Facciata ventilata col fotovoltaico: l’idea italiana che produce energia e depura l’aria

Unire le doti delle facciate ventilate con quelle dell’impianto fotovoltaico è possibile: lo dimostra una soluzione di un’azienda italiana che propone anche un’alternativa capace di depurare l’aria.

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Facciata ventilata col fotovoltaico: l’idea italiana che produce energia e depura l’aria

Unire la facciata ventilata col fotovoltaico è un’idea che può contribuire a rendere l’edilizia sostenibile oltre che sostenere la produzione di energia da fonti rinnovabili. L’idea di un’azienda italiana, già di per sé virtuosa, aggiunge anche un altro elemento utile: in abbinamento ai pannelli fotovoltaici inserisce speciali lastre in ceramica che depurano l’aria.

La soluzione è in linea con i dettami della Commissione Europea che ha da poco presentato i nuovi target climatici per il 2040 chiedendo un taglio delle emissioni nette del 90% rispetto ai livelli del 1990. L’edilizia dovrà fare la sua parte.

Facciata ventilata e fotovoltaico: la soluzione made in Italy

A ideare e realizzare la facciata ventilata col fotovoltaico è l’azienda emiliana Fornaciari. Insieme a Metra, Gruppo Sogimi, e Union Glass ha messo a punto Solar Wall, la facciata ventilata attiva in grado di produrre energia con i pannelli fotovoltaici integrati. Pensata per immobili residenziali, commerciali e uffici, intende essere un rivestimento architettonico che, oltre a conferire un valore estetico all’edificio, apporta il vantaggio dell’isolamento termico del pannello ventilato, al cui interno c’è l’isolante.

Facciata ventilata e fotovoltaico: l’idea italiana che produce energia e depura l’aria

Tra l’isolante e il pannello c’è una uno strato di aria: si crea un moto convettivo che permette di raffrescare l’edificio. Così si uniscono due vantaggi: isolamento termico e produzione energetica.

In quest’ultimo caso, rispetto a un tradizionale impianto a tetto è inferiore. Per contare sulla stessa potenza di un tetto serve quindi una maggiore superficie. Però assomma una serie di benefici rispetto all’impianto sul tetto (che pure è possibile installare). «Rispetto all’impianto fotovoltaico sul tetto richiede minor manutenzione, minor lavaggio ed meno soggetto a rotture in caso di intemperie e grandine perché l’angolo di incidenza gioca a favore», segnala Sandro Mantegazza, project manager Fornaciari.

Ci sono due tipologie di pannelli. Una tradizionale in silicio monocristallino e una a film sottile. Quest’ultimo non ha bisogno dell’irraggiamento diretto; basta che abbia luce per produrre.

Il vantaggio che apporta la facciata ventilata col fotovoltaico «è costituito dal fatto che nella riqualificazione di un fabbricato, si riesce a garantire qualcosa in più che nel tempo aiuta in termini di risparmio energetico, che permette di rientrare nell’investimento», aggiunge il project manager.

Fornaciari detiene come brevetto il sistema di facciata dove è andato a sostituire la parte di finitura che può essere metallica o in ceramica. La soluzione è personalizzabile a seconda delle esigenze progettuali. Per quanto riguarda il pannello, viene proposto con modelli in varie dimensioni. 

L’idea che depura l’aria con la fotocatalisi

La facciata ventilata col fotovoltaico viene proposta in due modelli: Solar Wall e Solar Wall Ambiance. Quest’ultima, oltre alla produzione di energia, depura l’aria. Come spiega la stessa Fornaciari, è una tecnologia basata sull’applicazione a caldo di biossido di titanio. Quest’ultimo innesca il processo di fotocatalisi naturale senza essere consumato col trascorrere del tempo.

Secondo quanto riporta la stessa azienda, un edificio con un rivestimento esterno di circa 1500 metri quadri, su cui sia stato applicato il trattamento per esterni, depura la stessa quantità di aria generata da un bosco di circa 10mila mq e abbatte la stessa quantità di NOx prodotta da 11 auto che percorrono 300 chilometri al giorno.

La superficie è autopulente: la naturale disgregazione dello sporco unita a un aumento dell’idrofilia superficiale fa sì che l’acqua piovana svolga l’azione di pulizia sulle superfici verticali. Inoltre “il trattamento Ambiance, testato su più ceppi batterici, ha mostrato una riduzione della carica microbica fino al 99,9%”.

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