Indagine congiunturale ANIMA IV trimestre 2009

SCP ITALY – DIVISIONE BUSATTA PISCINE

Le risposte pervenute mettono in evidenza che per il 39% delle aziende il fatturato è aumentato rispetto al trimestre scorso mentre per il 15% la situazione ha subito un declino.
L’indagine qualitativa rileva che per la maggior parte degli interrogati (46%) il fatturato è rimasto invariato.
Lo scorso trimestre il 27% delle aziende indicava un miglioramento nella produzione nel totale (mercati nazionale ed estero) mentre il 24% lo ritenevano peggiorato.
Dalle risposte ricevute per l’indagine del IV trimestre si delinea una condizione favorevole dell’indice di fiducia. Il 29% del campione ritiene che il fatturato potrebbe migliorare in breve tempo mentre solo il 18% prevede un peggioramento.
Una voce concorde (86%) denuncia che il trend negativo dell’occupazione rimane stabile rispetto a una minima percentuale (8%) che dichiara nuove assunzioni rispetto al trimestre precedente. Al contrario delle aspettative, ulteriori licenziamenti risultano solamente per il 6% dei casi contro l’11% delle aziende che nel III trimestre dichiarava una diminuzione dell’occupazione. Rimangono invariati, invece, gli investimenti per il 75% delle aziende, aumentati secondo un 14% mentre sono in calo per un 11%. Dall’indagine risulta che le aziende continuano a investire nella formazione e nella ricerca: tale dato conferma la necessità degli imprenditori di aggiornamenti e sviluppo, ingredienti indispensabili per incrementare il fatturato.
Infine non sono significative le oscillazioni delle percentuali degli ordini del IV trimestre ma nemmeno incoraggianti. Tra mercato italiano e estero la situazione degli ordini è bassa per una buona percentuale (26%), giudicata normale per il 58% mentre il 16% delle risposte la considerano alta.

“Il processo di risalita sembra confermato nel IV trimestre – dichiara Sandro Bonomi, Presidente di ANIMA- I primi segnali, evidenziati lo scorso anno stanno, iniziano a identificare opportunità percorribili per le aziende.
Sarà un processo lungo e non è certo che tutte le imprese saranno in grado di portarlo a termine. Attendiamo che il Governo individui nella Meccanica varia uno dei settori al quale destinare parte di incentivi, inizialmente messi a disposizione al rinnovo parco auto, che ora diventeranno risorse disponibili anche per gli altri settori nell’industria italiana.
Ribadiamo la necessità di una Tremonti Ter strutturale per i prossimi tre anni oltre a una rottamazione dei macchinari che avrebbe effetti positivi anche sull’efficienza energetica delle aziende, sulla sicurezza sul lavoro e sulla produttività complessiva del sistema Italia”.

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