (design Fabrizio Cester) di Albedripensa lo stipite come elemento grafico, con una propria identità, di alluminio e leggermente bombato. Il telaio, in diverse finiture dall’effetto metallico o laccato nei colori RAL, può così armonizzarsi con la tonalità della parete o di una boiserie, oppure distinguersi per contrasto cromatico. Anche il pannello dell’anta è personalizzabile, scegliendo tra oltre 90 proposte materiche a catalogo (vetro, legno, laccato lucido e opaco). Le aperture arrivano fino a 180° a tirare e 90° a spingere, mentre la larghezza è dimensionabile su misura fino a 100 cm con singolo pannello e l’altezza fino al soffitto.
Porta a battente
Vero e proprio archetipo del concetto di porta, ha l’anta incernierata lateralmente, che si apre a tirare o a spingere, con raggio d’azione fino a 90° e, in alcuni casi, oltre. Il lato di apertura (ad esempio da sinistra verso destra per chi è destrorso) può essere scelto al momento dell’ordine, ma alcuni modelli hanno controtelai reversibili, per scegliere in fase di posa.
xREVERx di Ermetika
[caption id="attachment_744098" align="aligncenter" width="1200"] xREVERx di Ermetika[/caption]
Con xREVERx XL di Ermetika, porta a battente reversibile a filo muro che può arrivare ad una altezza di 240 cm, è possibile invertire il verso di apertura (spingere o tirare) e di direzione (destra o sinistra) in fase di posa, semplicemente ruotando il telaio. L'anta è cieca, pertanto i fori per maniglia e serratura vanno fatti al momento, garantendo ulteriore flessibilità, sia di utilizzo sia di estetica. Il sistema All in One integra telaio di alluminio estruso verniciabile, anta tamburata, serratura magnetica standard e cerniere invisibili finitura cromo satinato regolabili sui tre assi.
Porta scorrevole
Perfetta per ridurre l’ingombro e dare continuità spaziale e visiva a stanze contigue, la porta scorrevole è particolarmente scenografica se a tutta altezza (ovvero con sviluppo da pavimento a soffitto). Si può scegliere a scomparsa nel muro, grazie ad un apposito controtelaio metallico scatolare (che, grazie all’innovazione tecnica, ormai permette anche l’alloggiamento di impianti elettrici e/o idraulici) o esterna, con binario a vista applicato alla parete (e in tal caso non sono necessarie particolari opere edili). E sono disponibili controtelai a due ante sovrapposte, ad apertura mista (anta parzialmente scorrevole e poi a battente), per pareti curve e isolanti acusticamente, in tal caso dotati di guarnizioni speciali.
Acoustic 38 dB di Eclisse
[caption id="attachment_744099" align="aligncenter" width="1200"] Acoustic 38 dB di Eclisse[/caption]
Controtelaio e speciale kit acustico (pannello porta e stipiti ad elevate prestazioni fonoisolanti) delle porte scorrevoli a scomparsa Acoustic 38 dB di Eclissesigillano il perimetro del serramento, riducendo il rumore tra le stanze, con un abbattimento pari appunto a 38 dB.
Chiudendosi, la porta attiva in automatico guarnizioni e dossi sia nella battuta sia internamente alla bocca del cassone e due magneti la tengono perfettamente serrata. Para-spifferi superiori e inferiori ad hoc avvolgono poi gli eventuali interstizi. Disponibile con finitura noce tanganika grezzo o laccata opaca nei colori RAL, il sistema si abbina ai controtelai Unico, Luce e Ewoluto® del marchio, anche già installati, di diverse dimensioni.
Duplo di Mito
[caption id="attachment_744100" align="aligncenter" width="1200"] Duplo di Mito[/caption]
Il controtelaio Titano per porte scorrevoli Duplo di Mitoè pensato per due ante parallele a scomparsa, di diverse dimensioni e per pareti sia di laterizio sia di cartongesso. In foto, i due pannelli, laccati bianco opaco RAL 1013, hanno una lavorazione superficiale personalizzata e maniglia quadrata per il solo trascinamento, con finitura cromo satinato. La cassa modulare di lamiera dà robustezza al sistema senza perdere in leggerezza nello spostamento ed è semplice da installare grazie ad innesti a incastro.
Magic Box® Linear® di Protek
[caption id="attachment_744101" align="aligncenter" width="1200"] Magic Box® Linear® di Protek[/caption]
La serie di controtelai Magic Box® Linear® di Protek, senza stipiti e coprifili, è predisposta per l’alloggiamento di impianti elettrici e/o idrici su entrambi i lati. Interruttori, prese elettriche, citofoni, termostati possono così essere posati nei pressi del vano delle porte scorrevoli e le tubazioni idrotermosanitarie fatte scorrere in alloggiamenti coibentati già premontati nella struttura metallica.
Porte speciali
Esistono poi ulteriori opzioni di apertura: a libro, evoluzione delle tradizionali porte a soffietto, da scegliere quando lo spazio non sia sufficiente né per un’anta a battente né per una scorrevole, e rototraslanti. In questo secondo caso la porta si apre in modo normale ma poi scorre verso uno degli stipiti, sfruttando un perno di rotazione centrale invece che laterale: così il pannello occupa entrambi i lati del vano, ma solo per metà.
Opzione aggiuntiva è il bilico, sistema con rotazione pivotante lungo l’asse verticale, con le componenti meccaniche nascoste a pavimento e a soffitto, che non richiede cornici o falsi telai aggiuntivi.
Fold di Ferrerolegno
[caption id="attachment_744102" align="aligncenter" width="1200"] Fold di Ferrerolegno[/caption]
Soluzione salvaspazio, Fold di Ferrerolegnoè ideale da inserire dove non ci stia una tradizionale porta a battente o quando la parete non sia abbastanza lunga per inserire una scorrevole. L’apertura a libro ripiega in due l’anta, permettendole di rimanere perpendicolare al muro o addirittura di ruotare di 180° per posizionarsi parallelamente. Abbinabile anche a telai complanari, è personalizzabile nei materiali e nelle finiture.
System M+ di FritsJurgens
[caption id="attachment_744103" align="aligncenter" width="1200"] System M+ di FritsJurgens[/caption]
Le cerniere pivotanti System M+ di FritsJurgens(in foto realizzazione ai Modular Studios di Amstelveen nei Paesi Bassi), con chiudiporta integrato, per la movimentazione a bilico, sono completamente integrate a scomparsa nello spessore superiore e inferiore della porta e non richiedono elementi aggiuntivi a pavimento o a soffitto. Progettate per ante sino a 500 kg di peso, grazie ad accorgimenti tecnologici garantiscono fluidità di movimento, chiusura “soft close” delicata, anche sotto spinta, e regolazione della velocità degli ultimi 30°.
Porte interne a filomuro di design
Tra le soluzioni di tendenza, le porte a filomuro si distinguono per la mancanza di stipiti, coprifili e cornici: il serramento è perfettamente mimetizzato nella parete, percepibile esclusivamente per via della fessura di intaglio, soprattutto quando ha la medesima finitura del resto della superficie (ad esempio rivestita di carta da parati). Un effetto reso possibile dallo speciale telaio fisso di questi modelli, metallico e sottile, con le cerniere a scomparsa e, il più delle volte, una serratura magnetica, con scrocco (l’elemento mobile a sezione triangolare, collegato al movimento della maniglia, che tiene l’anta chiusa) celato nello spessore della porta quando questa è aperta.
Este Boiserie di Bertolotto
[caption id="attachment_744104" align="aligncenter" width="1200"] Este Boiserie di Bertolotto[/caption]
La porta Este filomuro appartiene alla collezione Fusion di Bertolottocon rivestimento ceramico Laminam ispirato alle texture delle pietre naturali, in sette diverse declinazioni materiche. In foto, i toni caldi dalle venature brillanti della lastra Emperador Extra mimetizzano il serramento nella parete, con finitura Laccato NCS. La maniglia è Coda, con rosetta Mini Tonda, e l’apertura a battente.
Filum di Dierre
[caption id="attachment_744105" align="aligncenter" width="1200"] Filum di Dierre[/caption]
Dal disegno essenziale, le porte a filomuro Filum di Dierre, personalizzabili nei colori e nelle finiture per sparire alla vista o, al contrario, inaspettatamente risaltare, hanno il telaio perimetrale di alluminio estruso e ossidato che può essere trattato con pitture murali e montato sia su normale muratura sia su cartongesso.
In versione a spingere o a tirare, sono facili da installare e dotate di un kit per correggere eventuali fuori squadra. La serratura è magnetica, con contro-placca registrabile, e le cerniere a scomparsa, regolabili sui 3 assi.
Silky di Door2000
[caption id="attachment_744106" align="aligncenter" width="700"] Silky di Door2000[/caption]
La collezione Silky di Door2000(GD Dorigo Group) include porte a battente e scorrevoli predisposte per l’applicazione di carta da parati, grazie al telaio RasoDoor53, sistema brevettato che consente di ricoprire l’intera parete, dissimulando il serramento. Il foglio decorativo è fissato sul bordo dell’anta da un profilo di alluminio, così che si possa aggiungere a piacere la propria decorazione.
Quale è il materiale migliore per una porta?
Non esiste un materiale migliore rispetto agli altri per le porte interne: tutto dipende dalle esigenze funzionali e dal gusto personale, oltre che dallo stile della casa.
I materiali più diffusi per la realizzazione delle ante sono:
legno massello, caldo e naturale all’aspetto e al tatto, isolante termicamente e acusticamente;
laminato, resistente nel tempo e particolarmente semplice da pulire;
mdf, facilmente lavorabile, anche in spessore, e laccabile;
pvc, leggero e resistente;
alluminio, dall’aspetto high-tech, leggero e resistente.
Oggi la varietà materica si è arricchita di ulteriori finiture per i pannelli delle ante, in linea con le tendenze dell’arredamento di interni, come le sottili lastre ceramiche ad effetto marmo o pietra e il cristallo.
Newport di Effebiquattro
[caption id="attachment_744107" align="aligncenter" width="444"] Newport di Effebiquattro[/caption]
La porta da interno Newport di Effebiquattro, icona della collezione Design del marchio, è impreziosita dal legno, combinabile con vetro in otto finiture (bianco, bronzo, verde, fumé trasparente, bianco latte, beige, marrone, a specchio) e inserti di alluminio. Con possibilità di maniglie integrate, che riprendono il rivestimento ligneo, ha le cerniere nascoste, per non intaccare la pulizia formale dell’anta, serratura magnetica, fonoassorbenza di 28 dB e il senso di apertura si può decidere in fase di posa.
Modo di Movi
[caption id="attachment_744109" align="aligncenter" width="1200"] Modo di Movi[/caption]
Le porte Modo di Movisintetizzano essenzialità e funzionalità in una serie di pannelli scorrevoli dalle proporzioni misurate. Pensati per inserirsi in armonia e equilibrio in ogni ambiente, hanno i profili di alluminio (in foto nero anodizzato) e le specchiature di cristallo, disponibile in diverse finiture.
L’ASTRO di Vitrik
[caption id="attachment_744110" align="aligncenter" width="945"] ASTRO di Vitrik[/caption]
L’ASTRO di Vitrikha un ricamo di Swarovski taglio Xirius Rose (luminosi grazie al gran numero di faccette) inserito tra due lastre di vetro temprato, con un processo brevettato e in esclusiva per l’Italia. Liscia, facile da pulire, l’anta è una quinta iridescente che cambia a seconda della luce, resistente alle sollecitazioni meccaniche e all’acqua. Con spessore a partire da 12 mm, in varie dimensioni, è realizzata sempre su progetto.
Come scegliere le porte interne
La scelta delle porte interne di una casa va indirizzata dall’importanza che si voglia dare a questi serramenti: in linea con lo stile dell’insieme, per armonizzarli e conferire al tutto un’atmosfera coerente e avvolgente, oppure in deciso contrasto, per sottolinearne la presenza ed evidenziarne la matericità. Così, ad esempio, si può optare per una nuance cromatica in tinta con il resto dell’arredamento o con le pareti o ancora in tono con la pavimentazione e, al contrario, preferire effetti decorativi che facciano risaltare l’espressività della porta: effetto marmorizzato, intagli chiaroscurali, inserti trasparenti, colori decisi…
Magnifico Fit di Scrigno
[caption id="attachment_744111" align="aligncenter" width="1200"] Magnifico Fit di Scrigno[/caption]
Il controtelaio per porte scorrevoli a filomuro Magnifico Fit di Scrigno utilizza la levitazione magnetica per guidare il movimento dell’anta, garantendo leggerezza, movimenti fluidi, silenziosità. Se infatti per un sistema tradizionale servono 2 kg di forza applicata per lo spostamento, questa innovazione richiede solo 200 g: un risultato mutuato dal settore dei trasporti, con speciali magneti inseriti nei carrelli, che sostengono la porta da ferma e quando scorre senza attrito. Resistente e durevole, il controtelaio è anche facile da installare.
Inoltre, le porte possono essere tutte uguali – per materiale, disegno, tinta, tipo di apertura –, al fine di dare anche in questo caso unitarietà all’insieme, oppure diversificate, magari per indicare l’ingresso nei locali “tecnici” dell’abitazione, come cucina e bagno, o il passaggio tra zona giorno e notte.
Dal punto di vista pratico, la ricerca può iniziare dalla consultazione di riviste di arredamento o di design e di siti web dedicati all’interior design, per individuare stile o tipologia più adatti, e, successivamente, dei siti web dei produttori, che spesso danno la possibilità di scaricare i cataloghi o di provare configuratori online, utili per progettare un serramento tecnicamente ed esteticamente in linea con le richieste. Una visita dai rivenditori specializzati consente poi di conoscere i modelli disponibili e le finiture, nonché di ottenere un preventivo economico per la fornitura ed eventualmente anche la posa in opera.
Porte a battente diGD Dorigo
[caption id="attachment_744112" align="aligncenter" width="1200"] Porte a battente di GD Dorigo[/caption]
Le porte a battente di GD Dorigo sono testate dall’Istituto Giordano (ente tecnico certificatore fondato nel 1959), che, secondo la normativa europea UNI EN 14351-2 in merito alle prestazioni funzionali, ha inserito i modelli con cerniera anuba tradizionale in classe 4 (la più alta, per uso molto frequente) e quelli con cassa cerniera a scomparsa o cerniere pivot in classe 3. Un risultato dovuto ai materiali, agli spessori, ai metodi produttivi ma anche al sistema PosaClima, che garantisce la perfetta installazione delle porte interne.
Quali sono le migliori porte interne?
Il numero di produttori di porte interne è oggi davvero elevato e tanti sono i marchi riconosciuti che garantiscono prodotti di qualità. Così come i rivenditori e le catene della grande distribuzione, che offrono serramenti sia di marca sia di produzione propria.
Fondamentali nell’individuazione di un buon prodotto, oltre al corretto funzionamento nel tempo, le prestazioni sia qualitative (buoni materiali, garanzie del produttore, certificazioni) sia tecniche di una porta, tra cui ad esempio isolamento acustico o grado di sicurezza e di tenuta.
Una porta di valore, oltre che per bellezza e durata nel tempo, oggi poi si distingue anche per il grado di sostenibilità sia delle materie prime con cui è realizzata, sia dei processi costruttivi, testimoniato dalle certificazioni fornite dalle aziende o da enti terzi.
Quanto costa una porta di buona qualità?
Il prezzo di una porta interna è variabile, dato che dipende da molti fattori: materiali della struttura e della finitura, tipo di apertura, dimensioni, dettagli e accessori tecnici. In generale, il range di spesa spazia da qualche centinaio di euro, per i modelli base dal disegno semplice, fino alle migliaia di euro, per soluzioni esteticamente molto curate, magari prodotte su misura.
Radius di Rimadesio
[caption id="attachment_744114" align="aligncenter" width="1200"] Radius di Rimadesio[/caption]
A tutta altezza, perfettamente bifacciale e complanare alla parete, Radius di Rimadesioè una porta a bilico che ricrea la perfetta continuità con l’architettura, grazie alle tante variabili estetiche delle finiture e alla possibilità di installazione senza stipite, con stipite a scomparsa o integrata nella boiserie Modulor dell’azienda. Prodotta sempre su misura, sia in altezza sia in larghezza, con specchiature intere o decorate da traversi orizzontali e verticali, può raggiungere dimensioni ragguardevoli per via della struttura portante di alluminio estruso (in più varianti cromatiche), resistente e stabile.
Incentivi anche per le porte interne
Ancora per quest’anno è possibile usufruire di incentivi statali anche per i serramenti interni. Il cosiddetto bonus Casa, prorogato a tutto il 2024, destinato a immobili a destinazione residenziale, prevede una detrazione fiscale del 50% (fino a un massimo di 96.000 euro) per interventi di ristrutturazione, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo. Tra le opere si possono detrarre l’acquisto e la posa in opera dei serramenti interni, sia per il loro spostamento sia per una variazione distributiva degli ambienti. Tra l’altro, il documento dell’Agenzia delle Entrate riferito a queste detrazioni fra gli interventi ammissibili indica la voce “allargamento porte interne”.
Il bonus per le barriere architettoniche è invece una detrazione fiscale del 75% delle spese sostenute per eliminare tali impedimenti nelle unità immobiliari. Vi rientrano le porte interne che non rispettino i requisiti minimi di accessibilità (troppo strette per il passaggio di una carrozzina o dotate di soglia rialzata). La detrazione spetta sia per la sostituzione delle porte esistenti con porte a battente o scorrevoli a norma, sia per le opere edili di eliminazione dei vincoli di movimento.
Articolo aggiornato - Prima pubblicazione marzo 2021
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C’è attesa nel comparto legno – arredo per quelle che saranno le ricadute, si spera positive, delle misure previste dalla direttiva europea sulle Case Green entrata in vigore, anche nel nostro Paese, lo scorso maggio. L’auspicio è quello che possa aiutare le aziende di alcune aree della filiera con misure che sostengano (più di quanto avviene adesso) le iniziative mirate alla qualità e alla sostenibilità dei prodotti e tornare ai livelli di fatturato di due anni fa.
La riflessione viene dal presidente di EdilegnoArredo, Andrea Bazzichetto e nasce dai dati emersi dai consuntivi 2023 rilevati dal Centro Studi FederlegnoArredo, che mostrano un fatturato del sistema finiture per edilizia in calo dell’11,6% rispetto all’anno precedente, a causa soprattutto delle esportazioni (-1,7% quelle sulla Francia, -9,8% la Svizzera, - 13,7% gli Stati Uniti, -20,2% l’Australia).
“La crisi è imputabile al continuo stop and go delle misure legate alle detrazioni fiscali per l’edilizia, che ha creato instabilità e incertezza, alla presenza di materiali alternativi sul mercato e anche all’aumento dei tassi d’interesse che ha ridotto il potere d’acquisto delle famiglie”, ha spiegato Bazzichetto.
Pavimenti e finestre in legno, i settori più colpiti
Più colpito il comparto dei pavimenti in legno, che dopo sette anni di stabilità (2015 – 2022) ha avuto una flessione nella produzione del 21,7% nel 2023, con relativo calo del fatturato del 9,2%; a seguire il comparto delle finestre in legno, i cui volumi di vendita sono diminuiti dal 45% nel 2008 al 16% nel 2023. E ad aggravare la situazione sono state anche le importazioni da altri paesi di prodotti con prestazioni ridotte e a basso costo, rese necessarie dalla crescente domanda del mercato delle ristrutturazioni, che ha richiesto materiali economici e in grandi quantità.
“Il nostro impegno come associazione va nella direzione di promuovere l’alto valore aggiunto dei prodotti, perché la scelta del materiale non è solo una questione estetica, ma soprattutto di durabilità, salubrità e sostenibilità” spiega Bazzichetto. E l’entrata in vigore della direttiva europea sulle Case Green può rappresentare un’occasione per supportare la produzione di qualità in questo senso.
“È evidente che per raggiungere gli obiettivi previsti dalla Direttiva, essendo il nostro un patrimonio immobiliare frammentato, sono necessari strumenti finanziari a sostegno, così da garantire stabilità al mercato e supportare il sistema manifatturiero italiano. Come EdilegnoArredo siamo disponibili a dialogare con i Ministeri preposti e a fornire proposte e contributi in merito”.
[caption id="attachment_743580" align="aligncenter" width="1000"] Info grafica realizzata dal Centro Studi FederlegnoArredo, che sintetizza i consuntivi 2023 per le aziende delle finiture in legno.[/caption]
Le aziende cercano risposte nella green economy
Alcune strategie sono già state messe a punto al recente convegno a Mestre “Sostenibilità: comfort e benessere abitativo” in cui si sono incontrate le associazioni dei settori del legno, dei pannelli, degli imballaggi e delle finiture per interni come porte, finestre e pavimenti di legno. E proprio il legno rappresenta già di per sé un’efficace strategia, essendo una scelta ecologica ma anche una garanzia di qualità e salubrità per gli edifici. Il legno è protagonista dell’ecodesign: con questa disciplina condivide il fatto di essere al centro dell’intero processo produttivo, dall’ideazione alla vendita fino allo smaltimento e quindi consente di ragionare su tutto il ciclo ottimizzandone passaggi, risorse, scarti. Da qui la nascita del Life Cycle Assessment (LCA, una metodologia per quantificare emissioni, risorse consumate e impatti dei prodotti sull’ambiente e la salute) per i prodotti del legno-arredo, come strumento ottimale per il miglioramento delle performance aziendali e per l’adeguamento alla normativa sull’Ecodesign ESPR (Ecodesign for Sustainable Products Regulation), secondo la quale il primo criterio della progettazione è quello di prevedere, già in fase di ideazione, quale destinazione avranno tutte le sue componenti a fine vita, ovvero come saranno riciclate.
Inoltre i materiali ecologici in generale (sostenibili e naturali) determinano il benessere degli ambienti: energetico, acustico, termico e ambientale. L’uso di materiali a basse emissioni migliora la qualità dell’aria che respiriamo, riducendo l’affaticamento e i problemi respiratori come allergie e asma. L’illuminazione naturale, il cui apporto agli interni è garantito da una buona progettazione delle finestre, regola il ritmo cardiaco, contribuendo a migliorare l’umore e la qualità del sonno. Anche un adeguato comfort termico e acustico contribuisce a ridurre lo stress e l’insorgere di malattie autoimmuni.
Coerenti con i principi della green economy, le aziende concordano sull’importanza della tracciabilità della materia prima (il legno) e sulla responsabilità collettiva di una corretta gestione delle foreste e di un accurato reperimento del legname, un processo anche questo ormai regolamentato dall’EUDR (European Deforestation-free Products Regulation), che vieta l’importazione e l’esportazione di prodotti nel e dal mercato comunitario che non rispettino requisiti di legalità e sostenibilità, e sui benefici della filiera corta per la riduzione delle emissioni.
“Siamo preoccupati dei prodotti che provengono dall’estero che a volte sono di bassa qualità e soprattutto non hanno origini certe”, spiega Renza Altoè Garbelotto CEO di Parchettificio Garbelotto.
“Molti sono infatti senza certificazioni e possono potenzialmente costituire un pericolo per la salute. Dal 1950 noi abbiamo intrapreso una strada molto diversa scegliendo di realizzare i nostri prodotti sempre in Italia, ottemperando alle stringenti normative europee, come la DUE diligence, che norma una serie di obblighi da parte degli operatori che commercializzano e distribuiscono legno e prodotti da esso derivati”.
[caption id="attachment_743581" align="aligncenter" width="668"] In questa e nella prossima immagine ambienti che presentano rivestimenti di Parchettificio Garbelotto realizzati in legno di noce.[/caption]
L’azienda ha ottenuto la certificazione EPD (la Environmental Product Declaration), per l’impatto ambientale derivato dalla produzione (consumi energetici, approvvigionamento di materie prime, produzione di rifiuti ed emissioni).
“Abbiamo adottato diverse pratiche sostenibili, tra cui l’utilizzo dell’energia solare per alimentare i processi di produzione, utilizziamo l’intera materia prima in modo ottimale, riducendo gli sprechi e gli scarti di produzione sono trasformati in biomasse per produrre energia. Conteniamo anche l’utilizzo di carta e cartone con imballaggi certificati FSC. Il nostro prodotto è 100% made in Italy, creato interamente qui, dalla lavorazione delle materie prime che provengono solo da fonti responsabili. In termini di innovazione, abbiamo sfruttato le tecnologie dell'Industria 4.0 e stiamo già avanzando verso la 5.0. Pur mantenendo molti controlli manuali per garantire la qualità, abbiamo automatizzato numerosi processi per ottimizzare i costi, ridurre gli sprechi e creare prodotti sempre più tecnologici e sicuri”.
Varietà di prodotto per facilitare la personalizzazione
Le aziende valorizzano il made in Italy anche offrendo una produzione flessibile e diversificata,
un approccio prezioso nel mondo delle costruzioni e ancor di più in un Paese come l’Italia, dove la maggior parte del patrimonio costruito non è di nuova realizzazione ma destinato alla riqualificazione.
Puntando sulla sartorialità dei prodotti e quindi sulla loro adattabilità a diversi contesti le imprese mostrano di essere ben radicate nel territorio, di rifletterne l’identità e di aver pienamente recepito la lezione degli antichi maestri artigiani per parafrasarla con le nuove tecniche e tecnologie produttive.
[caption id="attachment_743583" align="aligncenter" width="1200"]FerreroLegno ha di recente presentato due nuovi decori per la sua collezione di porte Yncisa, Zig/1 e Zig /2, entrambi disponibili in tutta la gamma Ral – NCS, nella finitura laccato opaco e nella speciale palette ULTRAopaco. Inoltre, l’azienda ha predisposto diversi modelli di telaio per questa linea: A_Filo, completamente integrato nel muro, Concept che si caratterizza per il profilo in alluminio e quelli tradizionali con telaio perimetrale Eleva (Minimal Eleva, dallo stile semplice e Quality Eleva, che con la sua profondità crea un gioco di ombre e chiaroscuri).[/caption]
Materia prima garantita
Altro punto di forza della produzione made in Italy è la qualità delle materie prime, che dona ai prodotti e alle finiture un carattere di solidità, resistenza, durabilità nel tempo ed etica della filiera di provenienza. Ma garantisce anche la salubrità dei contesti abitativi: “Investire nel benessere abitativo e in prodotti adatti alle proprie esigenze non è solo una scelta etica ed estetica, ma anche una decisione cruciale per la salute”, spiega Bazzichetto. “Dal comfort termico alla luminosità, passando dalla sicurezza e dal tasso di umidità dell’aria, è evidente che optare per pavimenti, porte e serramenti di legno influenza in modo significativo la qualità della nostra vita, contribuendo a rendere più salubri e confortevoli gli ambienti in cui scegliamo di vivere”.
[caption id="attachment_743584" align="aligncenter" width="1200"] Le linee presentate di recente dal marchio Henry Glass, anche all’ultima edizione del Salone del Mobile, puntano su materiali pregiati e realizzazione su misura. Come la porta a bilico della linea Adela, in rovere grafite, con maniglie incassate.[/caption]
Case study: Nervesa 21 - Studio Lombardini22
Il caso studio Nervesa 21 di Studio Lombardini22 rappresenta un’eccellenza nell’approccio al benessere abitativo, realizzato anche con l’utilizzo di studi sulle neuroscienze e sull’interazione tra il contesto fisico e l’individuo visto nella propria emotività. Così è stato presentato anche in occasione del convegno.
[caption id="attachment_743585" align="aligncenter" width="1200"] Nervesa 21 - Studio Lombardini22- img®Andrea Martiradonna[/caption]
Si tratta di un edificio per uffici della fine degli anni Settanta attiguo allo Scalo di Porta Romana a Milano, con superficie di 10.000 mq, suddivisa in due torri comunicanti da 8 e 14 piani. La riqualificazione ha ottenuto il certificato LEED Platinum grazie alle scelte in linea con i parametri ESG (Environmental, Social, Governance): utilizzo di materiali sostenibili (è stato riciclato circa il 90% delle componenti rimosse durante la fase di strip-out e per la facciata è stato scelto un vetro low carbon), risparmio energetico con soluzioni impiantistiche ed involucro performanti, utilizzo di fonti rinnovabili, accumulo dell’acqua piovana per impianto idrico e irrigazione, apparecchiature idrico-sanitarie efficienti, sensori per tenere monitorata la qualità dell’aria, test di controllo sulla qualità dell’acqua, sul comfort acustico, massimizzazione dell’apporto di luce naturale e controllo dell’umidità e della temperatura.
[post_title] => Comparto legno: strategie di green economy e retaggio culturale per superare le difficoltà
[post_excerpt] => Per la ripresa del settore legno-arredo le aziende puntano su politiche green, nuove tecniche e tecnologie di produzione, ricorso al patrimonio culturale artigianale.
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[post_content] => Ferrerolegno cambia il modo di concepire la porta trasformandola da semplice elemento di collegamento tra gli spazi della casa a vero e proprio fulcro del progetto architettonico. In che modo? Con la porta di design Scenario Delineo.La porta, quell'elemento di contorno tradizionalmente utilizzato per permettere il passaggio da una stanza all'altra, nel contesto architettonico contemporaneo assume un ruolo differente, divenendo un vero e proprio plus progettuale sia per le funzionalità che per la spiccata estetica, capace di rendere unici gli ambienti e dettarne la personalità.
Linea Scenario: un nuovo modo di concepire la porta
Questa nuova concezione trova espressione nella linea di porte Scenario messa a punto da FerreroLegno, archetipo di un nuovo concetto di porta che assume la funzione di sistema completo di partizione con pareti scorrevoli, offrendo enormi potenzialità di organizzazione degli spazi.Le porte della linea Scenario permettono, infatti, di separare gli ambienti o creare continuità visiva tra di essi, modificando le geometrie senza appesantire gli spazi con interventi murali.
Le pareti scorrevoli del sistema possono essere abbinate anche a pannelli fissi e includono le declinazioni dal design minimalista Visio, Delineo, Premium e Lignum, capaci di adattarsi a qualsiasi contesto architettonico.
Scenario Delineo: fiore all'occhiello delle soluzioni FerreroLegno
Tra le declinazioni della linea Scenario spicca Delineo, la soluzione a tutto vetro dal design minimalista, contornata da un profilo in alluminio e dotata di sistema di scorrimento a parete e a soffitto.La profilatura è disponibile in alluminio anodizzato, laccata nero, bianco, bianco optical, Grigio Lux, Tortora, Ghisa o in tre esclusive tonalità metallizzate: vulcano, platino e perla. Inoltre, è possibile scegliere tra una vasta gamma di cristalli: extrachiari, riflettenti e laccati. I cristalli laccati sono, a loro volta, proposti in 17 varianti di colore e nelle versioni a specchio.
Scenario Delineo offre la possibilità di accoppiare due tipologie di vetro sulla stessa anta creando un effetto double-face o di scegliere decori differenti per i cristalli per definire ancora di più la personalità dello spazio in cui si inseriscono.
Tipologie di vetro disponibili per Scenario Delineo
Scenario Delineo offre oggi la possibilità di installare il Vetro Madras® BIT 03, designed by Lissoni Associati.
Questo cristallo rispetta il valore della trasparenza per permettere la continuità visiva tra un ambiente e l’altro e divide gli spazi con un segno sottile, trasmettendo un senso di leggerezza. Una soluzione che offre performance anche a livello funzionale quali alta resistenza alle impronte e facilità di pulizia.
Il vetro è proposto su base trasparente o satinata nelle colorazioni extrachiaro bianco, grigio o bronzo.
Altra opzione disponibile è il cristallo Textil, ispirato alla matericità e alla trasparenza del cotone evocato attraverso un delicato disegno ottenuto con una acidatura monofacciale, processo che garantisce facilità di pulizia e manutenzione. Ne risulta un effetto naturale e irregolare per spazi dall’allure raffinata.
Chillout è, invece, un vetro dal gusto rétrò caratterizzato da una sottile e fitta scansione verticale che dà vita a un interessante gioco vedo-non vedo, disponibile in versione satinata extrachiaro bianco, trasparente extrachiaro bianco o trasparente grigio e bronzo.
Un marcato effetto bombato, scandito da una ritmata scansione verticale, definisce, invece, la superficie continua del cristallo stampato Flutes, caratterizzato da un design morbido ma dinamico e disponibile nelle finiture satinato bianco e trasparente bianco.A chiudere il cristallo Strip dal sofisticato effetto di vedo-non vedo, disponibile nelle finiture trasparente extrachiaro bianco, trasparente grigio e trasparente bronzo, il vetro Point, disponibile nelle finiture satinato extrachiaro bianco, satinato grigio, satinato bronzo, satinato da ambo le parti, e il cristallo Segni, disponibile nelle finiture satinato bianco e satinato extrachiaro bianco.
[post_title] => FerreroLegno mette l'elemento porta al centro del progetto architettonico
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[post_content] => Da oggi Sistema Zero è disponibile con il nuovo telaio Concept e nella nuova finitura Noce Canaletto Natural Touch, due soluzioni che ampliano il ventaglio delle combinazioni estetiche della gamma offrendo la possibilità di rendere ancora più esclusivo e personalizzabile il proprio ambiente.
Il nuovo telaio Concept si caratterizza per la sua raffinatezza e unicità: un elegante profilo in alluminio fa da cornice all’anta e la valorizza facendone risaltare l’architettura.
Si crea così una ricercata corrispondenza tra il piano muro, l’anta e il profilo stesso indipendentemente dal senso di apertura della porta. Il profilo è disponibile oltre che in alluminio ossidato naturale anche verniciato bianco, nero, metallizzato vulcano, platino e grigio perla.
La varietà di finiture a catalogo e la possibilità di combinarle con quelle dell’anta – Natural Touch, laccato opaco/lucido, Ecorovere e Trame – permette di creare e giocare con configurazioni progettuali inedite e dal gusto contemporaneo.
Il telaio Concept è abbinabile ai modelli della linea Exit Zero, Exitlyne Zero e Equa Zero e monta cerniere a scomparsa.
Anche le finiture di Sistema Zero si rinnovano, aggiungendo all’attuale offerta il Noce Canaletto Natural Touch, già molto apprezzata a livello internazionale, proposta in un’esclusiva colorazione FerreroLegno. Noce Canaletto Natural Touch è disponibile per i modelli Exit Zero ed Exitlyne Zero.
Ancora una volta la purezza totaledelle forme che caratterizza Sistema Zero viene interpretata da FerreroLegno e resa unica con un nuovo telaio e finitura. L’anta filomuroconquista così una nuova identità: non scompare, ma diviene un “oggetto” di design essenziale e accattivante.
[post_title] => Nuova finitura e un nuovo telaio per Sistema Zero, la linea di porte filomuro
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[post_content] => FERRERO LEGNO da oltre cinquant’anni si occupa di trasformare uno dei prodotti migliori della natura, il legno, in uno dei prodotti migliori del mercato, la porta FerreroLegno.
Ferrero Legno dedica a quest'opera tutta la propria esperienza, passione e abilità.
Partendo da un'attenta opera di selezione della materia prima l'azienda produce porte particolarmente curate sia nei processi primari di lavorazione che nelle finiture, attraverso la cura degli assemblaggi, le scelte tecniche destinate a garantire una eccellente durata della porta, i trattamenti successivi e le verniciature.
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Info dalle aziende - Ferrerolegno: la porta al centro del progetto architettonico - INFOBUILD